[Alejandro/Heather]
 
Seduta su una delle sedie metalliche, nel corridoio dell’ospedale migliore di Toronto, Heather fissava le luci verdine, assorta nei suoi pensieri.
Si domandava perché fosse finita là dentro, prima di tutto.
Cosa l’avesse spinta a farlo.
Non avrebbe neppure potuto partecipare alla quarta edizione del Reality.
Fare causa a Chris, ecco a cosa avrebbe dovuto pensare!
Invece se ne stava a fissare quella porta bianca, muta, inquietante.
Sapeva che dietro a quella porta c’era Alejandro, ricoperto da una sorta di armatura metallica, e che i chirurgi si stavano dando da fare per restituirgli un po’ di umanità.
Sperava di ricevere buone notizie, di poter sentire la sua voce, calda ed arrogante, almeno ancora una volta, sperava che potesse tornare il solito, irritante dongiovanni di sempre.
Era ferma da ore, ormai, e la schiena cominciava a farle male.
Sul serio, Heather, perché lo stai facendo ? Farti venire un male assurdo alla schiena per scaldare una sedia.
Patetico – non era il genere di persona che sta' al capezzale di un malato, mandando al diavolo tutto il resto e accontentare ogni suo singolo capriccio.
La porta si aprì. Un dottore, camice bianco e penna nel taschino, la vide e le domandò, gentile - Posso aiutarla? -
- Solo se mi assicura che quel cretino di Burromuerto uscirà dalla sala operatoria più di qua che di là. -
Il dottore annuì, con uno sguardo incomprensibile.
Ed Heather scappò.
Sfrecciò per il corridoio freddo, nemmeno fosse inseguita dal fuoco.
Prima che il dottore potesse domandarle chi fosse, e prima che quello stesso dottore potesse riferire al paziente che la concorrente più subdola della storia di Total Drama aveva un cuore.
 
Dedicata a Ash Of Her_ e Hazel_and_Mirta
 
xXx
 
[Duncan/Gwen]
 
Gwen mescolò il suo Martini con la cannuccia azzurra.
Osservava incantata i cubetti ghiaccio affogare nel liquido trasparente, avvolti dall’abbraccio del mulinello in miniatura, per poi riemergere, tornando in superficie.
Si sentiva un po’ come quei cubetti gelati, effettivamente.
Da quando un certo punk dalla cresta verde era entrato a far parte della sua vita, la realtà era diventata un continuo alternarsi di gioia isterica, sensi di colpa, momenti di serenità.
Era sicura che Duncan non la stesse prendendo in giro, ma a volte le veniva naturale chiedersi quanto a lungo sarebbe durata la loro relazione.
Sapeva fin troppo bene quanto inaffidabile potesse dimostrarsi il suo ragazzo, e, nonostante la gotica avesse sempre creduto che la gelosia fosse tanto dannosa quanto inutile, non poteva fare a meno di chiedersi se Duncan conservasse ancora un po’ di Courtney nel cuore.
Già, Courtney. Che era diventata sua amica, ironia della sorte. Era, appunto.
Non si sorprendeva, più di tanto, della sua reputazione. “La più detestata dal pubblico”.
Aveva spezzato due cuori in un solo colpo: anche quello di Trent non pesava certo poco, sulla sua coscienza.
- Sono una persona orribile. - bofonchiò a voce alta, senza quasi rendersene conto.
- Che dici? – domandò Duncan, accanto a lei, impegnato a sorseggiare l’ennesimo bicchiere di Vodka.
- Dico che sono una persona orribile. – ripeté, a voce più alta, buttando giù l’alcolico tutto d’un fiato.
Duncan rimase a fissarla per un po’, senza fiatare.
- Sei ubriaca, Gwen. – constatò, sorridendo.
- Sono lucidissima, purtroppo. – ribatté lei, sospirando. – Dammi un motivo per cui vale la pena di restarmi accanto. –
A quella richiesta, Duncan spalancò gli occhi.
- Perché sei la mia ragazza. – rispose, ridacchiando.
E Gwen considerò che, se riusciva a sopportare Duncan, stare vicino ad una come lei non poteva essere poi tanto male.
 
Dedicata a Gwendolyn e Cat e Dog.
 
xXx
 
[Duncan/Courtney]
 
Courtney terminò l’accesa conversazione col suo avvocato di fiducia con un esplosivo “Ma vada a quel paese !”.
Scaraventò il palmare sul divano zebrato, sentendo la rabbia prendere il sopravvento.
Non aveva potuto fare causa a Gwen per “furto di fidanzato”, né per “danneggiamento alla quiete pubblica a causa degli ignobili capelli che si ritrovava”.
Aprì di scatto il suo libro di Diritto ed Economia, gesto dettato dalla nuvoletta di pura schizofrenia in cui stava galleggiando, intenzionata a ripassare un po’ di Sanzioni Penali, nel caso fossero servite…
Mentre sfogliava le pagine perfette, una foto quadrata svolazzò per aria.
Courtney l’afferrò al volo, prima che potesse cadere per terra, e rischiò il collasso non appena notò il soggetto – o meglio, i soggetti - del’immagine sbiadita.
Lei e Duncan accoccolati sul bagnasciuga dell’isola di Wawankwa.
Che poi, lei stesse tirando un pugno in testa a lui, e lui stesse guardando lei con occhi imploranti e le mani giunte erano dettagli trascurabili.
Senz’altro opera di Geoff e della sua macchina fotografica.
Suo malgrado, Courtney sorrise, al ricordo.
Le piaceva sentirsi chiamare “Principessa” – nonostante continuasse ardentemente ad affermare il contrario.
Doveva rassegnarsi, tuttavia, ed accettare il fatto che nessuno l’avrebbe più chiamata così.
Ma lei non era mai stato un tipo che si rassegna facilmente.
Quella foto le aveva scaldato il cuore, invece di farla ulteriormente incavolare.
La ripose tra le pagine del libro, un po’ più serena.
Perché, in fondo, nessuno le assicurava che non si sarebbe sentita chiamare “Principessa” mai più.
E nessuno le assicurava che Duncan non avrebbe mai e poi mai aperto gli occhi, rendendosi conto dell’enorme sbaglio commesso.
Nel frattempo, magari, avrebbe potuto porgere denuncia al diretto interessato per “stupidaggine a livelli illegali ed impressionanti”.
 
Dedicata a …lale99,Stramboidexsempre, creazy wolf e a Orsacchiotta Potta Potta (ufficialmente la mia Beta Reader)


Angolo di LTB :
Ho riscritto le tre flash - perchè sono flash, ragazzi - e spero vadano meglio :D Grazie a OPP, che è la mia Beta Reader, adesso ^^
Queste sono per voi, ragazzi, spero le apprezziate :D
Grazie anche a Il Saggio Trent per avermi segnalato i precedenti errori, e spero che la sistemazione della FF gli piaccia.
Bye bye,
LTB