Ossessione
Jim
Quando aprì la porta la stanza era completamente spoglia.
Che avesse sbagliato appartamento?
Impossibile.
Jim
Altri si sarebbero impressionati alla vista del muro opposto alla porta.
Ma non lui.
Jim
Era, piuttosto, arrabbiato invece.
Il suo bel muro tutto imbrattato di sangue gocciolante.
Jim
E del suo nome.
E poi era lui quello ossessionato da Holmes, eh?
Jim
“Sebastian.”
Solo da arrabbiato o da deluso lo chiamava così.
Aveva verniciato casa col sangue, ne aveva tutte le ragioni.
Jim
“Mi deludi.”
Poteva contare 90 volte il suo nome su quella parete.
90 volte come 90 giorni.
Jim
No.
89.
come
bac-
Al centro di quella stanza vuota, un tempo il loro salotto, vittima di quella follia ossessiva, il colpevole, disteso in un lago di sangue.
Senza il tempo di finire di scrivere.
Lo sguardo immobile rivolto verso la porta, forse in un ultimo momento di speranza.
L’ultima vittima innocente di quell’insana follia.
Jim non pensava più a nulla quando sollevò e appoggiò il corpo inerme contro di sé.
Non pensava al sangue che stava macchiando il vestito bianco che indossava.
Era diventato la sua ossessione.
Ed era in ritardo.
Angolino dell'Autrice: Si può vedere sia come un "finale definitivo" del messaggio 46 di Ninety che come una cosa a parte.
Una sola precisazione, il vestito di Jim, bianco lo immagino come Sam posseduto da Lucifero (Supernatural), una cosa simile ecco.
Tutto qui... avevo voglia di piangere un po'... ho avuto lo stesso effetto con voi?
Bye Bye~
Aki