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Autore: Hokuto    31/08/2012    5 recensioni
“Eddai Gwen… Cerca di capire!” Tentò di giustificarsi Trent, rincorrendomi su per le scale.
“Non volevo ferirti. È capitato e basta…” Certo, tu mi tradisci con la persona che più odio sulla faccia della terra, mi inviti a pranzo con la scusa di festeggiare i nostri undici mesi assieme, e mi dici che fra noi è finita…
Poi, ovviamente, ti sorprendi, se scappo via dal ristorante con il cuore spezzato.
Chiaro.
“No, Trent; uscire senza ombrello e beccarsi la pioggia “capita e basta”, dimenticarsi il maglione quando tira vento… Innamorarsi della più grande Stronza esistente non “capita e basta” !”
Gridai, senza neanche guardarlo in faccia.
Come poteva anche solo pensarle, certe cazzate?
***
“Ok, ok.. Questa me la sono cercata. Bene, ci vediamo dopo!”
"A dopo!” Lo salutai, poco prima che uscisse, sbattendo violentemente l porta dietro sé, come suo solito.
E con lui, come se se la fosse portata via, sparì anche quella minima dose di allegria che mi aveva procurato il parlargli.
Forse avrei dovuto capire già da lì cosa significasse questo, ma… Se lo vessi fatto, non starei qui a raccontare questa storia, vi pare?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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aaa È dura quando scopri che il ragazzo di cui pensavi essere innamorata ti tradisce e ti molla per un’altra, vero?
Sì, lo è, e io lo so fin troppo bene..
Aggiungici il fatto che quella per cui ti ha mollata è la ragazza che alle superiori ha cercato in tutti i modi di renderti la vita un inferno, e sei a posto.
In queste situazioni, la cosa migliore da fare è chiamare un’amica e parlarne con lei; ti resterà vicino, e ti aiuterà a superarlo.
Ma, lasciatevi dare una dritta; se come “migliore amico” avete uno come Duncan, bhe… Le cose non andranno esattamente in questo modo…

