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Autore: MissFalco    09/03/2007    2 recensioni
"Le note di questa canzone sanno esprimerti tutto quello che io non sono stato capace di dirti..."
Genere: Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio cammino
Anni sono passati, eppure…non ti ho dimenticata.

Cammino nella notte fredda e umida, incurante degli sguardi che la gente mi lancia. Notano solo il mio aspetto esteriore. I capelli biondi, gli occhi blu zaffiro, e il fisico allenato. Incrocio gli occhi di una donna e ancora una volta rimango disgustato da quello che vedo. Vorrebbe spogliarmi completamente. Per l’ennesima volta sbuffo e continuo a camminare imperterrito.
Vesto di nero come sempre, e ciò mette in risalto i miei muscoli.
Gli sguardi lascivi delle donne…
Che schifo.
Donne che sono di molto più grandi di me, che ne ho ventotto anni.
Ma non ho mai amata nessuna dopo di te, questo lo giuro. Lo stesso non posso dire per il sesso. I piaceri della carne ho dovuto saziarli, dopo quella notte di 10 anni fa.
Svolto l’angolo e guardo avanti. Finalmente, sono arrivato. La sede del comitato per la restaurazione della Fortezza Oscura. Ora questo posto è chiamato Giardino Radioso. Mi avvicino di gran passo alla porta e la spalanco, entro e la richiudo alle mie spalle, appoggiandomi al legno e sospirando sollevato.
Nulla è come prima, sai?
Prima di tutto questo non è il mio mondo, secondo…non mi sento a casa e non posso nemmeno andare a Cosmo Canyon per rilassarmi. Sono incatenato qui, perchè secondo gli altri, servo. Sono utile, quando si tratta di disintegrare gli Heartless e i Nessuno, quando si tratta di salvare stupidi ragazzini che si cacciano nei guai.
Poi però, non servo più. Lei sostiene che sono io, che mi isolo e che evito tutti.
E allora Cloud? Si comporta come me, ma lui non subisce le stesse mie angherie.
- Ehi! Che ti è successo?-.
- Sora?! Che ci fai qui? Non dovevi stare alle Isole del Destino?- scatto, riconoscendo la voce del pimpante ragazzino di sedici anni.
Indurisco lo sguardo quando incontro gli occhi blu di Sora.
Sorride, come sempre.
- Sorpresa!!!!!- esclama.
- Sorpresa un corno, Sora! L’ultima volta ti stavi facendo ammazzare per venire qui! Possibile che tu non capisca?- lo aggredisco. Prima ho parlato di ragazzini da salvare…era a Sora che mi riferivo. Solo qualche mese fa ha cercato di tornare da noi, “per salutarci” disse, e a momenti gli Heartless non lo uccidevano! Nessuno sa perché quei cosi erano ancora in giro, e solo quando mi sono deciso di disintegrarli, nel vero senso della parola, Leon e Cloud si sono risvegliati dall’incantesimo in cui erano caduti.
- E dai Keane! Non attaccarlo così!- mi riprende Aeris.
- Tu stai zitta, che è meglio.- ringhio.
- Keane, basta.- dice Merion. La guardo male. Poi mi avvicino a Sora.
- Hai fatto di tutto per ritrovare Riku e Kairi, e ora vuoi farti ammazzare per delle stronzate, marmocchio?- sibilo. Sora è alto, ma io supero il metro e novanta d’altezza. Mi arriva a stento al petto. Allungo la mano e gli afferro la maglietta alla base del collo, sollevandolo e sbattendolo contro il muro.
- Keane! Smettila!- urla Aeris. Solo ora mi accorgo che lei e Merion sono le sole presenti. Sorrido nel miglior modo possibile e Sora rabbrividisce. Conosce le mie espressioni e sa che quando sono incazzato nero sorrido affabile.
