27/08/2012
2 recensioni
Non posseggo FullMetal Alchemist in alcun modo, non ne sono l'autore, e tutti i diritti dell'opera originale vanno alla sensei Arakawa
FullMetal Alchemist:
Treath from the North
PROLOGO
15 Marzo, 1916
Sotterranei di Central City, Caverna del Padre
“Questo posto mi dà i brividi, non mi stupisco che mandino sempre i soldati semplici in avanscoperta… loro nel frattempo se ne stanno al calduccio nelle loro poltrone”
“Taci, tutto l’esercito si sta dando molto da fare in questo periodo. Da quando Mustang ha preso il potere per poter gestire la situazione non c’è un solo militare che non stia lavorando per ricostruire questo posto” il Capitano fece una piccola pausa, svoltò in un cunicolo laterale, e parlò ancora.
“Si vede qualcosa lì in fondo… Andiamo.”
Le truppe mandate in avanscoperta nei sotterranei della città erano molte, ma ciò che la maggior parte aveva trovato erano solamente gruppi di chimere senza vita all’interno di quel groviglio di tunnel. Eppure, quella piccola squadra di 5 persone stava per fare una grande scoperta, di cui nessuno, per ora, sarebbe venuto al corrente.
“Sembra proprio…” disse il più alto in grado toccando la parete al suo fianco, che mostrava evidenti segni di trasmutazione, “Sembra proprio che questa sia una parte della stanza da cui veniva quel Mostro, l’Homunculus originario, come lo chiamavano loro…”
Erano entrati in un piccolo antro, illuminato da torce, ma non c’era null'altro, a parte qualche tubo e dei fasci di cavi per terra.
“Ma era stato deciso che quella stanza sarebbe dovuta essere distrutta!” intervenne un tenente. “Già, ma evidentemente questa parte, per qualche motivo, è stata tralasciata”
Il Capitano rimase qualche istante a riflettere, poi ordinò alla squadra di dividersi, e cercare qualcosa che valesse la pena riportare ai piani alti.
Fu lui, l’unico che non aveva parlato, a raccogliere quel libretto. Era infilato tra due tubi, ma non fece molta fatica a tirarlo fuori.
“Trovato nulla, voialtri?”
“Nossignore!” fu la risposta di tutti.
Si mise il libretto nella tasca interna, e proseguì con la sua squadra.
* * *
27 Gennaio 1917
Zona desertica tra Amestris e Xing, nelle vicinanze di Xerses
Lungo la strada per la nuova Ferrovia Est
Sempre lui, un allievo alchimista da pochi mesi, si era offerto volontario per partecipare alla costruzione della ferrovia per il collegamento di Amestris con la vicina Xing.
Aspettò il momento buono, e sfruttò un momento in cui non era sott’occhio per sfuggire all’attenzione dei superiori, e insinuarsi tra le rovine di Xerses.
La ricerca lo impegnò più del previsto, ma alla fine trovò ciò che cercava.
Entrò, girò qualche stanza di quella casa fatiscente, che un tempo doveva essere stata davvero ben arredata, finchè non arrivò in una specie di laboratorio.
Fiaschette, ampolle, libri di ogni genere erano sparsi sul pavimento, ma non disperò, e dopo un’attenta ricerca trovò ciò per cui era venuto. Sorrise malizioso, mise il quaderno degli appunti in tasca, e tornò dai suoi commilitoni.
* * *
2 Febbraio 1918
Palazzo Imperiale di Mietzenburgh, Drachma
Palazzo dell’attuale presidente
L’uomo veniva scortato dalle guardie di palazzo, ammanettato, fino al trono dove stava il nuovo presidente di quella grande nazione. Venne fatto inginocchiare, e dopo averlo squadrato per qualche attimo dall’alto in basso, il presidente si alzò dal suo scranno, gli si avvicinò e prese ad interpellarlo.
“Sei una spia di Amestris? Come mai ti sei infiltrato così a fondo nel nostro territorio per poi consegnarti spontaneamente?”
“Quante domande, Presidente” disse pacatamente l’uomo. “Risponderò a tutte a tempo debito, ma prima mi lasci dire ch-“
Non fece in tempo a finire la frase. Un calcio ben assestato gli fece sputare sangue. Una mano gli afferrò il colletto del pesante mantello, e lo portò di peso davanti agli occhi del suo interlocutore. I suoi piedi non toccavano terra.
“Lurido sottoposto di Amestris, dimmi immediatamente per cosa sei venuto qui!”
L’amestrisiano sorrise lievemente, e una goccia di sangue scivolò dalle sue labbra giù lungo il collo.
“Sono venuto qui per proporle un affare, signor presidente, e non sono stato inviato da Amestris, ne in alcun modo sono legato a loro”
Fece una pausa, e poté notare l’espressione lievemente sorpresa dell’uomo.
“Mi dica, signor Vladimir Vonaj’Ul Ic’il, non sarebbe interessato ad ottenere la Vera Immortalità?”
/// NOTE DELL'AUTORE
Mi presento, come ho già accennato questa è la mia prima ff, seguo questo sito da un bel po' di anni ormai, ma non mi sono mai iscritto, limitandomi a leggere qualche storia che mi piaceva. Ora però mi è venuta voglia di pubblicare qualcosa, sia perchè (finalmente!) mi è venuta l'ispirazione per una ff, sia perchè voglio migliorare la mia scrittura, e sottoporre agli altri ciò che scrivo credo sia la soluzione migliore.
Innanzitutto, un paio di spiegazioni sul Rating della storia e sugli avvisi e avvertimenti vari: Questa potrebbe benissimo essere un Rating Verde adatto anche a vostro figlio di 10 anni, il fatto è che più avanti nella storia ho intenzione di aggiungere qualche accenno... diciamo... più spinto; e la stessa cosa riguarda lo "shonen-ai", ci sarà solo una coppia omosessuale in questa storia, se non decido in corsa di metterne altre, quindi se avete aperto questa ff per cercare fanservice gratutito, be', avete sbagliato completamente strada.
Per quanto riguarda i personaggi manterrò quelli del manga (niente OOC), ma ho intenzione di aggiungerne nuovi durante il corso della storia, che saranno puramente frutto della mia fantasia
Ora che abbiamo messo in chiaro alcune cose, veniamo al dunque e parliamo di questo Prologo.
Spero vi sia piaciuto, e in qualche modo vi abbia invogliato a vedere come prosegue. E' corto, lo so, la mia scrittura è ben lontana dal poter essere definita "fluida", e vi accorgerete senz'altro di ripetizioni che a me sono sfuggite.
Detto questo, spero lo leggiate in tanti e che mi diciate cosa non va, in modo che ogni capitolo sia scritto sempre meglio ^^