L'alba di una nuova avventura...

[..]Ora so che tu vedi

quello che vedo io,

il tuo mondo è come il mio[...]

Mi rigiro inquieto nel mio giaciglio di paglia. Non riesco a dormire, sono troppo emozionato per domani. Finalmente dopo mesi di ricerche siamo riusciti a trovare tutti i luoghi che custodiscono un ingranaggio del tempo.

Sospiro mentre ripenso a tutto quello che mi è successo.

Mi sembra passato un secolo da quando ero solo un piccolo ed indifeso Treecko che non faceva altro che piangere. Non riuscivo ad accettare la situazione di stallo in cui ci trovavamo, ma avevo troppa paura per ribellarmi. Ero solo e ancora troppo debole, cosa avrei potuto fare?

Poi come un raggio di sole, che ormai non illumina più con il suo dolce calore questa terra, era arrivata lei ad offrirmi un po' di speranza. Certo era un filo sottile e fragile, che rischiava di spezzarsi in qualunque momento, ma c'era, e a me bastava.

Mi portò nel suo rifugio e mi fece partecipe di quel piano che ci unì subito. Mi spiegò l' esistenza degli ingranaggi del tempo e della loro utilità nella salvezza della paralisi del pianeta. All'inizio ero confuso, perché avrei dovuto credere alle sue parole? In fondo era un'umana, perché mi sarei dovuto fidare di lei? La risposta a queste domande arrivò poco dopo, quando mi chiese di partecipare alla sue prima esplorazione alla ricerca degli “ingranaggi perduti “ come gli chiamava lei.

-Non sarà semplice, ma il tempo che abbiamo a disposizione non è molto. Dobbiamo cogliere questa occasione finché possiamo-

Mentre parlava i suoi occhi si erano accesi di determinazione e coraggio. Decisi di provare a seguirla, in fondo cosa aveva da perdere?

Così ebbe inizio la nostra avventura, che mi portò ad avere sempre più fiducia in quell'essere umano che mi aveva salvato da un destino di oscurità. Utilizzando la sua abilità del varco dimensionale, in poco tempo eravamo riusciti a trovare quasi tutti i luoghi che custodivano un ingranaggio del tempo. Ma c'era qualcuno che voleva ostacolarci : Dusknoir

Quel Pokèmon di tipo spettro mi aveva sempre terrorizzato. Più di una volta, impotente, lo avevo visto all'opera. Era il fedele servitore di Dialga Oscuro, ed eseguiva ogni sua ordine con estrema precisione. Il più delle volte doveva liberarsi dei Pokèmon che cercavano di ribellarsi. Ho visto con i miei occhi quei poveri pokèmon perire per mano sua. Ne avevo una grande paura. Ma ora che ho trovato lei mi sento al sicuro, e sono convinto che possiamo farcela. Più di una volta abbiamo dovuto lottare contro i Sableye, scagnozzi al suo servizio usati solo per fare il lavoro sporco. E' proprio durante una di queste battaglie che improvvisamente sono cambiato. Mi sono evoluto in un Grovyle, e finalmente sono diventato più forte. Ho imparato nuovi attacchi e sono riuscito a contrastare questi pokèmon di tipo buio in metà tempo. Ora che sono più forte sono io che devo proteggere lei dai pericoli. Ora non ho più paura ed aspetto con impazienza l'arrivo di nuovi scontri, sicuro di poter sconfiggere quelle ombre che mi hanno sempre oppresso.

Sono emozionato ed impaurito, perché anche se voglio salvare il pianeta ho paura di scomparire. Si scomparire, perché se cambiamo il passato di conseguenza cambiamo anche il futuro in cui noi ora viviamo. Ma lei come sempre mi aveva rassicurato

- Preferisco scomparire per sempre piuttosto che continuare a vivere in un mondo di oscurità e paura-

Mi erano bastate quelle poche parole per ritrovare il coraggio di andare avanti; non l'avrei abbandonata. Non ora che finalmente siamo così vicini al nostro obbiettivo.

Scruto l'oscurità che mi avvolge e la intravedo dietro ad un cespuglio, già sveglia e pronta all'azione. Mi alzo dal mio letto improvvisato, ed a un suo segnale, mi appresto a seguirla nella nostra ultima avventura in questo mondo di oscurità. Dopo aver attraversato una lugubre foresta arriviamo difronte ad un portale del tempo. E' stata Celebi, la nostra piccola amica leggendaria, a permetterci di usarlo per cambiare il destino del pianeta.

Mi avvicino lentamente a quel cerchio azzurro che ci porterà nel passato. Lei è lì al mio fianco. Mi prende la zampa e la stringe delicatamente con la sua mano. Ci guardiamo un'ultima volta per trovare il coraggio di fare il passo decisivo che ci permetterà di lasciarci l'oscurità alle spalle. Davanti a noi si estende la certezza di una vittoria, di un futuro migliore. Nessuno ci può ostacolare, ed è troppo tardi per cambiare idea. Ci avviciniamo ancora di più a quello specchio di energia mistica. Ed è lì, proprio all'ultimo istante, che perdo la presa della sua mano e la sento gridare.

E' troppo tardi per voltarsi indietro, troppo tardi per sentire di nuovo la sua presenza rassicurante al mio fianco, troppo tardi per avere paura. Posso solo andare avanti e completare la missione.

[..]Ti potranno dire che

non può esistere

niente che non si tocca

o si conta o si compra

perché chi è deserto non vuole

che qualcosa fiorisca in

te[...]

Angolo autrice(?)

Scritta di getto, e di sicuro anche se l'ho riletta dieci volte ci saranno errori grammaticali orrendi di cui mi pentirò in seguito per non averli notati prima. Se avete voglia e tempo mi farebbe piacere ricevere alcune recensioni, anche critiche non mi offendo!