~ N.D.A~

Questa volta le note le metto all'inizio, ma solo per questa volta! Poi perchè volevo dire subito tre cose :D

1. Per prima cosa volevo ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia precedente FF, grazie mille v.v

2. Si lo so, ho sbagliato e l'ho postata in mezzo alle originali, quando invece dovevo postarla tra le FF di High school of the dead >.>

3. Ed infine, per questa mi lancerò sul mondo di Kingdom Hearts (gioco che adoro) e avverto immediatamente che qua ci sarà qualche parolaccia. Inoltre penso che non la concluderò subito, se riesco vorrei fare almeno 5/6 capitoli v.v

Ringrazio subito chi leggerà e chi recensirà :D

Spero sia di vostro gradimento :D

E ora, buona lettura!

                                      ~Saluti, Bagi~

 

Le allegre vicende di una band alquanto squinternata.

 

Capitolo 1   ~ L'inizio~

 

Fuori faceva un caldo atroce, ma è normale no? In fondo era la metà di luglio.

Quei tre poveri ragazzi non c'è la facevano più, chiusi dentro quella piccola sala prove sperduta in mezzo al niente, senza uno straccio di ventilatore suonare stava diventando abbastanza difficile soprattutto per il povero Axel, (un ragazzo sui vent'anni, alto e snello e aveva due strani segni particolari: lunghi capelli rossi sparati in aria e due segni che ricordano i quadri delle carte da poker di color verde sugli zigomi appena sotto gli occhi), il batterista della band, che mancava poco e finiva a terra svenuto.

«Dai ragazzi, altri venti minuti e per oggi abbiamo concluso! Fatevi coraggio, anche io ho caldo eh!» disse Roxas (un ragazzo normale, dalla corporatura normale, aveva diciassette anni e capelli biondi pettinati in una maniera assurda che risaltavano divinamente quei suoi due occhioni blu), il bassita nonché cantante e leader dei "The Key". «Allora muoviamoci razza di idoti! Cosa stiamo aspettando, voglio tornare a casa al più presto e farmi una doccia» disse scocciata Larxene (la parte femminile del trio, alta, con fisico mozzafiato, capelli di un biondo solare e due occhi verdi smeraldo) la chitarrista.

Erano le cinque meno un quarto e finalmente i tre ragazzi finirono di provare, il povero Axel ormai fradicio di sudore, si accese una sigaretta e disse: «Porca puttana era ora, non ne potevo più vi giuro, sono sfinito. Ora sbrighiamoci a smontare tutto e torniamocene a casa». Detto fatto! I tre erano in viaggio sul furgone di Axel, il classico furgoncino Volkswagen in stile hippy, verso l'appartamento di Roxas, dove tutti e tre vivevano come coinquilini.

Entrando Roxas esclamò: « Axel, è ora che mi dai la tua parte dei soldi per l'affitto»,

il rosso rovistando nel suo portafoglio tirò fuori i soldi e tese la mano al biondino, il giovane guardando Larxene:« Vale anche per te eh!», la ragazza lanciandogli uno sguardo alquanto offeso disse:« Non sono stupida, per chi mi hai preso? Non sono come quell'essere dalla testa rossa che si dimentica perfino dove tiene le proprie cose e deve venire a chiedere a me mentre sono in bagno!». Axel rispose immediatamente :« Ma non dire cagate! Avevo solamente dimenticato il cellulare in bagno, poi non ti ho nemmeno visto nuda dato che eri nella doccia, quindi non lamentarti! E NON CHIAMARMI ESSERE DALLA TESTA ROSSA! Sai che non li ho voluti io i capelli di questo colore.» e con questo la discussione fortunatamente terminò. Nel frattempo Roxas era in camera sua ad agghindarsi per bene, il fortunato aveva un appuntamento con una ragazza quella sera, e non una ragazza qualunque ma con Xion! Roxas era perdutamente innamorato di lei (Xion aveva la stessa età del biondino, alta più o meno come lui e magra ma con ogni curva al posto giusto, aveva i capelli neri come la notte e gli occhi azzurri come il cielo, proprio come Roxas) e proprio per questo era nervosissimo,  non faceva altro che tremare. Indossò i vestiti migliori che aveva, ovvero un paio di jeans neri, una T-shirt bianca con due righe azzurre trasversali e un paio di Vans basse azzurre, beh dopo tutto adorava quella marca! Prima di uscire andò da Axel per chiedergli un paio di consigli, ma il rosso era già a dormire, pensò di andare a chiedere a Larxene ma scartò l'idea, l'avrebbe solamente fatto arrivare in ritardo, quindi uscì . Erano le otto e un quarto, il ciò significava che il giovane era in anticipo, infatti si erano dati appuntamento per le otto e mezza.

« Dovrei smetterla di uscire sempre in anticipo» sbuffò, ma non passò molto tempo e vide la ragazza avvicinarsi. Da quel che vide ne rimase estasiato, la ragazza, era felicissima, in fondo Roxas gli piaceva dalla prima volta che l'ha visto suonare e cantare e appena lo vide gli corse incontro ed esclamò:«Ciao Roxas, anche tu in anticipo?», un po' imbarazzato il ragazzo disse:«Eheh già! Allora dove andiamo di bello?», la ragazza spostandosi una ciocca di capelli neri dall'occhio sinistro rispose: «Mmm conosco un ristorante dove si spende poco e si mangia anche molto bene, non è neanche molto lontano se vuoi possiamo andare li.». Al ragazzo l'idea piaceva, quindi si avviarono verso questo ristorante. Ma arrivati Roxas vide qualcosa che lo lasciò senza parole...      -To be continued-