A Diana. Prepara i pop-corn my dear bitch,la prossima puntata si avvicina …
 
 
 
Devo stare calmo,punto e basta. E’ questo quello che Keegan si ripeteva mentre aspettava Troian seduto sul piccolo divanetto rosso del suo camerino.
Guardò distrattamente l’orologio e poi si alzò,cominciando a passeggiare nervosamente avanti e indietro,incapace di rilassarsi e liberare la mente.
Da quando aveva letto quel maledetto copione uno strano senso di ansia si era impossessato di lui,e più si avvicinava il momento di girare quella scena,più quell’ansia cresceva a dismisura,lasciandolo confuso e attonito.
Aveva baciato Troian decine di volte,ma chissà perché quella scena gli aveva messo addosso un’insolita frenesia,un senso di smarrimento ed eccitazione che gli facevano tremare le mani ogni volta che lei entrava in una stanza.

Erano sempre stati buoni amici,ma la verità era che da qualche mese le cose erano cambiate,e per quanto lui volesse negarlo,si sentiva inspiegabilmente ed incondizionatamente attratto da lei. Il suo sorriso,semplicemente,lo disarmava.
Keegan non avrebbe saputo dire quando tutto questo fosse cominciato,ma ora quel sentimento c’era,era reale e faceva incredibilmente paura.
Inutile dire quante volte aveva sognato di fare l’amore con lei,quante volte aveva immaginato di sentirla fremere e contorcersi tra le sue mani,e baciarle la pancia,i seni e le gambe,attento a dar piacere a lei più che a sé stesso. Nuda,calda,docile e ubbidiente,pronta a farsi plasmare come argilla tra le sue mani.
A volte quando tornava alla realtà sentiva ancora l’eco della sue grida nelle orecchie e il ricordo di lei che ansimava pronunciando a stento il suo nome lo perseguitava per tutto il giorno. Troian e le sue gambe intrecciate attorno alla sua schiena,Troian e le sue unghie conficcate nel  petto.

A questo pensava Keegan quando Troian entrò nel suo camerino portando in mano due grosse tazze di caffè,attenta a non far scivolare il suo copione che aveva arrotolato sotto il braccio.
-Allora,pronto per la nostra scena di sesso?-disse lei,pentendosi all’istante di quella domanda tanto esplicita. Così abbassò lo sguardo,arrossendo,chiedendosi perché quel ragazzo avesse l’insolito potere di renderla folle e spregiudicata.
Keegan deglutì a vuoto e tornò a sedersi sul divano,pregando con tutto sé stesso che lei non si fosse accorta delle sue guance rosse,delle sue mani tremanti e del suo sguardo che aveva indugiato un po’ troppo a lungo sul suo corpo esile e perfetto. Quella mattina era più bella del solito,e per quanto lui si sforzasse di non guardarla,c’era sempre un piccolo particolare che catturava la sua attenzione:il suo profumo,le onde morbide dei capelli,e quell’abito corto e chiaro che le metteva in risalto la vita sottile.

Troian posò le due tazze e andò a sedersi sul divano,troppo pericolosamente vicina a lui.
-Allora cominciamo?-disse lei abbassando lo sguardo e concentrandosi sul suo copione che teneva in bilico sulle ginocchia. Era strano,ma neanche lei riusciva a guardarlo negli occhi,avvertendo una certa elettricità tra i loro corpi che ora quasi si sfioravano.
-S-si,certo!-balbettò lui incerto,alzandosi velocemente e fermandosi al centro della stanza. Aveva ripetuto quelle battute centinaia di volte,ma lo sguardo così indifeso di Troian,quasi infastidita da quel distacco forzato,gli aveva come svuotato la mente. Anche Troian si alzò e si mise di fronte a lui come richiedeva la scena,e di nuovo quell’invisibile filo elettrico tra loro si era ricreato. Magicamente,senza forzature,del tutto spontaneo.

-Sono spaventata Toby,e non voglio che tu abbia a che fare con me e con questa storia.
Aveva detto la sua battuta tutta d’un fiato,e a Keegan non era sfuggita una leggera sfumatura di ansia nella sua voce. Troian lo stava guardando negli occhi,perciò ricordarsi la sua battuta fu incredibilmente difficile.
-N-Non ti lascerò Spencer. Qualunque cosa dirai non servirà a tenermi lontano da te.
Anche la sua voce aveva tremato,e Troian sorrise nel vederlo così impacciato,chiedendosi perché i suoi occhi cercassero continuamente di evitarla.
-Non posso metterti in pericolo,Toby!
-Noi due siamo in pericolo solo quando siamo lontani.

Ed eccolo lì il momento tanto atteso. Keegan avrebbe dovuto baciarla a lungo prima di trascinarla sul letto e slacciarle lentamente il vestito. La scena si sarebbe svolta in camera di Spencer,ed erano settimane che gli sceneggiatori erano in fibrillazione per l’intera sequenza.
-Ok,ora c’è la parte del bacio e tutto il resto,e poi tocca di nuovo a te … -disse Troian distrattamente,poi afferrò il copione che aveva lasciato sul divano e cominciò a sfogliarlo con aria assorta. Si sentiva in imbarazzo,e si dava mentalmente della stupida per questo.

