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Autore: alicebaby    10/03/2007    2 recensioni
E' notte, una leggera nebbiolina circonda tutto e rende il mio cuore incapace di sentire qualsiasi cosa. La luna illumina il cimitero, mentre con un’elegante capriola in aria polverizzo un altro vampiro. Ricado con grazia a terra, togliendomi la polvere dai capelli biondi, profumati di vaniglia. -Mia riccioli d’oro-
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ notte, una leggera nebbiolina circonda tutto e rende il mio cuore incapace di sentire qualsiasi cosa.

La luna illumina il cimitero, mentre con un’elegante capriola in aria polverizzo un altro vampiro.

Ricado con grazia a terra, togliendomi la polvere dai capelli biondi, profumati di vaniglia.

 

-Mia riccioli d’oro-

 

No, ti prego, non puoi invadere la mia mente di nuovo, da quando sei mancato sento la tua presenza su di me ogni attimo, così angosciante che a volte ho paura mi ucciderà.

Ma io sono la Cacciatrice…ho il potere, la forza di andare avanti senza guardare in faccia nessuno, solo con le mie forze.

Stringo il paletto tra le dita, così violentemente che le nocche sbiancano.

Mi ripeto di essere forte e di continuare a vivere…adesso cammino tra le lapidi. Sola.

 

Sola, perché non ho voluto aprirti il mio cuore al momento opportuno.

Sola, perché quando ci è stata data una seconda possibilità era ormai troppo tardi.

 

Sola, perché tu non sei altro che cenere.

 

-Ti fidi di me?-

 

Sì, mi fido di te Spike…mi sono sempre fidata.

Quando ti facevo venire di ronda, quando ti lasciavo Dawn, quando eri l’unico in grado di ascoltarmi e di accendere la vita in me, quando credevo di essere morta dentro sei arrivato riattivandomi il cuore.

Mi sono fidata di te fino alla fine, ti ho dato tra le mani il destino dell’umanità e tu sei stato il mio campione, hai vinto.

Ci hai fatto vincere, ci hai fatto vivere e avevo per caso qualche dubbio in proposito?

 

Mi hai fatta vivere, ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano: odio, dolore, frustrazione, amore, desiderio…tutto era richiuso nei tuoi occhi, docili cieli di primavera mentre mi baciavi o inquieti mari in tempesta quando ti deludevo.

 

Ti amo Spike.

Tanto, troppo, da far scoppiare il cuore.

 

-Non puoi fare a meno di ferire chi ami-

 

E’ vero, ho sbagliato…l’anima che ti accusavo di non avere e che invece io possiedo non ha fatto la differenza, perché averla in me non mi ha fermato dal farti del male.

A volte ripercorrendo i miei ricordi mi rendo conto di essere stata io l’insensibile mostro senz’anima…

 

E proprio adesso che ho capito tutto, tu non sei altro che cenere.

 

Solo cenere,

dannatamente cenere,

disperatamente cenere,

eroicamente cenere…ma sempre cenere.

 

-Ogni notte io ti salvo-

 

Lo so Spike…anche se ogni legame fisico si è interrotto tra noi c’è quel filo che nemmeno la morte è riuscita a spezzare, perché l’amore vince su tutto…non ci credevo prima, ma adesso quando mi trovo da sola nella mia stanza e vorrei solo morire per raggiungerti capisco che tu ci sei, mi guardi, mi salvi e chi lo sa…magari preghi per me.

 

Sono passati 365 giorni.

 

Sento il vento tra i capelli e mi immagino che siano le tue parole sussurrate,

sento la pioggia cadere sul mio viso e mi immagino le tue lacrime fatte di stelle,

e quando invece è giorno e i raggi del sole mi scaldano io so che quello è il potere della tua anima rifulgente.

 

Sei tu in completa armonia con la natura, con il mondo.

 

Continuo a camminare tra le lapidi come un automa.

Ti cerco amore, ti desidero, voglio vedere il volto un’ultima volta sapendo che è davvero l’ultima volta.

Vorrei lasciarti andare in pace, vorrei gridare che ti amo, ti amo davvero…e non lo dico perché non ci sei più ed è tutto più semplice quando si tratta di urlare nel vento…ma lo sento davvero.

 

I piedi mi trascinano a casa, su per le scale, nella mia camera.

Tutto tace, tutto è normale.

Troppo normale.

 

Poggio la testa sul cuscino e chiudo gli occhi stanchi di piangere, mi addormento subito.

 

 

Un’entità si materializza vicino al letto e con una mano accarezza la testa della ragazza, anche se lei non può percepire quel gesto pieno d’amore, perché l’entità non ha forma solida, è solo evanescente.

Lentamente, dolcemente, senza disturbare i sogni della ragazza la guarda e le posa un bacio casto sulle labbra…lui, l’entità sovrannaturale, è ogni notte con lei, per proteggerla e accompagnarla in sogni sicuri.

 

Lui che si sacrificò per l’umanità,

lui che sfidò se stesso per amarla,

lui che cambiò la sua natura per essere degno della sua riccioli d’oro,

lui che da 365 giorni veglia il suo sonno.

 

Lui che l’amò fino a morire,

 

Spike.

 

FINE
  
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