Tu, il Mio Migliore Amico…
Sì, Col Cavolo!
_Capitolo1_

“Eddai Gwen… Cerca di capire!” Tentò di giustificarsi Trent, rincorrendomi su per le scale.
“Non volevo ferirti. È capitato e basta…” Certo, tu mi tradisci con la persona che più odio sulla faccia della terra, mi inviti a pranzo con la scusa di festeggiare i nostri undici mesi assieme, e mi dici che fra noi è finita…
Poi, ovviamente, ti sorprendi, se scappo via dal ristorante con il cuore spezzato.
Chiaro.
“No, Trent; uscire senza ombrello e beccarsi la pioggia “capita e basta”, dimenticarsi il maglione quando tira vento… Innamorarsi della più grande Stronza esistente non “capita e basta” !”
Gridai, senza neanche guardarlo in faccia.
Come poteva anche solo pensarle, certe cazzate?
Finalmente raggiunsi la porta del mio appartamento.
Cercai disperatamente le chiavi nella mia borsetta, ma, come al solito, si erano andate a ficcare chissà dove.
“Gwen non dire così… Mi fai stare ancora più male…” Sgranai gli occhi, incredula.
IO lo facevo stare male?! Mi girai lentamente, lanciandogli uno degli sguardi più collerici che avessi mai avuto motivo di usare.
“COSA?! Ma allora sei davvero un idiota! Adesso provi anche a passare dalla parte della vittima? Guarda, Trent, lasciamo stare, come hai detto poco fa, tra noi è finita, abbiamo chiuso.” Dissi, riuscendo finalmente ad aprire la porta.
Il mio ex rimase in silenzio, con la faccia china.
“E sai qual è la cosa peggiore? Che io, a te, ci tenevo veramente. E anche quando i miei amici mi dicevano di lasciarti perdere, io ti difendevo…” Cercai di trattenere le lacrime, nonostante sentissi gli occhi bruciarmi in modo impressionante.
Entrai, sbattendogli la porta in faccia e mi buttai di peso sul divano.
Volevo essere forte, volevo resistere e passarci sopra, ma non ci riuscivo.
L’unica cosa che mi passava per la testa, in quel momento, erano le sue parole, poche settimane prima: “Piccola, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata..”
Sì, certo… Fino a cinque giorni fa!
Improvvisamente sentii dei rumori provenire  dall’ingresso e tirai su la testa dal cuscino.
“Gwen, ci sei..” Oh no, era Duncan: il mio migliore amico!
Avete presente quando prima avevo detto a Trent che alcuni miei amici mi avevano suggerito di piantarlo? Bhe… in realtà quegli “amici” erano Duncan; lo aveva sempre trovato patetico e infantile, non adatto a me.
Non potevo proprio farmi vedere in quello stato, o avrebbe capito tutto e fatto qualcosa di stupido! È vero, odiavo Trent, ma non volevo proprio vederlo in ospedale..
O, almeno, questo era il motivo dietro cui mi “nascondevo”.
La vera ragione per cui non gliene volevo far parola era che, non so, avevo paura che mi reputasse una persona stupida, non degna della sua amicizia. Insomma, lui mi aveva avvertito, e io non gli avevo dato retta.
E questo non lo potevo sopportare, non un rifiuto anche da lui.
“Duncan!” Gridai, asciugandomi velocemente le lacrime dal viso.
“Non ti aspettavo… è successo qualcosa?” Il ragazzo mi raggiunse, togliendosi la giacca.
“Mhh, no, non direi. Sono passato solamente a farti un saluto e… Invitarti fuori a cena!”
“A cena? Come mai?” Fece una smorfia, sedendosi al mio fianco.
“Mah, è da tanto che non passiamo un po’ di tempo assieme, noi due…”
“Vero..”
“Già… Tutta colpa di quell’idiota di..”
No, stava per entrare in argomento “Trent”, e non era una buona idea! Anche perché sapevo che sarei potuta esplodere da un momento all’altro.
E non era proprio il caso.
“Comunque sì: sono libera questa sera! Dove mi porti di bello?” Domandai, tanto per cambiare discorso. Il moro fece spallucce, accomodandosi ancora di più sul mio divano e appoggiando i piedi sul tavolino posto di fronte ad esso.
“Pensavo in quel nuovo locale dove servono cibo messicano..”
“Io AMO il messicano!” Ammisi, abbracciandolo.
“Tu mi sottovaluti, Gwen: Ci conosciamo da tredici anni e pensi che non lo sappia?” Roteai gli occhi, sorridendo.
Devo ammettere che, se non ci fosse Duncan, non saprei proprio che fare.
Era l’unico a cui mi rivolgevo in caso di bisogno, o che si occupava di me, ogni volta che avevo un problema.
Perfino quattro mesi fa, quando mi si era fermata l’auto nel bel mezzo di una stradina deserta, e non sapevo come fare per tornare a casa, chiamai lui, in mio aiuto, non Trent…
Ormai ci conoscevamo da così tanto tempo, che le parole, nel nostro rapporto, erano un optional: sapeva sempre cosa mi passava per la testa, e viceversa.
Di colpo ridusse gli occhi ad una fessura, e mi si avvicinò.
“Gwen, hai gli occhi tutti rossi.. hai per caso pianto?” Il cuore cominciò a battermi all’impazzata.
Ecco, lo sapevo, aveva intuito qualcosa!
Mi tirai rapidamente dietro le orecchie tutte le ciocche di capelli che potevo, cosa che, in genere, faccio quando sono agitata, e cercai di sorridere.
“Cosa? Pianto, io? No, ma che stai dicendo! Solo, ehm… l’allergia! Tutta colpa della mia stupidissima..” Ma non feci in tempo a finire, che il moro mi precedette.
“Tu non hai nessun’allergia.”
Certo! Dimenticavo: lui di me sa tutto.
Ora il suo sguardo si stava facendo sospettoso.
“Ho detto allergia? Che stupida! Volevo dire… Ceretta!” Il mio compagno inarcò un sopracciglio.
“Ceretta?”
“Sì! Poco fa sono stata dall’estetista e mi sono fatta fare la ceretta all’inguine, solo che…”
“ALT! Scusa, sai che di solito mi piace parlare di vagine, ma.. Non in questo ambito.” Spiegò, gesticolando.
Mi scappò una risatina.
“Ok, scusa.”
“Niente” Rispose, scompigliandomi i capelli.
“Bene, ora me ne vado, che devo passare da Ale, prima di cena. Sai, mi deve tutti i dettagli sulla tipa che si è fatto ieri sera: una mora da urlo! Pensa che…” Ma lo fermai, portandogli una mano davanti alla faccia, per prenderlo in giro..
“ALT! Scusa, sai che di solito mi piace parlare di Ale, ma.. Non in questo ambito!”
“Ok, ok.. Questa me la sono cercata. Bene, ci vediamo dopo!”
”A dopo!” Lo salutai, poco prima che uscisse, sbattendo violentemente l porta dietro sé, come suo solito.
E con lui, come se se la fosse portata via, sparì anche quella minima dose di allegria che mi aveva procurato il parlargli.
Forse avrei dovuto capire già da lì cosa significasse questo, ma… Se lo vessi fatto, non starei qui a raccontare questa storia, vi pare?

Tu, il Mio Migliore Amico…
Sì, Col Cavolo!
_Capitolo1_
END
_Angolo dell’autrice_
Salve a tutti :D
Sì, lo so cosa starete pensando: Che palle, ma sta qua fa sempre fare a Trent la parte dello stronzo traditore/infame?
Bhe, ecco… Sì e No.
Nel senso; in Check My Soul, vi ricordo, era stata Gwen a “tradire”, in un certo senso, per prima, quindi.. aha! La vostra teoria è stata smontata u_u
*Sì, ora mi sento una bugiarda fallita* xD
Vi prego, fan di Trent, non odiatemi! ^_^”
Va bhe, niente… Per quanto riguarda questa storia… Prevedo pochi capitoli, tipo 5 o 6… Ma, visto che quando dico cosa del genere di solito va sempre a finire diversamente.. NON LO SO! ☺
Bhe, buona lettura U_U
Baci,
By Hokuto (Deli)

  
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