- Capisci, Sora? Capisci che rischio stai correndo? Tutti mi rimproverano che sono solitario, eppure io vedo una certa somiglianza tra il mio carattere e quello di Riku. E Kairi assomiglia straordinariamente a Merion. Ora credo che capirai l’esempi che ti sto portando, vero? Io ho perso molte persone care e sono diventato così. E questo sarà il ritratto di Riku, una volta perso il suo migliore amico. Merion è come me. Non ha subito le mie stesse cose la reazione sarà la stessa. Si chiuderà e Kairi farà lo stesso. Non aprirà più il suo cuore a nessuno e marcirà dentro, fino a credere che uccidere altre persone sarà l’unico modo per raggiungerti, perché capiterà che la morte raggiunga anche te. Non fare quella faccia da idiota, Sora. Guardami quando ti parlo, ragazzino!- ruggisco, vedendo Sora distogliere lo sguardo.
Sora mi guarda di nuovo allibito.
- Lo so, Keane. E anche loro lo sanno. Ed è per questo rischio che loro sono venuti con me. Sono con Merlino, adesso.- risponde. Io annuisco, comprendendo la situazione. Lo lascio andare e Sora scivola lungo il muro toccando terra abilmente. Non mi scuso. Questo non posso farlo, non ancora. Mi giro verso Merion.
- Vado nell’area fortificata. E’ molto probabile che non torni stasera.- le annuncio.
- Fa come ti pare.- risponde fredda. - Per quanto mi riguarda puoi anche non tornare.- aggiunge.
Io mi sono già avviato alla porta e la mia mano si ferma sentendo quelle parole. Stavo per aprire la porta e mi blocco. Fanno male. Un male cane. Chiudo gli occhi per non far vedere che quella frase mi ha ferito profondamente.
- Merion, basta! E anche tu Keane finiscila!- esplode Aeris.
- Ora, o la smettete o giuro che ve le suono di santa ragione, fino a farvi piangere e urlare dal dolore! Ma che vi siete messi in testa, tutti e due! Vi comportate come due inutili e viziati mocciosi che litigano per una cretinata! E tu signoria, ora vai di sopra e ti calmi un po’. Ti sembra questo il modo di trattare tuo fratello? Di sopra, Merion, di corsa!- urla. Sento Merion borbottare qualcosa e poi ubbidire. Credo che adesso sia il mio turno.
- Adesso, Keane…-.
Infatti.
- Mi vuoi dire che ti è successo?- sbraita. Non so, ma è strano vedere la dolce Aeris trasformarsi in una belva.
- Tutto.- rispondo.
- Tutto cosa? Ti è crollato il mondo addosso, per caso?-.
- Non puoi nemmeno immaginare quanto hai ragione, Aeris!- rido. Appoggio la mano sulla maniglia e apro la porta.
- Ho deciso. Stasera non torno, quindi non aspettatemi. Vado ad allenarmi. -.
- A massacrarti, vorrai dire!-.
- Pensala come ti pare. -.
- No, Keane. Stasera te ne starai qui. -.
- E questo chi la deciso? Tu? Non farmi ridere. Hai già lei di cui ti devi preoccupare. Ora…ciao Sora. Ci vediamo domani mattina, e salutami Riku e Kairi. -. Esco e lascio Aeris incazzata nera. Poso la mano sul manico dello spadone e m’incammino verso la zona fortificata.
Non sono soddisfatto di quello che ho fatto, Earis. Ma dovevo farlo. Non voglio che Riku e Kairi subiscano il mio stesso destino. Metto la mano destra in tasca e ne tiro fuori il lettore Mp3. Con calma infilo le cuffie e accendo l’apparecchio. La musica mi tranquillizza un po’ e smetto di tremare.
Tremare?
Sto tremando?
Perché?
Sospiro non sapendo la risposta. Sto rovinando tutto. Sto perdendo anche Merion. Il modo in cui mi ha riposto lo dimostra.
- Perché? Perché tutto questo è dovuto succedere a me?- biascico. Mi siedo a terra e mi prendo il capo tra le mani. A momenti piango, rivedendo la mia vita.
Il mio cammino…

