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Autore: Ivola    26/08/2012    8 recensioni
[ Alejandro/Heather | One-shot | Post TDWT ]
« Mi stai ancora seguendo? » gli aveva chiesto, ma la sua voce risultò stanca.
« Mi hai beccato » aveva detto lui, ammiccando.
Heather sbuffò. « Come farò a liberarmi di te, Cascamuerto? »
Alejandro scrollò le spalle. « Sei tu che non mi lasci andare. »
Ecco, quella era una sottospecie di confessione, ma lei non era abbastanza lucida per coglierla. Storse il naso. « Farei qualsiasi cosa perché tu la smetta di importunarmi. »
« Anche una scommessa? » Lo sguardo smeraldino di Alejandro ebbe un guizzo.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Oxìmoron

 

Heather aveva i capelli neri, setosi e lunghi. Di nuovo.
Dopo che li aveva lasciati crescere si sentiva compiuta e scrutava la sua treccia con soddisfazione. Ricordava ancora quando era costretta a indossare parrucche improponibili. Ma beh, avrebbe fatto questo ed altro pur di vincere un milione di bigliettoni.
E ora, per uno stupido calcolo errato, si ritrovava a fare ben altro.
Cercò le forbici con la mano. Le tenne strette, sino a farsi sbiancare le nocche. Ciò che avrebbe fatto era stata una sua decisione. Più o meno.
L’ombra di una scommessa.

Doveva essere notte fonda, ma l’alcool in circolo nel suo corpo non le faceva identificare un orario preciso.
Non era ubriaca, no. Era confusa e non per colpa della birra.
Sedeva al tavolo da sola, ammirando gli squallidi quadri appesi alle pareti scolorite. Quando il cameriere – un tipo abbastanza carino, a dirla tutta – le si era avvicinato, Heather aveva ordinato solo un boccale. Che poi erano diventati due. E tre.
Prima che potesse ordinarne un quarto, un volto noto aveva fatto capolino tra gli altri.
« Mi stai ancora seguendo? » gli aveva chiesto, ma la sua voce risultò stanca.
« Mi hai beccato » aveva detto lui, ammiccando.
Heather sbuffò. « Come farò a liberarmi di te, Cascamuerto? »
Alejandro scrollò le spalle. « Sei tu che non mi lasci andare. »
Ecco, quella era una sottospecie di confessione, ma lei non era abbastanza lucida per coglierla. Storse il naso. « Farei qualsiasi cosa perché tu la smetta di importunarmi. »
« Anche una scommessa? » Lo sguardo smeraldino di Alejandro ebbe un guizzo.
Annuì. « Qualsiasi cosa. » In fondo, le piaceva ancora mettersi in gioco, dimostrare di essere la più astuta.
Il sudamericano si fingeva cavalleresco, ma la sua natura subdola si mostrava in momenti del genere. Oh, sì, avrebbe sfruttato la momentanea non-lucidità della ragazza per ottenere ciò che voleva.


La prima ciocca cadde nel lavandino con una lentezza esasperante. Heather la guardò con frustrazione.
Erano pochi capelli, ma quel gesto le aveva fatto capire di essere debole.
O meglio, non forte abbastanza.

« Allora ecco cosa ti propongo. Se nelle prossime due settimane riuscirò a conquistarti, dovrai tagliarti i capelli. Tu stessa, con delle forbici da cucina. »
Heather si fece più attenta, cercando di cogliere l’imbroglio. « E se non ci riuscissi? »
« Smetterei di importunarti, lo prometto. »
La cosa non le suonava giusta, ma per qualche strano motivo accettò. Forse per la quarta birra che Alejandro le aveva offerto.


La seconda ciocca le ricordò la sconfitta della prima stagione. Si sentiva esattamente come allora.
Furiosa.

Da quella sera, Heather ritornò nello stesso bar altre volte.
La quinta volta, Alejandro prese nuovamente posto davanti a lei. « Hola, chica. »
« Hola, Cascamuerto » aveva risposto lei, le labbra leggermente imbiancate dalla schiuma della birra. « E’ già passata una settimana, sei pronto a perdere? »
Lui scosse la testa. « Io sono già sicuro di vincere. »
Heather si indispettì. « Certo, come no. » Serrò gli occhi, facendoli diventare appena due fessure. « Mi spieghi perché vuoi che mi tagli i capelli? Vuoi umiliarmi? »
« No, mia cara » aveva risposto semplicemente Alejandro. « Voglio che ritorni come ai tempi in cui ci siamo conosciuti. Spietata, sexy e- »
Heather non si fidava di molte persone, ma per quella volta lo lasciò vincere, perché voleva disperatamente baciarlo.
Si sporse leggermente sul tavolo, tirandolo per il colletto della camicia. « Per questo ti odio. »
Le labbra di Alejandro erano carnose, sapevano di birra proprio come le sue. Ne era valsa la pena.


Anche l’ultima ciocca cadde nel lavandino pieno di capelli.
Si scrutò allo specchio, squadrando la sua chioma che ora aveva la forma di un caschetto regolare.
Si piacque.
Della treccia non c’era più segno. Era un ricordo lontano ora, perché aveva deciso che da quel giorno avrebbe tagliato i capelli sempre allo stesso modo. Come piaceva a lui.
Fece un sorriso malizioso, constatando che, sì, era sexy e spietata, in qualche modo.
Sbirciò nella camera da letto, dove un Alejandro addormentato era ignaro di tutto.
Heather si appoggiò allo stipite della porta con fare sensuale. « Hey, Cascamuerto, hai vinto. »
Lui aprì appena gli occhi e un piccolo ghigno gli si disegnò sul viso. Stava fingendo di dormire, probabilmente.
Le fece cenno di avvicinarsi, mentre ammirava la sua figura sinuosa.
« Tu has ganado mi corazòn.* »
Heather all’inizio non capì cosa volesse dire, ma aveva il presentimento che nella sua vita stesse finalmente accadendo qualcosa di buono. 
    
      
 













Note:
Salve :D
Stanotte mi trovate a pubblicare ‘sta cosa, nonostante stia morendo di sonno. Cosa ne pensate?
Vi prego di dirmi se trovate i due piccioncini OOC. E’ la mia prima Alejandro/Heather e spero di non aver offeso il loro essere, pubblicando questa ciofeca questa storia. E’ importantissimo per me caratterizzare bene i personaggi…
Se you soon ♥

Ps. Perché Oxìmoron (ossimoro in spagnolo)? Beh, perché Heather stessa è un ossimoro, un controsenso. Il suo amore per Alejandro lo è.

*Tu hai vinto il mio cuore (spero che il traduttore di Google ne abbia combinata una giusta...)


   
 
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