Ma lei era così vicina in quel momento,che Keegan riusciva persino a sentire l’odore dei suoi capelli. E fu quell’odore la causa scatenante,la goccia che fa traboccare il vaso,il punto dal quale non si ritorna più. Gli solleticava le narici e gli inebriava il cervello rendendolo schiavo di quegli occhi castani che ora lo scrutavano con sospetto e ora con tenerezza. Senza pensarci due volte fece un passo in avanti colmando la poca distanza che li separava e la baciò. Semplicemente,così,senza una parola,senza una spiegazione. Doveva baciarla,altrimenti sarebbe impazzito.

Troian aveva sussultato al tocco delle sua labbra,ma senza neanche rendersene conto aveva chiuso gli occhi e aveva passato le braccia attorno al collo di lui,sentendo che le gambe le tremavano e la testa le vorticava come una trottola. Keegan pensava che baciandola quell’ansia,quel fremito,quella frenesia si sarebbero assopite,ma più il bacio continuava e più lui ne voleva ancora e ancora,fino a non poterne più. Non gli bastava tenerle il viso tra le mani perché sentiva il bisogno quasi impellente di proseguire lungo la schiena e scoprire così la morbidezza dei suoi fianchi;non gli bastava quel bacio dolce e quasi infantile,perché oltre alle labbra voleva sentire il sapore della sua saliva. Il suo cuore sembrava quasi scoppiargli in petto mentre le mani di Troian gli accarezzavano timidamente la nuca. Anche lei voleva di più e lui lo sentiva,ma aveva paura di spaventarla con un gesto troppo avventato,e così continuò a baciarla lentamente,riuscendo a strapparle un lungo sospiro sommesso.

In futuro Keegan non avrebbe mai saputo dire cosa successe precisamente,perché  fece appena in tempo a sfiorarle i fianchi che lei sembrò quasi tremare tra le sue braccia,e quel bacio pulito,lento,delicato come i baci dei bambini,divenne all’improvviso più profondo,più intenso,più consapevole. Non più il bacio di un bambino,ma il bacio di chi si aspetta che l’altro gli strappi i vestiti,perché sente che con quelli addosso non riesce più a respirare.

Fu Troian a cercare la sua lingua,e lui di certo non si tirò indietro. Dio,era perfetta! Perfetto il suo sguardo,perfetta la sua lingua,perfette le sue mani.
Era ossessionato da lei,maledizione,e fu proprio quell’ossessione che lo portò ad intensificare il bacio,sentendo con paura che non ne aveva ancora abbastanza. E aveva perso il controllo delle sue mani che ora vagavano esperte e incoscienti  sulla schiena e i fianchi,indugiando a lungo tra i suoi capelli di seta. Voleva fare l’amore con lei,fondersi e immergersi in quel corpo perfetto fino a perdere coscienza di sé e del mondo circostante. Voleva stringerle i polsi e sentirla sussurrare che si,adesso era felice,che non doveva fermarsi,che quelle spinte intense e ondeggianti le toglievano il fiato.

Troian sospirò rumorosamente quando afferrò il colletto della sua camicia,e se non fosse stato per quell’ ultimo brandello di dignità che le era rimasta,di sicuro gliel’avrebbe strappata di dosso,perché sentiva di non poter aspettare di slacciarne ogni singolo bottone. E avrebbe tanto voluto staccarsi dalle sue labbra per riprendere fiato,ma  c’era qualcosa che glielo impediva,e quel qualcosa era la lingua di lui,perché sentiva di non poterne fare più a meno.

-Troian?
Fu come una doccia fredda. Troian aprì gli occhi all’improvviso sbattendo le palpebre come se si fosse appena svegliata da un lungo sonno,e contemporaneamente si staccò dalle labbra di Keegan ,portandosi una mano davanti alla bocca. La voce di Ashley era lontana,ma sapeva che le sarebbe bastato meno di un minuto per arrivare da loro,l’ultima stanza in fondo al corridoio.
Ma aveva interrotto quel bacio troppo velocemente,con troppa decisione,perciò pur essendo sconvolta,pur sentendo il suo cuore  batterle in petto come un tamburo,pur coprendosi quasi con vergogna la bocca arrossata e umida della sua saliva,Troian sentì quel distacco tra loro come un dolore fisico. Non riusciva ad alzare lo sguardo,ma sapeva che lui la stava guardando,così come sapeva che anche per lui quel distacco era stato peggiore di qualsiasi rifiuto.
E ancora tra questi pensieri corse fuori dalla stanza, sconvolta,senza mai voltarsi indietro.
 
 
Allora,poche righe per spiegarvi il perché di questo mio (folle?sdolcinato?ridicolo?) ultimo lavoro.
-In realtà non c’è molto da dire,tranne che ADORO letteralmente questi due attori e i personaggi che interpretano,e penso che nella vita reale starebbero magnificamente insieme. Insomma,dato che Toby sembra sparito nel nulla già da un po’ di puntate,mi consolo con dei sogni ad occhi aperti!

-Ho intenzione di aggiungere un secondo ed ultimo capitolo,ma volevo prima sapere cosa ne pensate di questo. Della serie:se è una schifezza,evito di continuare!! Perciò fatemi sentire cosa ne pensate,sono aperta ad ogni critica o suggerimento! A presto,
Anastasia

PS. Se siete interessate,posso consigliarvi una ff che ho scritto poco tempo fa (Spencer e Toby) che troverete nella sezione Serie Tv: Pretty Little Liars!