Videogames.

Jintan la osservò attentamente, i capelli arancioni, legati in due buffi codini, le ricadevano sulle spalle, gli occhi color miele puntati sullo schermo di fronte a sé, le labbra increspate.

«Ci sono riuscita! Il mio Poison si è evoluto!» gridò, alzando le braccia al cielo e lasciandosi cadere all'indietro, un sorriso radioso e soddisfatto sul volto delicato.

«Grande Anaru!» urlò Jinta, arrossendo poco dopo per il soprannome. «Ehm, Anjou.»

Naruko si portò a sedere, girandosi verso il ragazzo, le gote rosee.

«Anaru va bene, Jintan.» sussurrò. 

Gli sguardi intrecciati, sorrisi dolci sulle loro bocche.

«Come ai vecchi tempi.» 

«Già. Ti va una partita a Hekken? Scommetto che riesco a batterti come facevo sempre!» propone lei, facendogli la linguaccia.

«Non mi batterai mai!» afferma Yadomi, alzandosi di fretta e correndo alla console.

Jintan dovette ricredersi, Menma aveva sempre avuto ragione: Anaru era gentile con tutti e aveva tanti manga e tanti videogiochi. Inoltre, sapeva sempre come farti essere felice.