Serie TV > Hawaii Five-0
Ricorda la storia  |      
Autore: Roscia27    27/08/2012    0 recensioni
"Buon giorno tesoro! Ti sono venuto a portare la colazione!" disse Steve con una busta di ciambelle e due bibitoni di caffè in mano quando Danny aprì la porta della topaia in cui abitava. "Steve ma è domenica e sono le nove! La gente normale dorme a quest'ora! Non siamo tutti supereroi come te, sai?!" rispose il biondo ancora assonnato mentre si stiracchiava.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Buon giorno tesoro! Ti sono venuto a portare la colazione!" disse Steve con una busta di ciambelle e due bibitoni di caffè in mano quando Danny aprì la porta della topaia in cui abitava. "Steve ma è domenica e sono le nove! La gente normale dorme a quest'ora! Non siamo tutti supereroi come te, sai?!" rispose il biondo ancora assonnato mentre si stiracchiava. "Lo so!" rispose prontamente il moro stampandogli un bacio sulla bocca. Danny a quel punto spalancò la porta per far entrare Steve e andò in cucina. 'Ora inizia uno dei suoi monologhi, di sicuro!' pensò l'ex Navy Seal avviandosi verso la cucina. Come previsto Danny iniziò subito a lamentarsi: "Io odio la domenica! Non c'è niente in tv.. Non puoi uscire perché non gira un'anima.." disse quando fu interrotto da Steve "Hey amico, questo succede dalle tue parti! Qui siamo alle Hawaii.. La gente di domenica va al mare, non rimane in una camera d'albergo a poltrire!" "Steven, io odio il mare.. Il mare, la sabbia, il sole cocente delle due. Sono tutte cose che stanno sulla lista delle cose che odio!" rispose Danny. "Danno per favore.. Vai a fare colazione che è meglio!" rispose Steve a quell'affermazione. 'Oh no adesso ricomincia!' pensò di nuovo il comandante. "Quante dovrò ripetere che Danno è una cosa tra me e mia figlia e mi ci può chiamare solo lei prima che tu lo faccia?" chiese Danny con un tono tra lo scocciato e il divertito. A quel punto Steve non potè che ridere e venne subito fulminato con lo sguardo da Danno. Poi si spostarono in 'camera da pranzo' se così si poteva chiamare e Steve si sedette sul 'divano'. "Dai Danno siediti!" disse Steve con un sorrisetto malizioso che partiva da un lato della bocca e finiva nell'esatto opposto. "No cavernicolo! Io ho sonno..  Andrò a bere il caffè che mi hai portato per tirarmi su il morale.." disse Danny. Poi se ne andò in cucina e trafficò un po' con la busta con le ciambelle. Steven a quel punto si alzò da divano per raggiungerlo in cucina. Si mise sullo stipite della porta ad osservarlo. Osservò i suoi capelli biondi ribelli che senza tutti quei chili di gel erano ancora più setosi. Poi scese giù ad osservare le spalle. Quelle spalle non troppo larghe ma neanche troppo piccole, data la sua statura. Scese ancora di più fermandosi ad osservare ogni vertebra della sua colonna vertebrale e poi si fermò ad osservare quel lato di Danno che lo mandava in visibilio.. Quel lato che troppe volte aveva esplorato eppure ogni volta era sempre diverso. Poi scese a guardare la sue gambe ed i suoi piedi. Ma solo un lato del corpo di Danno poteva mandarlo in estasi piú del sedere: il collo. Quel collo che mordeva e baciava ogni volta che poteva. Quel collo che alla sola vista, il corpo di Steve diventava tutto un bollore. L'avrebbe morso e baciato per sempre.. Pian piano si avvicinò al compagno. Si mise dietro di lui e poi l'abbracciò mettendogli un braccio attorno alle spalle. "..Steven non puoi fare così ogni volta! Prima o poi morirò d'infarto!" disse l'altro ma le ultime parole gli uscirono strozzate perché Steve aveva iniziato a baciare la sua guancia affondando il suo naso in modo da poter sentire meglio il profumo di pino di Danny. Baciò la guancia con dolcezza e poi scese a mordere il lobo dell'orecchio. Amava profondamente farlo. Mordicchiò piano e poi, non vedendo la reazione del compagno iniziò a morderlo e a