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Autore: Jey12    26/08/2012    0 recensioni
Era un giorni di Luglio come tanti. Wiluna, allora una ragazza undicenne, si è alzata con tanta calma e spensierata pensando di passare una giornata al mare monotona e uguale. Invece il destino gli aveva riservato una sorpresa inaspettata. Quel giorno diventerà l'inizio di una lunga storia piena di problemi e emozioni.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo squittio degli uccelli. L'odore della brezza marina entrare nella finestra della mia camera. Il sole mattutino che penetrava nella stanza. Ecco come iniziò una delle tante giornate di Luglio. Scesi lentamente dal mio letto a castello e mi incamminai verso la cucina per salutare mia madre: - Eccola la dormigliona! Vieni Wiluna, incomincia a fare colazione, noi abbiamo già finito. Prima di accomodarmi a tavola, andai dai miei fratelli per darli il bacio del buongiorno. - Allora, bellissima giornata oggi vero? - Puntualizzò mia madre. - Eh sì, davvero magnifica. Sbrighiamoci ad andare al mare! Detto fatto, nel giro di un'oretta stavamo con i piedi in acqua. Nonostante la giornata fosse splendida la mia amica del mare, Sara, non c'era, così dopo il bagno, andai a poltrire per il resto della mattinata sotto l'ombrellone davanti alla mia cabina. L'ora di pranzo era quasi arrivata, perciò, dopo aver finito di leggere un capitolo del libro 'La biografia di John Lennon', mi alzai per posare il libro e il cellulare. Nel momento in cui misi piedi sopra il legno della mia cabina, arrivò dalla discesa un ragazzo, su per giù dell'età mia. Biondo con gli occhi azzurri, carnagione molto chiara, sembrava molto un tedesco o olandese. Dietro a lui un altro ragazzo, probabilmente un amico. Mi girai di scatto per vedere chi fosse. In quel preciso istante anche lui mi fissò, e nonostante non avessi mai visto questo ragazzo in vita mia, sentivo una battaglia di farfalle nel mio stomaco. Nessuno mi aveva mai guardata in quel modo, e di conseguenza non avevo mai provato tanto con un semplice sguardo. Entrai in cabina pensando: - Oh cazzo, quel ragazzo sembra un Dio. - Ciò che provai in quei 2 secondi in cui nostri occhi si incrociarono, era dannatamente profondo. Niente, quel biondino mi aveva presa, ormai ero fottuta.
  
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