Quella notte Erika fece
un brutto incubo: sognò che, dopo essere uscita
dall’ospedale, aveva cercato di
chiamare Logan, ma lui non voleva più saperne niente di lei,
ora che stava bene
ed era uscita dall’ospedale e, davanti ai suoi occhi,
strappò il biglietto che
gli aveva dato.
Si svegliò di
soprassalto nel buio della sua stanza, ma dalla luce che filtrava dalle
tapparelle, potè notare che oramai era giorno e dal russare
che proveniva dalla
poltrona potè anche capire che l’orario delle
visite era oramai iniziato. Si
girò lentamente verso la persona addormentata e vide il
volto familiare di
Logan che dormiva tranquillamente. Dal comodino vicino al suo letto
proveniva
anche il dolce profumo caramelloso del cappuccino.
Si alzò
lentamente,
prese la coperta a fondo del suo letto e coprì il ragazzo,
baciandogli la
fronte, per poi rimettersi a dormire, stringendogli la mano, con la
consapevolezza che non l’avrebbe mai lasciata.
Ad un certo punto, uno
strano rumore svegliò la ragazza, che sorprese Carlos che
fotografava qualcosa,
e quel qualcosa erano lei e Logan che dormivano. Si alzò di
soprassalto facendo
spaventare Carlos e svegliando Logan.
“Che succede
Erika?! Stai bene?”
“Io si, ma Carlos
ancora per poco, se non
cancella quella foto!” rispose
la ragazza mentre uno sguardo crudele si dipingeva sulla sua faccia.
“Ma siete
così teneri!” piagnucolò
Carlos, mostrando la fotografia.
“Effettivamente
non è male, siamo carini. Ma non
posso dirlo, mi prenderebbe per stupida!” pensò la ragazza
proprio mentre Logan disse:
“Effettivamente
non è brutta, forse
un po’ sfuocata, ma è carina. Facciamo proprio una
bella coppia!” disse, sfoderando un
sorriso a 32 denti, che
rivolse a Erika. Lei fece per rispondere, ma s’interruppe
vedendo Carlos
fiondarsi sul comodino e agguantare la fotografia di suo cugino.
“Perché
hai dato a Erika la foto di
James da piccolo?! Sai che non vuole che la gente lo veda
così. Se lo scoprisse
tu saresti morto!”
“Ma
io non le ho dato niente – poi, rivolgendosi a Erika – dove hai preso questa foto?”
“Io…
l’ho presa a mia madre… e poi…
non siete voi, non potete essere voi. Questa è la foto di
mio cugino e dei suoi
amici. Mia zia l’ha spedita a mia madre tanti anni
fa…”
“E
tu cosa sai di questa zia e di
questo cugino?”
“Non
molto… Forse è meglio se
andate… Sta arrivando mia madre. Ci vediamo”
I
due ragazzi uscirono frettolosamente dalla stanza e Logan non si
accorse di
aver dimenticato il telefono sulla poltrona. Quando Erika se ne accorse
era
troppo tardi… oramai il ragazzo era troppo lontano.
Presa
dalla curiosità, aprì la rubrica e
digitò il suo nome, ma non trovò nessun
contatto.
“Magari
si è sbagliato e lo ha scritto con la
–c-” pensò;
digitò il nome, ma di nuovo niente,
nessun risultato.
La
ragazza scoppiò a piangere, proprio mentre Alessia entrava
nella stanza. Corse subito
ad abbracciare l’amica, senza chiedere spiegazioni: sapeva
che se l’amica
avesse voluto parlarle lo avrebbe fatto. E infatti…
“Io…
lui… non gli piaccio!” sighiozzò.
“Come
fai ad esserne certa?! Te lo
ha detto?!” indagò Alessia.
“No,
anzi, dice che siamo una bella
coppia… Ma sicuramente di amici! Pensa che non si
è neanche salvato il mio
numero! Io l’ho fatto subito, appena mi ha dato il
suo” rispose disperatamente
Erika, che intanto
continuava a stringere il telefono del ragazzo che la faceva tanto
felice, ma
anche tanto triste…
“Magari
ti ha salvata sotto un
altro numero. Hai provato a chiamarlo?”
“No,
mi basta già questo, magari mi
ha salvata sotto una cosa tipo: la stupida
dell’ospedale… o qualcosa del
genere…”
“Dai,
non dire cavolate! Mi hai
anche detto che pensa che siate una bella coppia… Dai, dammi
sto telefono e
fammelo chiamare… Sotto che nome lo hai salvato?
Perché ho cercato Logan e non
ho trovato niente…”
“Il
più perfetto ragazzo del mondo”
“Ok…
lo sto chiamando”
“Tieni,
non voglio guardare” Erika porse il telefono
all’amica e chiuse gli
occhi. Il telefono cominciò a diffondere una canzone:
♫ Love me love me, say
you’re gonna love. I know
you’re ready to go ♫
“Erika,
mi dispiace…”
Spazio
autrice:
Sono
tornata dopo tantissimo tempo, ma l’ispirazione era
completamente passata e poi mi sono concentrata sui One
Direction… quindi
chiedo tantissimo perdono. Spero di poter continuare a scrivere con una
certa
frequenza.
Recensite
in tanti e ala prossima,
Brika
[: