“ No. No. Rhaegar, no. Smettila.” Una risata argentina si propagò per tutta la radura, ai piedi della piccola torre.
“ No. È un bruttissimo nome.” Il principe stringeva forte la sua amata, mentre tentava di farle il solletico con la mano. Lyanna scalciò, colpendo l’amante al ventre. Quest’ultimo, sconfitto, si ritirò con uno sbuffo fintamente irritato. Si guardarono per un attimo negli occhi. La fanciulla corse via, inseguita prontamente da lui.
Rhaegar le corse dietro per alcuni metri, consapevole di poterla atterrare in ogni momento, ma gli piaceva rincorrerla. Lyanna si mise dietro a un piccolo albero, frapponendolo tra sé e il suo inseguitore. Gli occhi maliziosi della ragazza, sotto le lunghe ciglia scure, lo invitavano alla sfida. Rhaegar, sorridendo, fece alcune finte, ma ad un tratto Lyanna si lanciò all’attacco, cogliendolo di sorpresa. Caddero entrambi sulla morbida erba, che attutì il colpo.
La ragazza lo prese per i polsi, sussurrando maliziosamente : “ Preso.”.  Sapeva benissimo che era lei ad essere in suo potere.
Rhaegar le tolse i capelli dal viso arrossato dallo sforzo e continuò, tentando di darsi un contegno: “ Aemon è un bellissimo nome.”
“ è un nome Targaryen.” Ribatté la donna, guardandolo profondamente negli occhi. “ Ma lui non sarà un Targaryen.”.
Rhaegar si tirò a sedere, guardando con aria triste e torva allo stesso tempo, il volto dell’amata. Soffriva orribilmente. Se lui fosse stato celibe l’avrebbe sposata seduta stante. Aveva immaginato tutto. Il grande septon che stringeva le bende. Suo padre e il Lord Richard alla stessa tavola. Lui e lei che avanzavano tra una folla in festa. Le note del ballo nuziale. La loro prima notte di nozze. Ma lui era sposato. Aveva anche pensato di ripudiare Elia, anche se questo gli avrebbe provocato un dolore enorme, ma così facendo avrebbe ripudiato anche i suoi figli, che non avevano alcuna colpa. Anche Lyanna stessa disapprovava questo piano. Rhaenys, Aegon e Lyanna andavano molto d’accordo. La ragazza aveva insegnato a sua figlia a fare le treccine alle bambole. Rhaegar sorrideva ancora a quel ricordo.
Lyanna gli toccò il volto, ben sapendo quali pensieri infuriavano nella mente del principe
“ Allora, quale sarà il suo nome ?” Mormorò triste mentre entrambi osservavano il ventre di Lyanna.
“ Non lo so … Jon ?” sussurrò esitante la giovane donna. Jon. Non era male. Era un bel nome. Jon Targaryen.  Stava bene. Un nome del nord per un cognome del Sud. Il freddo che si fondeva con il fuoco.  Morte e vita. Un nome che richiamava la guerra atavica del mondo, in perenne conflitto con se stesso. Sì, descriveva perfettamente la loro relazione.
“ Jon Targaryen ? Jon Targaryen. Sì, mi piace. E sia. Jon.” Disse sempre più convinto il principe, guardado trionfante Lyanna, sul cui viso si era formato un sorriso triste e amorevole.
“ No, amore mio. Jon Snow.”