The man who would be King
Era
già passata una settimana, solo una, da quando
Sam e Dean avevano scoperto che il loro migliore amico Castiel,lavorava
con Crowley,voleva
come il re dell’Inferno, aprire le porte del Purgatorio,
assimilare più anime
possibile per diventare invincibile,lui le voleva per fermare la guerra
civile
in Paradio, il demone invece, per far inginocchiare definitivamente
l’Inferno
intero ai suoi piedi. Castiel,non disse nulla a Sam e Dean di questa
sua
collaborazione con l’ex demone degli
incroci,d’altronde cosa avrebbe dovuto
dirgli?! Non avrebbero capito che quella”
dannata alleanza” l’aveva stretta per un
solo motivo in verità, “salvare
loro!” salvarli
dall’arcangelo Raffaele, il motivo
principale era questo,la loro salvezza per lui contava anche
più di quella
guerra che aveva combattuto stremato per mesi e
mesi. Ma ora.. ora era tutto finito
con loro,avevano scoperto il suo sporco segreto,il suo cuore colmo di
dolore,rimorso,
non si era mai sentito così,aveva capito cosa significava
amare avere dei
sentimenti grazie a Sam e Dean, ed ora capiva quanto quelle sensazioni
da lui
prima d’ora mai provate, potessero portare anche un enorme
sofferenza,perché era
così che si sentiva,soffriva così tanto che
sentiva come se il suo cuore si
fosse disintegrato,frantumandosi in tanti piccoli,anzi minuscoli
frammenti, e
dentro quel corpo non restava più nulla se non l’
anima dolorante e tormentata
di un angelo decaduto che per egoismo, e sete di vendetta, aveva perso
l’unica
cosa a cui teneva davvero,quei due ragazzi che aveva imparato a
considerare “Fratelli”.
Tutto quel potere che bramava avere prima che loro
scoprissero la
verità, lo rese avido,sentiva il desiderio non solo di
uccidere Raffaele come
era giusto, voleva anche
diventare re! Re
del Paradiso, del Purgatorio, per essere temuto e rispettato da tutti
come lo
era quel Dio,quel Padre che aveva sempre amato
e pregato per avere un segno,un segno che gli facesse
capire se stava
agendo bene o no, un segno che però non gli era mai stato
mandato. Tutto era
finito in quelle due settimane in cui la loro amicizia si era spezzata
a causa
del suo tradimento fatto a fin di bene, aveva raggiunto il suo
scopo,aveva
aperto le porte del purgatorio con Crowley,aveva preso le anime che gli
servivano ed aveva vinto brillantemente la guerra civile,era riuscito
ad
evitare che Sam e Dean lo fermassero, e quel potere che aveva distrutto
la sua
razionalità,ma soprattutto la sua famiglia, quella anime
raccolte nel
Purgatorio, tutta quella dannata e nuova forza era ancora dentro di
lui..ed
ora..ora era in Paradiso,il suo angolo di Paradiso,un giardino
innevato,stava seduto
su una panca d’acciaio sotto due grandi alberi semi spogli,di
fronte a lui,il
mare,il mare in tempesta ed i lampi che cadevano su di esso
illuminavano il
cielo scuro, lui si sentiva come quel mare in burrasca, una burrasca
interiore
era la sua. In tutta la sua esistenza aveva assistito a vere
catastrofi, ma in
tutto quel dolore che lo attanagliava e che lo faceva sprofondare in un
abisso
senza fine,la sofferenza più grande era stata vedere lo
sguardo deluso di Dean,
Castiel
teneva la testa bassa,gli occhi leggermente socchiusi e
lacrime
cominciarono a venir giù cadendo sulla candida neve,
ripensava a quegli
occhi,gli occhi del suo migliore amico ormai devastati e delusi .
“Cass”…
Una
voce familiare alle sue spalle lo vece
sobbalzare,con la manica del trench si asciugò
frettolosamente le lacrime
intrise di dolore e senso di colpa, e si girò lentamente,
non riusciva a
credere che quella voce appartenesse a lui,era il suo migliore amico
quello
li,o forse ex migliore amico
visto che
aveva tradito lui e Sam per le sue manie di grandezza,cercando di
proteggerli
nel modo più sbagliato che potesse esistere. Si
alzò andandogli in contro
ancora incredulo e preoccupato.
“Dean..
ma… ma cosa ci fai qui? Oh non.. non sarai
morto vero? E Sam? dov’è?”
“No
no tranquillo.. è solo che..ho solo chiesto un
piccolo favore Castiel..e lo hanno concesso solo a me, Sam è
rimasto a casa,mi
è stato detto che ti avrei trovato qui..nel tuo angolo di
Paradiso.”
“Un favore..
per venire in Paradiso? Perché Dean?”
sussurrò l’angelo senza avere il coraggio
di guardarlo negli occhi.
“Cercavo
te Castiel a dire il vero..io.. devo..anzi..volevo
parlarti” rispose Dean con voce roca.
“Vuoi..
vuoi.. ancora parlare con me?.. l’ ultima
volta che ci siamo visti.. eri deluso per ciò che avevo
fatto, per l’alleanza
con Crowley, mi hai lasciato nel..cerchio di fuoco, io ti volevo solo
spiegare “Perché”
ho agito così, perché non vi ho
detto nulla,io volevo solo proteggervi,l’ho fatto per voi, e
specialmente per te
Dean..ma non ha importanza.. tu..e Sam non volete più essere
miei amici no?
q..quindi che..che..importanza ha tutto questo?... non capisco nemmeno
perché volevi
parlare con me”
Le
lacrime tornarono a rigare il viso di Castiel,e
lui si sentiva tremendamente imbarazzato di piangere davanti a
Dean,avrebbe
voluto tanto non farlo per non fargli capire quanto la fine della loro
amicizia
lo facesse star male,voleva essere una di quelle persone che erano
capaci di
tener tutto dentro,ma non vi riusciva nonostante i suoi sforzi.
