Louis, disteso a petto nudo sul letto, allungò la mano a giocare con i riccioli ramati di Etienne. Anche il ragazzino era mezzo nudo, e nessuno dei due ricordava come fossero andate esattamente le cose. 
Ufficialmente Etienne era entrato in camera di Louis a cercare Gatto, il quale era palesemente innamorato di Luz, per quanto i felini possano intendersene di amore. Louis era lì, depresso per via di Isabelle e dei guai col Marchese, ed era evidentemente su di giri, tanto che lo aveva trattenuto nella sua stanza dicendogli di lasciare amoreggiare in pace i rispettivi gatti e di fargli compagnia. 

Quando era ubriaco, Louis parlava e parlava e parlava, quasi più di Andres. 

Ad Etienne aveva fatto particolare tenerezza, tanto che ad un certo punto si era sporto verso di lui per accarezzargli il viso. E quello, a conti fatti, era stato l'inizio di tutto. 

Perché poi c'era stato un abbraccio, poi un bacio a fior di labbra, poi il bacio era diventato più intenso, poi Louis gli aveva tolto la casacca che indossava e poi...

E poi adesso erano entrambi nudi nello stesso letto, appunto, mentre sul davanzale della finestra, Gatto e Luz ronfavano l'uno vicino all'altro, incuranti di tutto il resto. 

Sì beh, in fondo non era stata colpa sua, pensò Etienne mentre, al colmo dell'imbarazzo, si rivestiva dopo che Louis era andato nella stanza attigua a fare un bagno, ringraziandolo per la comprensione dimostrata durante la notte. 

In fondo la colpa non era sua.

La colpa era stata dei gatti.