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Autore: K_Theta    25/08/2012    0 recensioni
La felpa è sporca di sangue, anche le mie mani lo sono e non riesco a capire se ne perdo ancora, di sangue. Ero finito nella guerra del tempo, non c' era tregua, morti ovunque e per poco non hanno ucciso anche me. Il Dottore, solo lui può aiutarmi!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Master - Simm
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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I will always save



 

 


E' stato tutto così veloce, corro, scappo, sperando di riuscire a fuggire in tempo, ma a quanto pare il destino non mi lascerà fuggire un' altra volta.
Cado a terra, sento che la felpa si sta iniziando ad inzuppare di sangue, di una cosa ormai sono sicuro. E' giunta la mia ora, una fine abbastanza ingloriosa per me, il Maestro.
Forse...Quello sembra davvero...Un Manipolatore Vortex, striscio velocemente verso di esso, lasciando al mio passaggio una scia di sangue.
Il dolore è lancinante.
Londra, non so come sono riuscito a trovare un Manipolatore Vortex in quel caos.
La felpa è sporca di sangue, anche le mie mani lo sono e non riesco a capire se ne perdo ancora, di sangue. Ero finito nella guerra del tempo, non c' era tregua, morti ovunque e per poco non hanno ucciso anche me.
Il Dottore, solo lui può aiutarmi!
Cerco di issarmi in piedi, aggrappandomi a qualsiasi cosa trovi davanti; umani, cani, lampioni. Tutto.
Mi trascino stancamente, il suo odore mi fa capire che non è lontano. Gli umani, mi guardano come se fossi un fenomeno da baraccone ma non ho ne tempo ne forze per aggredirli, con le ferite che mi ritrovo non dovrei rigenerarmi, lo spero.
Ma più il tempo passa e più rischio la rigenerazione, la gamba destra non regge più il mio peso e per non cadere mi aggrappo ad un passante, non lo stavo nemmeno a sentire mentre si lamentava del sangue che lasciavo sulle sue mani e sulla sua camicia, avevo un obbiettivo e più il tempo diminuiva, più il dolore aumentava.
Alla fine lo vidi, il Tardis. Praticamente caddi ai piedi del Tardis, con la mano battei più forte che potevo sulla porta, sperando con tutti i cuori che il Dottore sentisse bussare.
Dopo un paio di secondi, che mi sembrarono anni, il Dottore aprì, non mi vedette subito, dovetti rantolare un pò per fargli abbassare lo sguardo e farmi notare.
-Koshei!- Strillò lui, non ebbi nemmeno la forza per dirgli che mi chiamavo Maestro.
Mi trascinò dentro, altra scia di sangue, macchiai anche il Tardis sicuro del fatto, che la macchina me l' avrebbe fatta pagare.
-Che ti è successo? Chi ti ha ridotto così?- Chiese con un tono irritabilmente materno.
Lo afferrai per la giacca e lo tirai più vicino -La..guerra del tempo! Mi restano pochi minuti...A-aiutami!- Mormorai piano e dalla sua faccia capii che era riuscito a capirmi.
-Rigenerati, perchè non l' hai fatto prima?- Chiese come se fosse la cosa più facile e bella del mondo.
-Non voglio che un altro me...se ne vada in giro..insomma, guardami...sono bellissimo!- Nonostante il dolore non avevo perso la mia arroganza, ma almeno il Dottore aveva capito cosa intendevo, perchè mi sorrise.
-Aiutami!- Ripetei vedendo che se ne stava lì immobile.
Non esitò un attimo, mi caricò sulle spalle, la sua forza era stupefacente, e mi portò in una stanzetta.
-Andrà tutto bene, te lo prometto.- Mi passo una mano tra i capelli, chissà se invidiava i miei capelli biondi come io invidiavo i suoi...
La vista si offuscò, non riuscivo bene a capire con che cosa trafficcasse il Dottore ma ero sicuro che mi avrebbe aiutato, sarei tornato come prima.
Persi i sensi, il dolore era troppo forte.
Cosa accadde nel periodo in cui non ero coscente non lo so e forse non lo saprò mai, mi svegliai però che stavo da favola, i vestiti ancora sporchi ma avevo evitato la morte.

  
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