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Autore: MartinaGaladriel98    30/08/2012    1 recensioni
CIAO!! Questa è una raccolta di brevi riflessioni di alcuni personaggi del libro...spero vi possano piacere
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dita di Polvere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli avevano insegnato ad andare avanti quando tutto sembrava perduto. Gli avevano detto che la forza di rialzarsi quando si era caduti troppo in basso negli abissi della disperazione, lui ce l’aveva. Ora sapeva soltanto di essere solo fuori e nell’anima, prosciugato di ogni sensazione. Mortimer Flochart guardava impassibile il tappeto che una volta era solamente un innocuo pezzo d’antiquariato e pochi  giorni prima  era diventato invece come un buco nero dell’universo infinito del suo maledetto potere: aveva risucchiato colei con cui aveva condiviso gli anni felici della sua esistenza. Si era accorto dell’immensità di ciò che poteva creare e distruggere il suono della sua voce che liberava le stupide parole di un dannato libro… Capiva di essere diverso, solo, rinchiuso tra le catene del suo destino, differente dal resto dell’umanità. Prese il  fatidico libro che giaceva indifferente. Strappò in un impeto di rabbia la copertina, scagliandolo lontano.
Si coprì istintivamente il viso con le mani, abbandonandosi al suo dolore. La pioggia batteva forte sui vetri, incrementando il drammatico clima di quel salone di una villa apparentemente normale.
‘’Che brutta è la tristezza’’, Mortimer poteva ancora vedere il volto della moglie, nitido come fosse ancora lì… e parlava… ‘’ è  un tornado che ti trascina via, tra le sue spire oscure, nascondendoti il mondo come fosse l’unica speranza a cui sei appeso…
La tristezza fa male, brucia, essa ti apre ferite indelebili, ti mostra  fantasmi che da tempo avevi dimenticato…’’. Teresa s’inginocchiò davanti a Mortimer, guardandolo negli occhi cristallini ‘’ ma solo i deboli non lottano per liberarsi dai suoi tentacoli, e  tu sei forte. Lascia entrare uno spiraglio di luce in quel turbinio confuso che sono le tue certezze distrutte, e permetti loro di ricostruirsi… so che ci sarà qualcuno che vi potrà aiutare’’ sorrise, alzandosi. Mortimer la seguì nell’altra stanza, una piccola Maggie ancora in fasce dormiva tranquilla nella culla, Teresa aggrottò le sopracciglia ‘’guarda, Mortimer, sii un buon padre per lei, vai avanti… falla diventare grande e forte non lasciare che il tornado ti travolga, coraggio… hai la tua speranza’’ e indicò la bambina.
‘’ Teresa…dove sei?’’ improvvisamente si accorse di essere solo. Era stato tutto frutto della sua mente.
Si avvicinò alla culla e prese Maggie in braccio. La strinse in un rassicurante abbraccio, ninnandola. Le ultime lacrime scivolavano via.
‘’ Ce la faremo, Maggie, riusciremo a liberarla…te lo prometto, te lo assicuro con tutto me stesso’’
E sempre cullandola guardò l’edera rigogliosa che si arrampicava su per il muro del giardino, grondante di pioggia, resistente al vento.
‘’ Noi due siamo come due viaggiatori che hanno perso la meta, anime sole che brancolano nel buio alla ricerca del proprio posto nel mondo ’’
Le proprie certezze si stavano via via ricomponendo, sorrise. Il tornado volava via, verso altri orizzonti. Il suo adesso era una distesa devastata ma tranquilla.
  
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