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Autore: HitomiKisugi    26/08/2012    4 recensioni
Rieccomi con un’altra Jock.
Storia ambientata sempre nell'Isola dei Perdenti.
Questa volta vi ho inserito anche un terzo personaggio, se preferite potete definirlo il “terzo incomodo”. Comunque sia, quella persona avrà un ruolo importante nella storia.
Attenzione! Possibilità di OOC! 
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brick, Jo, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Isola dei perdenti, Canada.
 
Giorno di festa. Cameron aveva vinto la quarta edizione del reality e meritava, perciò, di essere festeggiato con tutti gli onori. La festa era tenuta quel giorno stesso, nella zona relax dove c’erano le piscine, le sdraio, i tavoli col buffet e quant’altro.
 
Jo e Brick erano seduti sugli sgabelli del bancone tondo in legno col tetto di paglia, quello in mezzo ad una piscina per intenderci. Come al solito… battibeccavano.
La ragazza cominciava ad essere seccata dalla presenza del cadetto che insisteva a starle appiccicato come una sanguisuga a fine di spronarla a fare le solite cose. D’altra parte, però, tutta questa insistenza le faceva piacere, doveva ammetterlo. Era sinonimo di rispetto e di onore, tutto a vantaggio di se stessa e della sua autostima.
 
-Dai, Jo! Abbiamo ancora un po’ di tempo!-
-Ed io ti ho già detto che i tempi su cui abbiamo stabilito sono ormai scaduti! Non sei riuscito a battermi in nessuna competizione! Perciò non puoi permetterti di chiedermi di sfidarti anche fuori dal reality!-
-Perché no? Lo sai che ti ritengo una valida avversaria e, in fondo, ci divertiamo a sfidarci, non trovi?- e per lui non era altro che una verità. L’altra… sì, era che sotto sotto Jo gli piaceva e non voleva nemmeno che gli sfiorasse il pensiero di non vederla più.
-Io non voglio aver niente a che fare con un rammollito!- dichiarò categorica, volendo che la questione finisse lì. Certo, sfidarsi con lui era sì divertente ma non voleva nemmeno che le cose le sfuggissero di mano. Aveva i suoi motivi che c'entravano con la vicinanza e la strana influenza che da un po’ le dava il compagno. Doveva stare attenta.
 
La loro conversazione fu interrotta dall’arrivo di una terza persona.
-Ciao ragazzi! Ciao Brick! Cercavo proprio te!- squillò una voce femminile.
I due girarono la testa per vedere Ann Maria camminare in acqua e raggiungere loro. Si diresse verso lo sgabello vuoto che era proprio tra la recluta e Calamity.
-Posso sedermi qui per qualche minuto, vero?- chiese cominciando subito ad aggrapparsi alla sedia senza aspettare la risposta da nessuno.
-Prego.- le rispose gentilmente Brick.
La truzza si sedette dando le spalle alla bionda. Questa capì di essere effettivamente di troppo ma non volle nemmeno levarsi dai piedi. Sarebbe rimasta lì a sentirli chiacchierare e intanto, con i gomiti appoggiati al banco e una mano che sorreggeva la testa, avrebbe fatto finta di niente rimanendo ad osservare noncurante davanti a sé.
-Allora Brick, visto che questo inutile reality è finalmente finito e ce ne andremo, sono venuta a darti questo!- e dalla chioma estrasse un biglietto. –C’è il mio numero di cellulare, lo sto distribuendo agli amici più cari! Siccome non vorrei perdere i contatti anche con te, ecco prendi!- e glielo porse.
-Grazie! Sei molto gentile!- ringraziò educatamente accettandolo. Gli piacque l’idea che qualcuno gli esprimesse questo genere di affetto. Era una prova evidente che non sarebbe finito nel dimenticatoio come persona. Per Brick, essersi fatto dei nuovi amici, era come aver ricevuto una preziosa medaglia.
-Quando vuoi chiamami senza farti problemi!-
-Grazie ancora, Ann Maria.-
-Potremmo anche uscire insieme, un giorno!- buttò lì.
-Eh?- la recluta la guardò sbalordito. Jo, che finora aveva seguito tutto per filo e per segno, si sorprese anche lei.
Ann Maria gli sorrise maliziosa.
-Lo trovi strano? In fondo non è una cattiva idea! E poi siamo amici, no?-
-Ma… ma…- balbettò grattandosi la testa, imbarazzato anche per via di quello sguardo fisso su di lui. –E perché ti piacerebbe uscire proprio… con me?-
“Perché le fai pena!” rispose mentalmente la bionda, sorridendo divertita. Il soldato doveva incuterle proprio pietà.
A sorpresa, la truzza ridacchiò come se lui le avesse raccontato una barzelletta. Quello sapeva essere anche così ingenuo.
-Scherzi? Ti sei mai visto allo specchio? Hai un bel fisico, muscoli scolpiti, addominali niente male! Sei veramente un bel figurino, anzi di più: sei sexy! Oltre ad essere un atleta sei anche un gentiluomo! Sono cose che giocano a tuo favore!-
Era la prima volta che Brick riceveva così tanti complimenti e per giunta da una ragazza. Arrossì, cercando di non guardarla negli occhi.
 
