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Autore: TerrytheCaptain    30/08/2012    2 recensioni
Non pensavo si potesse provare tale odio verso una persona. Infondo la mia indole buona mi ha sempre portato a non odiare così fortemente le persone. Ma c’è un limite a tutto. Quel fottutissimo bastardo è riuscito a far uscir fuori una parte di me che non pensavo esistesse. Quella parte che odia a morte, che manda maledizioni a destra e manca, che perde le staffe in quattro e quattr’otto. Grazie a lui sono costantemente irritabile, nervosa e frustrata. Mi ha letteralmente rovinato la vita, e me la pagherà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eravamo sul divano a guardare un programma televisivo, un reality da strapazzo, quando “Em..” “Si..” mi voltai verso di lui.. “Non sono pronto.” “Nessuno è pronto..” “No, i padri che vogliono i figli, che amano la propria compagna lo sono. Sono pronti, sono felici.. invece a me sembra di essermi rovinato la vita..” Ed è così caro mio! “Purtroppo non puoi scegliere, è anche tuo figlio..” si mise le mani nei capelli. “Non ce la faccio più, ho bisogno di bere!” Si stava dirigendo verso il frigo.“NO!” lo tirai per un braccio, o meglio mi aggrappai al suo braccio.. “Ubriacarsi non è la soluzione ai tuoi problemi!” urlai. Lui rise. Rideva.. rideva davvero di gusto ma notando la mia faccia interrogativa disse “Intendevo un bicchiere d’acqua.. bere un bicchiere d’acqua..” disse continuando a sorridere divertito. Mollai la presa e mi diedi della stupida mentalmente. Lui inaspettatamente mi abbracciò. Da sobrio non lo aveva mai fatto, ero molto stupita. Mi disse “Grazie..” e mi lasciò. Fu un abbraccio lampo, ma pur sempre un abbraccio. Bussarono alla porta ed andai ad aprire intanto che Andrea beveva il suo bicchiere d’acqua. Alla porta c’era un ragazzo, capelli rossi ed occhi verdi, abbastanza carino “Si?” chiesi “Ciao, cerco Andrea.. sono Pietro!” Pietro.. il tizio che ci è venuto a prendere nel bosco! “Piacere Emma, accomodati..” dissi cordialmente. “Hey!” si scambiarono un cinque e “Andre, come stai?” “Come vuoi che stia? Sono distrutto.. La mia vita è finita Pietro, è volata via così.. tutti i miei sogni, le mie ambizioni. Volate via in un attimo.” Anche l’altro parve incupirsi insieme a lui. “Dai Andre.. non dire così.” “Chi diamine ha detto che i figli sono una benedizione di Dio? Forse lo sono.. ma non a 19 anni e non con lei!” Andrea era frustrato e il suo amico lo sembrava quanto lui. “Non fare così, vedrai che insieme possiamo farcela.. –insieme..- mia madre e tuo padre non si tireranno indietro e ti daranno una mano.. ti vogliono bene e capiranno vedrai..” “Il punto è che io un figlio non lo voglio! –sbottò furioso- Non da Elisabetta!” “Perché cos’ha che non va?” chiese Pietro.. sembrava indispettito e irritato. “Cos’ha che non va? Tutto! E’ tutto fisico e niente cervello, è brava solo a scopare..” “Che diavolo dici? Stai parlando di una ragazza cavolo! Te la stai scopando da mesi e non ti sei nemmeno accorto delle sue qualità.. ma che razza di ragazzo sei?” Era furioso ed Andrea era sconvolto. Non si aspettava una risposta del genere dal suo migliore amico. “Meglio che vada..” ed uscì senza dare il tempo ad Andrea di dire nulla. Io dovevo sapere, dovevo andare da lui. “Andrea ho una cosa importante da fare, torno presto.. non muoverti da qui!” Detto ciò corsi fuori sperando di trovarlo e fortunatamente era appoggiato al muro di fronte casa nostra. “Tutto bene?” gli chiesi “Si e scusa per prima non è da me..” “Ti piace proprio tanto eh?” Sbarrò gli occhi. “E-Eh?” Bingo, Cara Emma le tue intuizioni sono geniali come al solito! “Avanti, a me puoi dirlo..” “E’ stato amore a prima vista. Dalla prima volta che l’ho vista, non sono mai riuscita a dimenticarla. Era la ragazza di Andrea, non potevo provare a conquistarla.. Che razza di amico sarei stato? Eppure..” “Eppure?” gli chiesi sorridendo “Eppure una notte è stata mia. Forse fu l’alcool a farla avvicinare a me, ma quella notte fu la più bella della mia vita..” “Andrea non ne sa niente vero?” “Con quale coraggio gli avrei detto di aver fatto l’amore con la sua donna? Nonostante ciò non me ne sono mai pentito.. Io la amo..” “E ora come stai?” “Sono distrutto.. non riesco a sopportare l’idea di averla persa per sempre.. Ora scusami ma devo andare..” “Va bene. Posso darti un consiglio?” “Dimmi..” “Non arrenderti se la ami davvero..” “Ci proverò.” Detto ciò se ne andò e io rimasi lì a riflettere. Dovevo parlare con Elisabetta. Se Pietro non fosse l’unico con cui lei ha tradito Andrea, il bambino potrebbe non essere suo! Sapevo dove abitava e mi precipitai da lei velocemente. Era abbastanza lontano da casa nostra, ma non mi persi d’animo. Dopo venti minuti buoni mi trovai di fronte la porta di casa sua. Bussai. “Che diavolo ci fai tu qui?” disse lei acida. “Devo parlarti. So tutto.” Sbarrò gli occhi e disse con un filo di voce “Entra.. andiamo in camera mia..” Raggiungemmo in fretta la sua camera e “Vuoi ricattarmi?” “No.” “Allora cosa vuoi?” “Come stai?” le chiesi, meglio un approccio gentile, se volevo ottenere quello che volevo. “Come vuoi che stia.. uno schifo..” “Un figlio non è uno schifo.. almeno se tu sapessi chi è il padre.” Lei sussultò. Avevo capito bene allora. “Che diavolo stai dicendo?” “Senti so tutto. Prima di rovinare la vita ad Andrea dovresti essere sicura che sia realmente lui il padre!” “Certo che è lui! Chi altro dovrebbe essere?” “Pietro.” “No.. non può essere..” “Ti ama, dovresti sperare che il figlio sia suo, si prenderebbe cura di voi con amore, non come Andrea.”


Eccomi con un nuovo capitolo.
Vi consiglio di non trarre conclusioni affrettate, tutto è ancora in gioco!
Un bacio enorme a tutte!
- Teresa
  
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