“Cass
io..”
Castiel
finalmente trovò il coraggio di alzare lo
sguardo su Dean e vide ciò che non si sarebbe mai
aspettato,anche Dean stava
piangendo,si passava la mano sul volto per nascondere le sue lacrime.
“Mi
dispiace tanto Cass”
sussurrò.
“Tu
mi hai insegnato il significato di libertà e
di libero arbitrio,mi hai insegnato che ognuno di noi è
artefice del proprio
destino e che c’è sempre una scelta io volevo solo
… proteggerti mettendo in
pratica i tuoi insegnamenti Dean, volevi fossi orgoglioso di me
”
Entrambi
continuavano a piangere,una folata di
vento li investì,facendo svolazzare il trench di Castiel, e
la giacca di pelle
marrone di Dean,si fissavano intensamente negli occhi sembrava quasi
comunicassero con lo sguardo,come se comunicassero a l’altro
tutto il dolore
che albergava nel cuore,per come le circostanze si erano svolte,per
quell’amicizia
forse distrutta per l’eternità.
“Tu
hai fatto tutto questo davvero per me?.. per
Sam? perché.. fossi orgoglioso di te Cass?.. io ero
già orgoglioso di te,della
nostra amicizia lo sono sempre stato”
A
quelle parole Castiel rimase come stupefatto, si
avvicinò ulteriormente a Dean lasciando su quelle neve tanto
belle ed
immacolata le impronte delle sue scarpe.
“D..davvero
eri già orgoglioso di me..e della nostra amicizia
Dean?”
sussurrò l’angelo.
“Certo
che si Cass,volevo..solo che tu lo sapessi,e
volevo ricordati che dopo Sam e Bobby tu sei davvero come un fratello
per me,tu..
è vero io sono rimasto deluso dalla tua collaborazione con
Crowley però … io
voglio darti un’altra occasione perché tu sei mio
amico! non mi importa se sei
un angelo,un demone,un umano,il re del Paradiso,del maledetto Inferno,o
del
dannato Purgatorio,tu sei mio amico,siamo amici e niente
potrà mai cambiare
ciò!”
Castiel
dopo quelle parole che tanto sognava di
sentirsi dire, capì che la loro amicizia speciale non era
finita nonostante
tutto quello che aveva combinato da egoista e grande
imprudente,capì che la sua
famiglia era li per lui,e che sempre ci sarebbe stata,le lacrime di
entrambi
non accennavano a fermarsi dallo scendere giù copiose dai
loro visi fino al
suolo. D’un tratto il corpo di Castiel si illuminò
sotto lo sguardo preoccupato
di Dean che dovette coprirsi gli occhi con il braccio. La luce dal corpo di Castiel,
salì subito in alto fino al
cielo nuvoloso,lui e Dean la fissavano come incantati ed infine quel
turbinio
di fasci luminosi formatosi sparì! Castiel
realizzò subito cosa accadde,le anime
del purgatorio che aveva assorbito per battere Raffaele
erano uscite dal suo corpo lo avevano
finalmente lasciato ed adesso dentro quel corpo cera solo lui,era
tornato il
solito vecchio angelo con i soliti e vecchi poteri.
“Perdonami
per tutto Dean.. le anime sono
sparite..sono tornato ad essere il solito angelo..sono..di nuovo
normale”
“Le
anime..quella luce..erano loro vero?”
“Si
Dean.. non ci posso credere sono tornato..”
“Bentornato
Cass,anzi bentornato fratello!”
“Perdonami
per tutto ciò che ho fatto se puoi Dean”
sussurrò debolmente
Castiel.
Abbassò
di nuovo la testa al suolo e Dean fece
altri due passi avanti per essergli più
vicino,allungò il braccio verso l’angelo
poggiandogli una mano sulla spalla.
“E’
tutto ok Cass, è tutto ok,sono qui,va tutto
bene”
Castiel
alzò la testa fissando la mano di Dean
sulla sua spalla,quelle due settimane in cui credeva di aver perso Sam
e Dean
in particolare, erano state agghiaccianti per lui ma adesso.. almeno
con
Dean,il suo prediletto,era tutto come prima,anzi migliore,il loro
legame
profondo si era rafforzato ulteriormente. Si guardarono per pochi
secondi sorridendo
quando Dean fece scivolare la mano dalla sua spalla e con uno
scattò abbraccio
Castiel! L’angelo rimase come impietrito e continuando a
piangere insieme all’amico,
ricambiò l’abbraccio,era la prima volta che Dean
abbracciava qualcuno che non
fosse il suo adorato fratellino Sam, e per Castiel invece, quello era
il primo
abbraccio mai ricevuto, uno continuava a stringere l’altro
con forza in un
abbraccio quasi eterno,dimostrando che..
“
la famiglia non è costituita solo da quelle persone che
hanno un legame di
sangue,e che per amore di quelle persone che si considerano la propria
famiglia,si può mettere da parte ogni cosa, anche
l’ambizione di diventare re
del Purgatorio,un re forte,perché la famiglia è
la cosa più importante che
esista!”.