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Autore: Cielo_Blu    28/08/2012    0 recensioni
La partenza da New York. L'estate in Francia, a Nizza. L'amore che può durare solo tre mesi.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze estive. New York sembra sempre agitata prima dell'estate, cambia radicalmente. Le vetrine dei negozi si riempono di costumi, di vestiti leggeri, di maniche corte, camicette e shorts. Ci passo davanti senza guardare, sono sempre in ritardo la mattina e devo correre. Non ho tempo per scegliere qualcosa di carino per la stagione calda, non ho tempo neanche di cambiare quella canzone che odio sull'iPod. Devo solo arrivare in orario, non posso avere un'altra segnalazione di ritardo o il mio stage a Nizza sarà seriamente compromesso. "Non faccio eccezioni. Un'altra volta e sarai fuori dal programma.", le parole della preside mi rimbombano in testa continuamente, ogni mattina nel tragitto tra casa e scuola.
Abito abbastanza lontano dalla scuola, ma ho la fortuna d'avere una fermata di tram vicino a casa che mi porta direttamente in centro. Da qui proseguo a piedi, venti minuti circa di camminata.
Tiro fuori l'iPad dalla tasca dei jeans e cambio canzone. Non posso ascoltare quella che mi ricorda dell'anno scorso. Devo distrarmi e cambiare e cantare qualcos'altro che non abbia legami emotivi. Voler essere forte dodici mesi all'anno è qualcosa di esremamente difficile, a volte mi concedo dei momenti di debolezza. 
Controllo l'orologio, mi accorgo di essere in perfetto orario così inizio a camminare più lentamente, per riprendere fiato e godermi a pieno l'aria mite delle mattina di inizio estate.
M fermo sulle scalette e m siedo vicino a quelle che sono le mie miglori amiche. Anne e Mia. 
Anne la conosco da quando sono nata, se non da prima. Le nostre madri andavano al college insieme e insieme hanno trovato l'amore e insieme, a distanza di qualche settimana, sono rimaste incinte. 
Con Mia invece è stato difficile instaurare il rapporto che abbiamo ora. Siamo così diverse e simili allo stesso tempo che sono più le volte in cui litighiamo che quelle in cui siamo d'accordo su qualcosa. Seguiamo gli tessi corsi da quattro anni, go cercato di conoscerla fino in fondo per quanto possibile e per quanto dura è stata sono orgogliosa di esserci riuscita. A volte vale la pena persistere in qualcosa che davi per perso. 
Entriamo in classe, le ore passano veloci come al solito. Si sente che manca qualche giorno alla fine dei corsi. Si sentono già le solite finte promesse del "ti verrò a trovare". Nessuno ci crede più, sorridono e annuiscono o aggiungono frasi del genere "certo ci conto". ma sanno che l'estate passerà liscia senza vedere nessuno che qualche mese prima aveva prununciato quella frase.
Io i tre mesi li passerò in una piccola città del sud della Francia, Nizza. Le pagine internet, quando faccio le ricerche sul posto, si riempono di colori vivaci. Azzurro, rosso, giallo. La descrivono come una bellezza. 
Prima di tornare a casa passo dalla segreteria per confermare ancora ua volta il mio nomiativo e per versare la caparra per lo stage. Parto venerdi 17 giugno. Venerdì 17.  Non sono superstiziosa, ma alcune volte quando cade del sale in tavola mi viene naturale buttarne un pizzico alle spalle. O come quando vedo una scala, quando la vedo non ci passo mai sotto. Mi sento a disagio anche solo a guardarla. Qundi la vista di quella data sul biglietto mi ha un po' impaurita, ma non c'ho pensato troppo.
Dopo aver ritirato informazioni di viaggio e cose da mettere in valigia, apro impaziente la busta con all'interno il nome del college dove mi manderanno. "Collège du Colombier: Le collège privés à Nice. N° de chambre: 420.", oltre al numero di stanza, sul foglio, c'erano scritte altre informazioni sulla scuola e i vari orari di colazioni, lezioni, pranzi e cene. Di uscite serali organizzate non ne parla, c'era solo una piccola postilla che spiegava l'importanza degli orari del rientro serale. 23.30. Mi aspettavo di peggio.
Torno a casa, mia mamma mi offre un biscotto al cioccolato, lo accetto ben volentieri e appoggio zaino e felpa in camera. 
Racconto a mia madre quello che ho letto nella brochure che ho ricevuto a scuola e parliamo di quello che sarebbe meglio portare. 
Prima di domire un pensiero. Chissà se i francesi sono davvero romantici come li descrivono.
  
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