Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: JasmineSelenator97    28/08/2012    1 recensioni
Una ragazza innamorata, ferita dal ragazzo che ama.
Qualcosa che rispecchia un po tutte, potreste immedesimarvi un po in lei, un po' in Jessica innamorata di Justin che però non la vuole.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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"Justin smettila di farmi il solletico!" 
Dissi io con la voce rotta dalle risate.
Lui era lì sopra di me che mi faceva quel dannatissimo solletico, che sapeva essere il mio punto debole.
Per un momento si fermò, mi guardò negli occhi e mi disse: "Ti amo, Jessica."
E fu in quel momento che ogni cosa mi apparve perfetta. In quel momento in cui i nostri occhi si incrociarono e dalle mie labbra uscirono solo le parole:"Anche io ti amo."
Mi guardò, mi sorrise e riprese a farmi il solletico.
Dopo un po' ci preparammo e uscimmo di casa.
Andammo al parchetto sotto casa sua, quel parco dove avevamo inciso le nostre iniziali sul tronco di un albero.
J+J, per sempre.
Ci sedemmo sulla panchina, la nostra panchina, quella sotto l'albero accanto alle altalene.
E in quel momento tutto il resto del mondo svanì nel nulla. C'eravamo solo io e lui.
Nessun altro, nessuna macchina, nessuna persona. Io e lui, nel mondo.
Fu la sensazione più magica del mondo.
Quando però mi resi conto che stavo vivendo un deja-vu spalancai gli occhi e mi ritrovai nel mio letto.
Avevo sognato di lui, ancora una volta.
"Ragazza, quando realizzerai che se n'è andato?" Sussurrò il mio cervello.
Mi vestii e uscii di casa.
Non volevo stare lì, dove ogni cosa che vedevo mi ricordava Justin.
Mi aveva lasciata, come si lascia un cane sul bordo della strada, abbandonato a sè stesso, costretto a subire il freddo, la fame, la siccità, la solitudine e la sofferenza.
Condannato a soffrire e a morire da solo.
Io lo amavo, amavo con tutta me stessa quel ragazzo, avrei dato la vita per lui se fosse stato necessario.
Ma a quanto pare questo non bastava. A volte alla gente non basta.
Non gli bastava più niente.
E il fatto di continuare ad amarlo, continuare ad amare uno stronzo mi spingeva a odiare me e tutto il resto del mondo.
Ho sempre criticato quelle ragazzine che dicono di sentirsi morire per un amore finito, ma ora sapevo quanto fosse dura in realtà andare avanti amando al ragazzo che un giorno ti aveva giurato amore eterno e che ora invece non era là.
E cazzo, se faceva male.
Molto più male di quanto faccia un amore non corrisposto.
Perché ci puoi piangere per l'amore non corrisposto, ci puoi piangere perché non c'è stato niente ma su un amore finito ci piangi perché credi che lui ti sarebbe stato vicino per sempre e invece ora non c'è, ci piangi perché ti rendi conto che anche se tu non ci sai stare senza una persona che fino a ieri ti diceva di amarti, ora sei costretta ad andare avanti da sola.
E per una come me che ha perso tutto, non è facile.
Perché ho perso madre, padre, migliore amico, nonno, nonna... Sono tutti volati su in cielo.
E quello che mi rimaneva era Justin. Ed ora, ero una diciannovenne priva di ogni qualsivoglia forma d'affetto.
Poi per qualche strano motivo mi ritrovai in quel dannato parchetto, vicino a casa di Justin, il mio ex ragazzo di 16 anni.
E mi andai a sedere sulla panchina. E guardai il tronco, il nostro tronco, con le nostre iniziali ed accanto ad esse la scritta: per sempre.
Oh mio Dio, che stupida ero stata.
Avrei dovuto saperlo che nulla è per sempre.
E poi per qualche strano motivo cominciai a piangere. Senza una ragione precisa, so solo che le lacrime cominciarono a scendere calde dai miei occhi bagnandomi le guance.
Mi asciugai il viso, ma nulla. Non riuscivo a trattenerle e sapevo che il trucco continuava a colare.
Mi misi in ginocchio, e mi accasciai su me stessa, piangendo con tutta la forza che avevo dentro con la sicurezza che Justin non lo avesse mai saputo, dato che era andato a San Diego a trovare sua nonna.
Poi mi alzai in piedi, con le maniche del maglione mi asciugai gli occhi e tornai a casa.
Era arrivato il momento di lasciarsi quei sentimenti alle spalle, non importa quanto male facesse.
 
 
 
 
 
L'ho scritta perché sono in una situazione molto simile.
Mi sono innamorata di un ragazzo di tre anni in meno di me, e lui mi ha abbandonata.
Il problema è che non riesco a dimenticarlo.
Ho pianto due intere ore oggi e poi ho deciso di scrivere cià che provo sottoforma di una one-shot.
Spero vi piaccia, ciao.
  
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