Cammino lungo la tua via
E il tempo sai non passa mai

Il tempo che è trascorso…neanche io me lo so spiegare, tesoro.

Lontano da te
La vita non è facile

E che cosa ho dovuto subire…le torture, la perdita degli amici e soprattutto la tua vita. E ciò che non ho mai accettato. La tua morte. Eppure non ho mai parlato.

Nel mio silenzio resterò
Finché respiro non avrò

Io però ti ho sempre aspettato. Credevo che quel giorno fosse solo un mio incubo e che tu saresti tornata. Ma quando ho visto il tuo corpo dilaniato…
Mi sembra strano di non essere impazzito, allora, e stai certa che se non impazzì allora, beh…non impazzirò mai.

Ti aspetterò
Io sarò qui
Se tornerai
E poi sarai
Davanti a tutto tu
Combatterò per dirti che
Io credo in noi

Non ho mai messo nulla tra noi e se l’ho fatto perdonami, non me ne sono reso conto. Inutile fu il mio tentativo di lotta. Non riuscì a salvarti.

Perché per me,
Lo sai,
Sei musica nell’anima
E insieme a te non cadrò,
Non cadrò,
Noooo
E’ per te che
Non mi stanco un attimo
Di vivere
Comunque andrà
Dentro di me
Tu vivrai
E suonerai

La musica che ascolto è bellissima e mi ricorda te. Cosa darei per riabbracciarti anche solo per un istante…


Vorrei guardare gli occhi tuoi
E in ogni istante viverti
Sentire che
Tu resterai
Sempre con me

Ricordi? Era questo che ci dicevamo sempre. Resterò per sempre con te. Com’è diversa la realtà, amore!
Amore…non ho mai usato questa parola per chiamarti. Perché per me era troppo grande, ero troppo timido per poterti dire anche solo “Ti voglio bene”. Invece ora non so che darei per averti qui.

Da qui
Così
Il mio sentiero sarai tu
Mi porterai
Dentro di te
Se vorrai

Il mio incredibile cammino! Avevo diciotto anni all’epoca e credevo che avrei diviso questo cammino con te. Io ti amavo con tutto il cuore, e non avevo il coraggio di chiederti se tu mi amavi. Ero troppo spaventato al pensiero di un tuo rifiuto. Però tu hai avuto il coraggio di dirmi “Ti amo”.

Perché per me,
Lo sai,
Sei musica nell’anima
Io senza te
Non vivrò,
Non vivrò,
Noooo
E’ per te,
Che il sole non finisce mai
Di splendere
Non smetterò
Di amarti mai
Dentro me
Tu suonerai

No…credo che a questo punto sia inutile andare avanti. Senza di te non riesco a vivere. Per dieci anni ho patito l’Inferno, ma ora basta.
O torno a vivere e cercherò di lasciarmi il passato alle spalle oppure la finisco, qui, stasera, in questo preciso istante

No, no,
No,

Che devo fare? Me lo sai dire, Earis?

Così sarai
Davanti a tutto tu
Combatterò per dirti che
Io credo in noi

Io ci ho sempre creduto, sappilo. Però adesso non so cosa fare. Se mi ammazzo Merion impazzirà e se continuo ad imitare la vita, sarò io ad impazzire.
Che devo fare?

Perché per me,
Lo sai,
Sei musica nell’anima
E insieme a te non cadrò,
Non cadrò,
Noooo

Sono caduto, e molto in basso anche. Dell’allegro ragazzo di un tempo non è rimasta che un ombra. Eppure credo che dovrei riprovare a salire, almeno per vedere il sorriso di Merion ancora una volta. E’ questo che vuoi che faccia, tesoro?

E’ per te,
Che il sole non finisce mai
Di splendere

Dimmelo! So che vorresti vedermi felice, ma io non ci riesco…che devo fare?

Comunque andrà,
 Dentro di me,
Tu vivrai

Una cosa la so…continui a vivere dentro di me, nei miei ricordi, e nel mio cuore. Allora cercherò di continuare a vivere. Farò come so che tu avresti voluto. Una sola cosa ti chiedo…amami. Anche da dove sei, ricordami e amami se puoi.

E suonerai.
Oh yee
Oh yee

Andrò avanti. Almeno ci proverò.

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Salve a tutti! Questa song-fic è basata sulla canzone di Paolo Meneguzzi "Musica" cantata al Festival di Sanremo. Il personaggio principale è una mia invenzione così come lo sono Merion ed Earis. Ho intenzione di scrivere la vita di Keane e Merion, che come avrete capito sono fratello e sorella.
E' ambientata nel Giardino Radioso dopo la sconfitta dei XIII. Nulla più!^^
Fatemi sapere che ne pensate ok?
Baci, Paine Strife
  
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