Era stata una settimana pesante, tanto lavoro, poco tempo per riposare,e tanta, tanta pioggia.

Si sentiva uno straccio e Jared non sembrava esser preso meglio di lui.

Arrivati finalmente a casa si fecero una doccia e poi collassarono sul divano, troppo stanchi anche solo per mangiare.

Jen si addormentò praticamente subito.

Si svegliò a notte profonda, sul divano, ma non era solo, lì a fianco c'era Jared, probabilmente anche lui troppo stanco per andare fino in camera.

Nel sonno dovevano essersi mossi perché ora Jen si ritrovava con la testa dell'amico appoggiata sul petto. Fece per spostarla, delicatamente, ma … era piacevole quel contatto.

Sovrappensiero incominciò ad accarezzare quei capelli, ed era così bello, così preso a seguire il contorno del viso, le guance, le labbra di Jared che neppure si accorse che quest'ultimo aveva aperto gli occhi.

Quando se ne avvide, rosso in volto (grazie a dio era buio) smise subito e fece per staccarsi ma Jared mugugnò qualcosa che assomigliava veramente tanto a “non smettere, non andare”..

si bloccò,incerto, finché sentì Jared cercarlo con il corpo.

E poi accadde, potrebbe dire che è successo tutto per sbaglio, chissà...

ma mentre lui cercava di avvicinarsi a Jared e Ja a lui, le loro labbra si erano sfiorate.