26/08/2012
6 recensioniTitolo: Quel misterioso e affascinante sentimento chiamato amore
Pacchetti ‘numero’, ‘lettera’, ‘verdura’: 7, P, pomodoro
Prompt usato: passeggiata
Luogo usato: mare
Personaggi: Crilin, Diciotto
Numero parole: 490
Rating: verde
Generi: slice of life, sentimentale, romantico
Avvertimenti: AU, flash-fic
Note: la fanfiction è ambientata in un mondo “normale” dove non esistono persone con poteri sovrannaturali o alieni con manie di grandezza.
Disclaimer: i personaggi trattati nella fanfiction non mi appartengono, ma sono proprietà di Akira Toriyama.
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Quel
misterioso e affascinante sentimento chiamato amore
La brezza estiva increspava le onde del mare, provocando un gioco di luccicanti spruzzi d’acqua sul volto della bambina dai capelli biondi che se ne stava seduta sulla costa.
Crilin non aveva mai visto niente di più bello. Sospirò, facendo scorrere una manciata di sabbia tra le dita, e si chiese se mai avrebbe avuto il coraggio di invitarla a fare una passeggiata.
Se ne era innamorato quella stessa estate, quando l’aveva vista arrivare in spiaggia con la sua famiglia. Non sapeva niente di lei, nemmeno come si chiamasse, eppure aveva capito fin dal primo momento che fosse una bambina speciale: Crilin provava, per la prima volta, quel misterioso e affascinante sentimento chiamato amore.
Amore che, a dieci anni, può significare tutto e niente.
Il momento in cui scoprì che la ragazzina di cui era innamorato da tre anni si chiamava Diciotto fu, per Crilin, una gioia immensa. Non badò al fatto che avesse un numero come nome: non gli importava. Le si avvicinò semplicemente, con le guance velate di imbarazzo e il sorriso più sincero che avesse mai mostrato in pubblico.
«C-ciao».
La biondina si voltò e squadrò con i suoi occhi di ghiaccio la figura minuta di Crilin.
Non rispose, si limitò ad inarcare le sopracciglia in un moto di curiosità.
«M-mi chiamo C-Crilin», continuò il ragazzino, avvampando sotto lo sguardo profondo di lei. «Mi chiedevo se ti andasse di... beh... di... di...».
Una voce in lontananza ruppe l’atmosfera di imbarazzo e tensione.
«Devo andare, sarà per la prossima volta», rispose Diciotto senza ombra di incertezza. «Ci vediamo, Crilin». Si chinò sul ragazzino e gli stampò un bacio sulla guancia.
Crilin rimase immobile a fissare Diciotto che si allontanava dalla spiaggia.
Nel suo cuore, quel misterioso e affascinante sentimento chiamato amore cresceva e diventava sempre più chiaro.
Amore che, a tredici anni, può toglierti il respiro con un semplice bacio.
Da quel momento, Crilin non la vide più.
Passarono i giorni e finì anche quell’estate.
Passarono i mesi e finì anche quell’anno.
Passarono gli anni, ma non il suo amore per Diciotto.
Non sapeva come contattarla, nemmeno se e quando l’avrebbe rivista.
Poi, una notte d’estate – l’estate dei suoi diciotto anni, semplice coincidenza? – trovò una bellissima donna seduta sulla costa. Le si avvicinò.
«Bello il mare a quest’ora, vero?».
La donna gli rivolse uno sguardo perplesso.
E il tempo sembrò fermarsi nel momento in cui Crilin ritrovò in quegli occhi chiari la ragazzina di cui si era innamorato anni prima.
«Ci conosciamo?», chiese lei, disorientata.
Crilin si grattò la testa con fare un po’ imbarazzato.
«Facciamo una passeggiata, magari lo scopriamo».
Diciotto sorrise lievemente e afferrò la mano che Crilin le aveva gentilmente offerto per alzarsi da terra. Non immaginava che una semplice passeggiata lungo la costa avrebbe segnato per sempre il suo destino.
E finalmente, scopriva anche lei quel misterioso e affascinante sentimento chiamato amore.
Amore che, a diciotto anni, è già l’inizio di una nuova vita.