leccarlo con più voracità. "..St..Steven.." fu l'unica cosa che Danny riuscì a dire tra un gemito e l'altro. Steve rise. Rise sulla pelle dell'altro con un sorriso pieno di soddisfazione. "..Che dici odi ancora la domenica?" disse Steve con la bocca premuta nell'orecchio dell'altro. Qualcosa si mosse nel corpo di Danny dopo che un brivido gli accarezzò tutta la schiena. Era così provocante quando gli parlava all'orecchio che ogni volta che lo faceva finivano al letto insieme senza sapere né il come né tantomeno il perché! "..Steve ti amo!" disse Danny. A quel punto Steve si allontanò quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi. Lo prese per un braccio e lo strattonò dolcemente per farlo girare. "Cosa hai detto?" gli chiese. Steve era teso. I suoi muscoli erano tutti contratti e non riusciva a far altro che guardare Danno negli occhi con dolcezza. Dopo mesi che stavano insieme, dopo che era riuscito a convivere con la consapevolezza di essere gay e dopo aver convinto Danny che quello che facevano non era sbagliato ma era la cosa più semplice e naturale del mondo,  non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito. "Hai sentito bene Steve!" disse l'altro mentre si sedeva tra il piano cottura e il lavandino. Avvicinò Steve a se attorcigliando le gambe sul suo sedere ma Steve oppose resistenza. "..Hey che ti prende?" chiese il biondo lasciandolo andare. "Niente." disse freddo e secco. Era ovvio che le ultime parole di Danny lo avessero turbato. "No davvero Steve. Da quando ti ho detto che ti amo è cambiato tutto.. Cosa volevi una storia di solo sesso con me? È per questo che mi hai fatto credere che stavamo facendo la cosa giusta? È per questo che mi hai chiesto scherzando di andare a convivere? È per questo che sei così geloso se guardo una ragazza carina per strada?" chiese il biondo. Ma i pensieri di Steve si erano fermati a quelle due parole. 'Sono stato un Navy Seal per anni, come possono due fottutissime parole, cinque fottutissime lettere rendermi un ammasso di gelatina che cammina?!' pensò. Intanto Danny continuò a parlare, parlare e ancora parlare. Non vedendo alcuna risposta da lui, gli disse: "Vattene Steve. Non voglio più vederti! Sparisci dalla mia vista prima che ti spacco la faccia!". Non sapendo il perché il Seal eseguì gli ordini e se ne andò. Prese la sua auto e guidò fino a casa sua. Poi prese una birra e si diresse verso la sua spiaggia privata. Si sedette in riva al mare e pensò a quelle due magiche parole. 'È una sensazione bellissima sentirsele dire..' pensava. Poi si rese conto di quanto fosse stato stupido e chiamò Danny. Lui ovviamente non rispose. Riprese la macchina e sgommò fino a casa sua. "Danny aprimi!" disse bussando sempre con più insistenza alla sua porta. Danny non rispose. Poi Steve sfondò la porta e si ritrovò Danny sul divano con una caffè in mano che affondava il dolore nelle ciambelle. "Sono stato un imbecille Danno. Nessuno mi aveva detto quelle parole, né tantomeno io. Però so che con te è diverso. Perchè ti amo Danno. Dalla prima volta che ti ho conosciuto!" disse il moro. Danny a quel punto si girò a guardarlo, quello era stato il discorso più lungo e più dolce che Steve avesse mai fatto. Si alzò dal divano e si avvicinò a Steve. Si mise in punta di piede e lo baciò. Con dolcezza. Con romanticismo. Con foga. Con passione. E con tutti gli aggettivi che vi possano venire in mente. Dopo il lungo ed emozionante bacio, lo abbracciò e gli disse: "c'era proprio bisogno di sfondare la porta, Steve?" Steve appoggiò la sua fronte su quella del compagno e disse:"Tanto che te ne fai di questa topaia.. Casa mia è più bella e spaziosa!" i due si sorrisero a vicenda e poi si baciarono nuovamente. Quella sembrava essere una vera e propria proposta di convivenza.. 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hawaii Five-0 / Vai alla pagina dell'autore: Roscia27