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Autore: Frency94    29/08/2012    3 recensioni
Dal primo capitolo: Rimangono abbracciate per un tempo indefinito, fino a quando Brittany, guardando negli occhi la ragazza distesa sopra di se chiede “Hey San, avevi bisogno di qualcosa?”
A quelle parole la mora sembra ridestarsi “Guarda cosa ho trovato!” dice mostrandole un album tutto impolverato “è il nostro album! Quello che abbiamo iniziato il primo giorno che ci siamo incontrate, ricordi?”
Brittany fa un cenno d’assenso, incantata dal sorriso di Santana, che dopo tanti anni le fa ancora quell’effetto.
“Ti va di guardarlo?” chiede una Santana euforica come una bambina che ritrova un giocattolo che pensava di aver perso.
Viaggio fra i ricordi di Santana e Brittany, il loro primo incontro, il primo bacio, il matrimonio...
Spero vi piaccia :)
Buona lettura
Frency94
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 I’ll be there for you
 
 
 
 
 
Non appena voltano pagina il sorriso luminoso che poco prima risplendeva sul volto di Santana sparisce, lasciando spazio ad un’espressione sofferente.
La bionda se ne accorge immediatamente e, come per riflesso, le stringe la mano, cercando di rassicurarla.
 
Nella foto, datata 12 dicembre 2005, una Santana, un po’ più grandicella rispetto alle foto precedenti, è addormentata sul letto di Brittany; non è in pigiama e facendo attenzione si possono notare i suoi occhi gonfi a causa del pianto.
 
“San?” Brittany vede gli occhi della sua ragazza diventare lucidi, prima di scoppiare in un pianto silenzioso.
 
 
 
Santana e Brittany da qualche mese avevano cominciato le scuole medie, come era già successo per tutta la durata delle elementari, vennero escluse dagli altri compagni ma infondo a loro non importava finché erano insieme.
La latina era la prima della classe e, grazie al suo aiuto, anche Brittany riusciva a ricevere voti più che discreti.
 
Nonostante sembrasse una ragazzina educata e molto solare, soprattutto quando era con l’amica bionda, in realtà Santana stava attraversando un momento molto difficile.
Ogni santo giorno, quando tornava a casa, era costretta ad assistere ai sempre più frequenti e pesanti litigi fra i suoi genitori.
Per non sentirli si rinchiudeva in camera sua, con la musica ad alto volume, concentrando al massimo la sua attenzione sullo studio oppure si metteva al pianoforte, suonando per ore, consumando i tasti.
Tutto questo però non bastava, il senso di irrequietezza da cui era pervasa ogni volta che i suoi litigavano non scompariva e lentamente la stava lacerando.
Si sentiva impotente, ed ogni volta che cercava un pretesto per farli smettere veniva trattata in malo modo e allontanata.
 
Aveva sempre sopportato pazientemente fino a quando un giorno non ce la fece più  e scoppiò.
Era il 12 dicembre del 2005, il giorno del suo undicesimo compleanno.
Era un lunedì e, come sempre al suo compleanno, non vedeva l’ora di tornare a casa, per ricevere le attenzioni e le coccole dei suoi genitori.
Quel giorno però, dopo essere scesa dal pulmino ed aver varcato la soglia di casa, non trovò l’atmosfera festante che i suoi le riservavano in quel giorno dell’anno.
Al contrario, trovò entrambi seduti sul divano, con un’aria afflitta. Entrò in soggiorno e vide un’altra persona seduta di fronte a loro, si mise ad ascoltare ciò che stavano dicendo, una parola continuava ad essere ripetuta: Divorzio.
Non ci vide più dalla rabbia, non solo le stavano rendendo impossibile l’esistenza con le continue liti ma le stavano anche rovinando il giorno del compleanno, quello in cui, più di tutti, una persona dovrebbe essere contenta e libera da ogni altro pensiero.
Entrò in salotto e si pose subito davanti ai suoi genitori “Sapete che giorno è oggi?” chiese fissandoli.
“Santana, per favore, non è il momento di scherzare! Non vedi che stiamo parlando con una signora?” disse il padre infastidito.
“Scherzare? Credete che io stia scherzando?” chiese sull’orlo delle lacrime “Avanti, ditemi che giorno è!”
“Santana, mi hai stancato! Vai in camera tua!” disse la madre indicandole la via.
“Ma che bravi genitori! Non vi ricordate neanche il compleanno di vostra figlia!” urlò, con le lacrime agli occhi mentre si allontanava, zittendo i genitori “Io me ne vado da Brittany, almeno lei mi vuole bene! Non azzardatevi a venire a prendermi!” disse sbattendo la porta d’ingresso.
 
