Sei la mia melodia, tu vivi dentro me.

 

 

 

 

Avete mai avuto la sensazione di precipitare nel vuoto a causa della mancanza di una persona?

Avete mai pensato di essere soli?

Avete mai pianto senza un motivo apparente?

 

“E poi appari come un sogno, come i colori di un caleidoscopio che mi coprono,coprono ogni cosa, ogni battito,ogni respiro.”

 

 

Nick Jonas sfiorò le corde della sua nuova chitarra rossa fiammante, annoiato.

Persino la musica non riusciva a distrarlo. Era come se avesse perso il filo conduttore nella matassa dei propri pensieri, come se quel nodo si fosse stretto nella gola, rendendogli impossibile respirare.  Non usciva più, era sempre chiuso in casa. Ogni cosa lo annoiava, ogni cosa lo ripugnava.

Era cambiato, per colpa sua.  Ma era vittima dell'orgoglio, non l'avrebbe mai ammesso. Gettò la chitarra a terra, ne avrebbe potuta comprare un'altra senza problemi.  Non fece caso al rumore causato dal suo gesto,ma si abbandonò sulle coperte disordinate. Ora era apatico, odiava ogni cosa, odiava anche la luce del sole, odiava il suo modo di giocare con i suoi sentimenti, odiava il modo in cui risplendeva come se si divertisse a vederlo soffrire per l'abbandono della sua vera luce. Nick  Jonas aveva smesso di curarsi, la barba cresceva incolta sul suo volto ed il riflesso dello specchio giungeva lontano, beffandosi dell'uomo che era diventato. Quegli occhi color nocciola s'erano spenti una sera primaverile, dal vento pungente come una notte d'inverno, insieme ai suoi. Ma perché gli altri non capivano? Lei non c'era più. 

Allora perché tutto sembrava normale, perché la sua chitarra era accordata, perché il sole sorgeva? Perché il traffico non si fermava?

Perché la sua maledetta vita andava avanti senza lei? Perché il mondo non soffriva per quell'enorme perdita?  L'uomo schiuse gli occhi abituati all'oscurità, lucidi di nuovi errori, di delusioni e di assenze, che sapevano di lei. Era tutto uno stramaledetto suicidio. 

 

“Because of you I am Afraid”

 

Nick sorrise, come non faceva da tempo, un sorriso stanco. La mascella parve risentire di quel gesto, come avesse dimenticato le ragioni di quei gesti dolci, allegri, passati. Ecco, sua madre aveva ragione quando lo rimproverava da bambino, sua madre aveva sempre ragione. Fu come un lampo, in cui la figura di Denise gli sorrideva amorevolmente, chinata sul piccolo: «attento alle persone, Nicky.  Se dai troppo ad una e le succede qualcosa, tu rimani vuoto.» Ed era esattamente così che si sentiva: vuoto.  Intanto,nella sua mente l'eco ripeteva una sola parola, quella proibita, quella che ancora non aveva pronunciato dopo il tragico venerdì.  Lei non sarebbe tornata,no.  Lei era andata via per sempre. Era sbagliato, la sua mente sapeva che non era così, non era andata via,non l'aveva abbandonata. Con un sibilo involontario, pronunciò la parola che si sovrapponeva nei suoi pensieri. La voce lo strappò al silenzio a cui iniziava ad abituarsi, con un tono rauco, innaturale, non suo. Quel suono si spezzò.  «Morta.»

 

   

Senza che lui potesse farle nulla. 

Fredda, come il marmo, come un petalo appassito in piena primavera.  

Come un cuore che aveva appena smesso di battere.

   

 

 

Fine prologo.

Fiamma's corner___

 

ECCOMI QUI, SONO TORNATA DOPO QUELLI CHE MI SEMBRANO SECOLI NELLA CATEGORIA 'JONAS'.

QUESTO E' STATO UN PERIODO D'ORO PER LE JONATICS, INSOMMA, SONO TORNATI.

CERCAVO DA TEMPO L'ISPIRAZIONE ED E' ARRIVATA ASCOLTANDO 'THE A TEAM'.

LO SO, SONO UNA CRETINA MALINCONICA CHE SI DIVERTE A SCRIVERE CAPITOLI STRAPPALACRIME.

QUESTA VOLTA E' STATO SEMPLICE SCRIVERE, E' BASTATO IMMAGINARE COME REAGIREI SE LUI SE NE ANDASSE PER SEMPRE.

VEDETE COME SONO CRETINA? NON RIESCO NEMMENO A SCRIVERE LA PAROLA 'MORTE'. INSOMMA, NON CE LA FAREI.

 

MA DEL RESTO, E' TROPPO FREDDO FUORI PERCHE' GLI ANGELI POSSANO VOLARE. 

 

- FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE, PER FAVORE çç

HO PAURA DI NON AVERVI COMUNICATO NULLA. 

AGGIORNERO' PRESTO, I PROMISE.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE. [add me on Twitter, i'm @RayBansGirls]

UN BACIO ENORME, F.