Jo cominciò ad essere infastidita dalla presenza di quella Testa Laccata che ormai si era completamente dimenticata della sua esistenza. E poi fargli tutti quei complimenti sul fisico, diamine che esagerazione! Di ragazzi di quel genere ne poteva trovare tanti in giro, oppure Lightning! Ma come mai aveva preso di mira proprio il Bagna Braghe? E dire che poco tempo fa aveva detto di non trovarlo “minimamente attraente”! Mah!
“Non che mi interessi particolarmente, sia chiaro!” puntualizzò a se stessa. “Figuriamoci se posso arrivare ad avere una cotta per Capitan Piscina!”
-E sai che ti dico?- continuò l’altra come se niente fosse. –Solo una stupida si lascerebbe sfuggire uno come te!-
IO NON SONO UNA STUPIDA!!!” improvvisamente urlò dentro di sé. Una sua mano si strinse a pugno fino a farsi male. Le sfuggì un leggero grugnito e si trattenne a voltare la testa a lanciarle un’occhiataccia. Non voleva essere fraintesa o tradirsi inconsapevolmente. Quella lì… quanta rabbia le aveva scatenato! Si limitò a rievocare l’immagine della truzza che veniva incenerita dal suo sguardo. Poi cercò di calmarsi e ragionare. Perché mai avrebbe dovuto formulare quel pensiero? Non lo sapeva o forse era meglio dire che faceva finta di non saperlo.
“Devo stare calma! Non ho nessun motivo per cui debba arrabbiarmi! Calmaaaaaa!”
-Ehm…- il povero Brick non vedeva l’ora di cavarsi da quell’incresciosa situazione al più presto. Non voleva ferire i sentimenti di nessuno, ma non aveva nemmeno il coraggio di confessare chi gli piaceva veramente. Certo, sarebbe stato più facile in quel modo liberarsi di un peso inutile. –Ma… Ma a te non piacevano i tipi come Vito?- e questa era la stessa domanda che si era posta anche la bionda.
Ann Maria sospirò alzando gli occhi al cielo. Era certa che questo ritornello l’avrebbe sentito in continuazione.
-Aaaah, Vito!- per un attimo rievocò quei bei tempi. –Certo, mi piaceva, era evidente a tutti. Eravamo una bella coppia e invidiabile, senza falsa modestia! Ma a pensarci bene mi ero presa una bella cotta per una chimera, una cosa impossibile, irraggiungibile! Ho bisogno di focalizzarmi su cose più vere, tangibili… Mi capisci?-
“Come il dolore di un calcio sul didietro che mi piacerebbe darti se non la smetterai di parlare!” sibilò rabbiosa. Jo stava trattenendo, con forza sovrumana, l’impulso di scaraventarla in acqua magari in mezzo agli squali. Maledizione! Non chiudeva mai quella boccaccia! Era irritante, addirittura peggio di Staci!
-Pensaci pure con comodo, Brick! Ora vado! Ciao ciao!- e con enorme sollievo dei due, Ann Maria si tuffò in piscina e sparì dalla loro vista.
 