Cominciò a correre più velocemente possibile, le lacrime non accennavano a fermarsi e questo le rendeva respirare ancora più faticoso.
Dopo una decina di minuti arrivò davanti alla villetta dei Pierce e ad accoglierla alla porta trovò Brittany, il sorriso che aveva sempre dipinto sul volto si spense non appena vide l’amica ridotta in quello stato.
“San, che cosa è successo?” chiese preoccupata avvicinandosi alla latina.
“I-io, i-i miei genitori…” le lacrime presero a caderle dagli occhi ancora più violentemente.
La bionda annullò le distanze fra loro e la strinse in un abbraccio di cui aveva disperatamente bisogno.
Pochi minuti dopo uscì Grace “Hey Britt, entra! Fa freddo li…” le sue parole si arrestarono non appena vide il faccino di Santana completamente rigato dalle lacrime, si inginocchiò al suo fianco, per riuscire a guardarla bene negli occhi “Piccola, cos’è successo?” chiese preoccupata, prendendo in braccio Santana, che nonostante fosse cresciuta era ancora uno scricciolo, e portandola in casa.
 
Andarono in cucina dove la donna fece accomodare la moretta su una sedia, e venne subito affiancata da Brittany, che non era mai stata così preoccupata in vita sua. “San?”
Dopo essersi ripresa la piccola cominciò a raccontare alle due ciò che era successo “È da un bel po’ di tempo che la mamma e il papà continuano a litigare, mi ha sempre fatto paura vederli arrabbiati, ma non ho mai detto niente. Oggi però quando sono tornata a casa, pensavo di trovarli lì ad aspettarmi per festeggiare il mio compleanno… invece erano in salotto a parlare di divorzio con un avvocato… non si sono neanche ricordati che è il mio compleanno, non mi hanno fatto gli auguri!” una nuova ondata di lacrime scosse la bambina “Non è giusto!”
Brittany abbracciò immediatamente Santana, che iniziò a piangere silenziosamente nella sua stretta.
 
Grace era basita dal racconto della bambina, sapeva che fra Maribel e suo marito Antonio c’erano dei problemi, ma Santana in tutto ciò non c’entrava niente! Non era lei a doverne subire le conseguenze.
Prese immediatamente il telefono e chiamò Maribel per avvertirla che Santana era lì e stava bene, si offrì anche di ospitarla per un po’ di giorni, almeno finché la sua rabbia nei loro confronti fosse sbollita, e l’altra donna accettò riconoscente.
 
Dopo la telefonata Grace tornò dalle bambine, erano ancora abbracciate ma la piccola latina sembrava essersi calmata. “Grazie Britt” sussurrò dandole un bacio sulla guancia.
“Stai meglio?” chiese la biondina apprensiva e l’amica annuii.
“Allora se stai meglio puoi venire qui da me a farti fare gli auguri?!” disse Grace aprendo le braccia. Santana ci si fiondò subito, venendo stritolata dalla stretta della donna “Tanti auguri mostriciattolo!” concluse poi stampandole un bacio in fronte.
“Che ne dite se noi tre andiamo a fare un giro al centro commerciale e poi andiamo a cenare al McDonald?” chiese attirando l’attenzione delle due bambine che non se lo fecero ripetere due volte e saltarono immediatamente in macchina.
 
Le due Pierce cercarono in ogni modo di distrarre la piccola Lopez, per tutto il pomeriggio la tennero occupata, facendole godere il suo compleanno.
La giornata passò velocemente, in men che non si dica arrivarono le nove e tornarono a casa.
 
