Alexander James Mclean era arrivato da un ora in quell’enorme campeggio. Sua madre l’aveva accompagnato. Non aveva assolutamente voglia di fare un viaggio i pullman con i suoi compagni di classe. Erano degli sfigati. Lui invece era uno tosto.
 
“ Alex, ti prego stai attento..” gli disse sua madre, prima di lasciarlo da solo, davanti all’entrata di “ Camp Usa”, il campeggio più rinomato e sicuro d’America.
 
“ Si, tranquilla.” disse lui. Era uno di poche parole, Aj. Suo padre lo aveva abbandonato quando aveva due anni, per questo il ragazzo era cresciuto molto in fretta. Nessuno gli avrebbe mai dato 15 anni..come minimo 18.
 
Ora, però, il ragazzo era leggermente spaventato..non sapeva dove andare, cosa fare, chi cercare.
 
Per fortuna, si presentò un ragazzone davanti a lui. Aveva una faccia incredibilmente paterna.
 
“Ciao, mi chiamo Kevin Richardson..ho 22 anni e sono l’addetto alle scuole del campeggio..ma tu…sei con la scuola?”,chiese al ragazzo davanti a lui.
 
 “No. O meglio,si ma non sopporto i miei compagni..sono tutti sfigati..sono venuto con mia madre.”
 
 Per un attimo parve dimenticare le buone maniere. Poi si ricompose.
“ Comunque sono Aj Mclean, piacere.”
 
 Sorrise. Non era abituato, pensò Kevin, mentre gli stringeva la mano.
 
“ Sai, viene mio cugino con la scuola..dal Kentucky, fino in Florida, per un campeggio..ma sai, l’ultimo anno, il college..vogliono divertirsi, finchè possono. Ah, ma li capisco..e ti capisco..” disse Kevin, guardando Aj.
 
“No, come mi capisci…guarda che non sono dell’ultimo anno, io..”- ribatté il ragazzo divertito.
 
 “Ah,n-no? Ma scusa, quanti anni hai?”
 
“15..e non preoccuparti..non sei l’unico a scambiarmi per un 18enne. Lo fanno tutti”.
 
“Ah, beh..sembri molto più maturo..”- Kevin era un po’ a disagio e Aj cercò subito di fargli dimenticare la figuraccia. Quel ragazzo gli ispirava fiducia e il suo intuito non si sbagliava mai.
 
 “Ragazzi…qui, presto!”
 
 Kevin e Aj sentirono del vociare provenire da lontano.. “Oh sono arrivati i bambini….beh se vuoi puoi venire con me ad accoglierli…”- disse ad Aj.
 
 “Davvero..beh, ok…”e i due nuovi amici si incamminarono verso i ragazzi.
 
Parlare davanti a una folla (schiamazzante, ma sempre una folla era), non era facile per Kevin..aveva sempre paura di impappinarsi.
 
 “Ok,sono Kevin Richardson e sono la vostra guida per questa settimana di campeggio. Ehm, penso ci divertiremo insieme…”- annunciò, anche se non era sicuro dell’ultima affermazione. Solo un ragazzino dall’aria vispa, con due occhi color zaffiro e una cascata di capelli biondi ,lo stava ascoltando seriamente.
“Ehi, ma chi è quella donnicciola di fianco a te?”- chiese Steve Goleen ( si, proprio lui.)
 
“Ehi! Non si parla cosi..alle persone, tu sei in punizione..ti chiami?..” chiese Kevin, cercando di evitare una rissa tra Aj e Goleen. Aj, infatti portava un sacco di gioielli, per lui erano una mania. Vedendo tutti quei gingilli, Goleen aveva subito preso in giro il ragazzo.
 
“Si chiama Steve Goleen”; alla domanda di Kevin rispose il piccolo ragazzo biondo, beccandosi le occhiatacce di tutti i suoi compagni.
 
 “Grazie..ehm..” “ Nick, il mio nome è Nick Carter”
 “Ok grazie Nick, adesso..bene, prendete posto e..scegliete un compagno”
 
Si mossero tutti come pecoroni: i più “ganzi” verso Steve, alcuni facevano gruppetto tra di loro e le cheerleader,o presunte tali, si erano riunite. Nick era rimasto, ovviamente, da solo.
 
“Nessuno vuole stare con te?” chiese dolcemente Kevin al ragazzo.
 
“Sono in punizione..per qualcosa che non ho fatto…vedete quella ragazzina là in fondo? Si chiama Haylien Riddle, a scuola tutti la prendono in giro..e sul pullman si è beccata un pugno, per difendermi..”
 
“Ah ti fai difendere dalle ragazze?..” chiese ridendo Aj.
 
“Tu chi sei? Non ti sei mica presentato…”
 
 “Scusa, Aj Mclean. Piacere”.
 
I due si strinsero la mano e si osservarono.
 
“ Mi sembri simpatico…” Nick sorrise, mentre Aj gli rispondeva :“ Tu mi sembri un tipino al quale piace fare tanti scherzi..sbaglio?”
 
“No, non sbagli..ehi,ma tu sei con la tua classe?”
 
“No, io viaggio da solo..”
 
 “Si è con la sua classe..” si intromise Kevin, “ ma in realtà fa troppo il duro per stare con loro.”
 
Nick sembrava entusiasta. “Beh, che dici se stiamo in tenda insieme?”
 
“Ci sto!” disse Aj, e tra i due passò subito uno sguardo d’intesa.
 
Kevin sapeva bene che gli sguardi d’intesa fra teenager non promettevano nulla di buono..per questo, disse:“ No..non mi fido di voi due insieme…Nick..tu starai con mio cugino..che deve ancora arrivare..mentre tu, Aj starai con..”
 
“Howie!!!”
 
“Appunto..”
 
 Howard Dorough , detto Howie D , o semplicemente Howie, era l’unico vero amico di Aj. Si erano conosciuti durante una recita a scuola e pur avendo 5 anni di differenza, erano diventati grandi amici. Howie era il fratello maggiore che Aj non aveva mai avuto.
 
“Howie! Anche tu qui?” disse Aj stupito.
 
“Si, ehm chiamiamolo lavoretto primaverile..oh, ciao Kev!”
 
Howie strinse la mano di Kevin, e lui fece altrettanto. All’improvviso Nick si sentì bene:non sapeva esattamente perché..era certo che con quei tre e col cugino di Kevin, si sarebbe divertito.
 
“Ciao!” disse il biondino guardando Howie.
 
“Ciao! Sono Howie D, piacere!”
 
“Wow ma ti chiami davvero D??”
 
“No, sarebbe Dorough…ma tutti mi hanno sempre chiamato D. Compreso lui..”, disse Howie, indicando Aj.
 
 “Ah,ma voi due vi conoscete?, Comunque sono Nick Carter..ma per gli amici Nick C”.
 
“ Sveglio il ragazzino, non aveva mica capito che ci conoscevamo,eh?” disse Aj, fingendosi serio.
 
“ Mi stai insultando in modo subliminale?”..- chiese Nick, fingendosi arrabbiato…
 
“Credi..?”
 
“Basta! Su, voi due non sareste mai stati in tenda insieme”. Kevin pose fine alla finta lite. “ In attesa di mio cugino, che ne dite di sederci nell’Hotel riservato agli accompagnatori?”- propose il ragazzo.
 
“Sii..tanto io non ho nulla da fare..”,disse Nick e si incamminò insieme agli altri verso l’hotel.