Brick percepì in qualche modo un’aria minacciosa intorno a sè. I suoi occhi si misero automaticamente su Jo che lo stava guardando seccata. Pensò che fosse per il fatto che fosse stata effettivamente trascurata e che se la stesse prendendo con lui.
Ma che colpa ne aveva?
Per sciogliere quella tensione provò a dirle qualcosa di sensato. Anzi, a dire il vero, era la prima cosa che gli passasse per la mente.
-Ehm… Mi spiace che Ann Maria non ti abbia dato il suo numero. Forse se ne sarà dimenticata!- e fece un sorrisino innervosito.
La ragazza gli avrebbe volentieri sbattuto lo sgabello in testa, ma si limitò a lanciargli un’occhiataccia di rimprovero.
“Il suo numero?! Ma che mi frega del suo numero!!!”
Il cadetto capì che quello non era stato un buon modo di riallacciare la conversazione. Si morse il labbro inferiore, dispiaciuto. Cercò perfino di guardare altrove.
-Tieni!- gli disse senza nessuna enfasi porgendogli un sottobicchiere di cartone dove sul retro aveva scritto il suo numero di telefono.
Lui tornò a guardare lei, poi l’oggetto in questione e infine di nuovo lei. Era incredulo, confuso, ma anche cominciava ad essere felice per questa sorpresa. Inutile aggiungere che lo accettò volentieri.
-Ma… Ma perché hai deciso di darmi il tuo numero? Cosa ti ha fatto cambiare idea?-
Io non sono una stupida!” avrebbe risposto se non fosse stata lucida. –Mi ero stufata delle tue insistenze, solo per quello! Vedi di non perderlo o di bagnarlo che mi seccherebbe tanto dovertelo riscrivere!-
-Starò molto attento! Grazie mille, signora!- e vi aggiunse fiero il saluto militare.
“Prima con la testona bocca larga non aveva fatto così!” notò trionfante la bionda. –Ora andiamo soldato!-
-Dove?- chiese Brick recuperando velocemente entrambe le note coi numeri.
Jo si buttò in acqua, prese la mano libera dell’altro e tirò il rivale giù a sua volta. Fortunatamente lui riuscì a far bagnare solo se stesso, tenendo istintivamente il braccio interessato alzato.
-Facciamo qualche chilometro di corsa finché abbiamo tempo!- e lo trascinò con sé come se si trattasse di un semplice trolley.
-Va bene, ma… non tirarmi così!-
-Allora tienimi il passo, lumaca!-
 
Nel poco tempo che avevano a disposizione, era intenzionata a stargli incollata quasi come un francobollo. Era decisa a fargli stare lontano dalle grinfie di Ann Maria o da chi altro si sarebbe intromesso.
Perché lo faceva? Forse perché proprio non era una stupida!
 
 
FINE!
 
 
Nota dell’autrice.
 
Qualcuno sicuramente penserà che Brick non sia il tipo adatto per Ann Maria.
Lo so che a lei piacciono i tipi esibizionisti e spacconi e il cadetto non è né l’uno nell’altro. Ma ditemi, la truzza non lo potrebbe usare come “rimpiazzo” in attesa di meglio? Secondo me ne sarebbe capace, visto che ella stessa punta tutto nel suo aspetto per catturare l’interesse generale e se ne vanta pure! E poi aveva già esperienza del “mettersi in mezzo alle coppie” (anche se Vito aveva contribuito al triangolo) e ne ho approfittato per uno scopo più evidente, far arrabbiare Jo appunto.
Comunque sia, che la storia piaccia o no, vi devo chiedere: Ann Maria quanto è risultata OOC? Avrei in cantiere di fare una long (se tutto va bene) e vorrei inserirci anche lei, basta che non sia andata troppo fuori con il suo carattere…
 
Bene, questo è tutto! Grazie per la vostra cortese attenzione e alla prossima! 
   
 
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