Le due bambine andarono subito in camera e Santana corse immediatamente a sedersi sul letto, sentiva che stava per piangere, ma non voleva far preoccupare Brittany ulteriormente.
I suoi sforzi di trattenersi però non andarono a buon fine, cominciò nuovamente ad essere scossa dai singhiozzi e la biondina, come sempre molto premurosa nei confronti dell’altra, le fu subito al fianco “San?” disse cercando di farla voltare.
Santana sentì le mani di Brittany stringere le sue, si volto ed iniziò a giocherellare con le sue mani mentre le lacrime continuavano a rigarle le guancie “Britt… io non voglio che la mamma e il papà divorzino, ho paura  che poi mi vogliano meno bene, dato che è successo tutto per colpa mia, anche se loro non lo dicono…”
L’amica era stupita da quelle parole “San, non devi dire queste cose… loro ti vogliono bene, non è colpa tua se loro non si vogliono più bene come prima!” disse sdraiandosi e attirando al suo fianco la moretta.
Questa si strinse forte a lei e sfogò le sue ultime lacrime in quell’abbraccio “Ti voglio tanto bene Britt” disse appoggiando il volto, visibilmente sfinito, sulla sua spalla.
“Anche io ti voglio bene San!” disse per poi cullarla fra le sue braccia fino a quando, stremata da quella giornata difficile, si addormentò.
 
Dopo qualche minuto che Santana dormiva placidamente, Brittany, attenta a non svegliarla, si alzò ed andò a prendere la polaroid.
Scattò una foto alla piccola latina, dopo di che prese l’album e dopo aver scritto la data ci attaccò la foto.
Guardò per qualche minuto Santana, che dopo quella giornata era finalmente riuscita a rilassarsi, prese una penna e, sotto la foto appena incollata, scrisse: Tanti auguri San, ti voglio bene!
 
Per la settimana seguente Santana restò ospite dai Pierce, solo la domenica riuscì a trovare il coraggio di rivedere i suoi genitori.
Suo padre nei mesi seguenti si trasferì in California e le volte in cui lo vedeva erano sempre più rare, mentre con la madre i rapporti si raffreddarono.
 
Quell’evento segnò profondamente la vita di Santana negli anni successivi, si bloccò emotivamente, e divenne incapace di amare veramente qualcuno, per  paura di finire come i suoi.
Solo Brittany riuscì a sbloccarla, promettendole che mai, in vita sua, l’avrebbe fatta soffrire… ma questa è un’altra storia.
 
 
 
Brittany stringe Santana a se, sa che l’argomento genitori, è ancora taboo con Santana.
Quest’ultima sospira pesantemente, cercando di scrollarsi di dosso tutti i pensieri che non fanno altro che farla soffrire.
“Hey piccola, non pensarci…” cerca di tranquillizzarla la bionda, posandole un bacio in fronte ed asciugandole con un altro bacio la lacrima solitaria che stava scivolando sulla sua guancia.
Santana solleva il volto guardando la sua ragazza e accennando un sorriso sul volto “Sai Britt… sei straordinaria! Ci sei sempre stata quando avevo bisogno di te! Anche quel giorno nonostante avessi appena undici anni, sapevi esattamente cosa dirmi per farmi stare bene. Non ti ringrazierò mai abbastanza! Grazie amore mio…” disse baciandola dolcemente.
“Ci sarò sempre per te, piccola mia!” rispose prendendole il volto fra le mani per darle un altro bacio e asciugare le ultime lacrime.
 
 


 Continua...
 
 




Angolo dell’autrice: Eccoci qui alla fine di un altro capitolo, spero che vi sia piaciuto! ;)
Se fate i bravi e recensite in tanti… magari il prossimo ricordo potrebbe essere quello del primo bacio…
(ooosssanti numi come sono caduta in basso… pure i ricatti! O.o #ScleroTime)
Va beh, fatemi sapere il vostro parere!
Baci :*
Frency94
  
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