Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: elifreedom    02/09/2012    3 recensioni
Due persone famose che all'improvviso diventano tuoi "fratelli"
Ti piace la cosa?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Start

Fine febbraio
Un angelo azzurro, grazie-
- hai 18 anni almeno?- mi chiese il giovane barista un po' perplesso.
Voi e le vostre idee di far bere all'età di 18 anni. Vorrei ricordare a tutta la città di Las Angeles che in Italia si può bere dalla tenera età di 16 anni.
Sbuffai e mi accomodai sullo sgabello abbastanza alto e mostrai il mio seno abbastanza prorompente facendo finta di niente,
- tra 3 giorni li faccio- mostrai uno dei miei sorrisi più ammalianti, ma anche abbastanza finto, che non notò subito visto che era intento a guardare altro.
È possibile fare tutta questa fatica per avere un cazzo di cocktail? Ci metterò più tempo a ordinarlo che a berlo, continuai a pensare mentre il barista doveva ancora decidere se farmelo o no.
- e va bene, ma questa è l'ultima volta ragazzina.
- grazie!
Bevvi di corsa il mio cocktail dopo essermi resa conto che iniziava a essere tardi, e sapete in riformatorio non si ha un coprifuoco che supera le 2 di notte, che cagata.
Ah scusate non mi sono presentata il mio nome è Victoria, Vic per tutti, non solo per gli amici. Non sono tanto alta, magra al punto giusto, castana chiaro, occhi tra l'azzurro e il verde e bla bla bla.
Mi sono trasferita qui in America due anni fa, dopo la scomparsa dei miei genitori in un incidente stradale, gli unici parenti che avevo erano qui a Las Angeles; passai con loro una settimana e si resero conto ben presto che il mio carattere non era per niente facile, diciamo che si stufarono subito e l'unica cosa che potevano fare era mandarmi in riformatorio.
Li erano tutti molto gentili con noi ragazze, ma il mio carattere non era per niente cambiato, ero sempre uguale, dopo quello che successe ai miei divenni più forte, scontrosa, ribelle, acida, stronza. L'unica parte della giornata che passavo al di fuori di quelle quattro mura era per andare a scuola e quindi stare dentro ad altre quattro, e per andare nel pomeriggio a lavorare.. ma tralasciamo questo dettaglio; ero vista da tutti come la “bulletta” della scuola e questo non mi dispiaceva per niente, almeno nessuno aveva il coraggio di sfottermi o cose del genere perchè sapeva cosa aspettarsi in qualsiasi caso.
Avevo comunque due amici fantastici, la mia migliore amica si chiama Summer e ha la mia età e il mio migliore amico Edward che ha due anni in più di noi.
Con loro altro che bulletta, ero dolcissima e gentilissima, mi hanno vista piangere, ridere, scherzare, menare ecc ecc..
Ma basta con le presentazioni forse è il caso di tornare a “casa”.
Tornai stranamente puntuale, forse perchè non avevo per niente voglia di subirmi la menata di Suor Candida, anche lei italiana della mia città che appena sentì della notizia del riformatorio volle seguirmi e venne qui in America, la conosco da quando ero una marmocchia, era la mia maestra dell'asilo, mi ha fatto un po' da seconda mamma diciamo.

Il giorno dopo, domenica, mi svegliai relativamente tardi, anche se dovevo finire un lavoro, che non mi stava uscendo per il meglio
- Vic, posso entrare?
- Vieni Suor dolciume- solo a lei mostravo il mio lato più tenero
- allora quanto hai bevuto ieri?
- poco stai tranquilla, il barista faceva un sacco di storie- sbuffai, anche se era divertente parlare di queste cose con una sessantenne.
- e meno male!- mi sorrise
- ascolta tra mezz'ora ti vuole la direttrice, ha una cosa importante da dirti- mi disse con un tono serio
Perchè? È da una settimana che faccio la brava ragazza, a scuola nessun professore si era lamentato, non ho dato un pugno a nessuna gallina in calore, mi riferisco a quelle oche che vanno in giro a scuola in minigonna svolazzante e con quei pon-pon tutti colorati, che saltano per aria mostrando la loro patata ai sette venti; sarà che io sono abituata a vestirmi scialla a parte il sabato sera che “cambio personalità” e divento un po' come quelle, ma nessuno che mi conosce mi ha mai vista.
- ma non ho fatto niente- aggrottai un sopracciglio, pensando ad altre possibili tesi.
- tranquilla credo che voglia parlarti di altro.
Mi vestii in fretta e furia cercando comunque di essere abbastanza presentabile anche se sinceramente non me ne fotteva proprio.
- ha chiesto di me?
- si, vieni pure Victoria, ho un annuncio da farti, diciamo che c'è un regalo improvviso per il tuo compleanno, diciotto anni sono importanti, e qualcuno ha deciso di “adottarti”- sorrise, io invece rimasi impassibile, in realtà dentro di me c'era solamente rabbia, rabbia perchè dopo due anni sarei entrata a far parte di una nuova famiglia, quando invece nel giro di due giorni me ne sarei potuta andare di spunto mio e nessuno mi avrebbe potuta fermare.
- cosa?- chiesi incredula, forse avevo sentito male
- sarai adottata
- no! Tra due giorni ho 18 anni e me ritorno in Italia!
- mi dispiace Victioria, tutti i moduli sono stati firmati, ormai non c'è più niente da fare. Ti verrà a prendere domani mattina e fatti trovare pronta per le 10!- disse alzando la voce verso le ultime parole visto che avevo appena sbattuto la porta tornandomene in camera.
Non ci posso credere, ora sono di qualcun altro, nel vero senso della parola, appartengo a qualcuno, stavo finalmente per essere libera ma non sarà più così, non potrò più tornare in Italia. E poi cosa significa quel : “ti verrà a prendere?” è una donna senza marito? Quindi dovrò subirmi le sclerate di una donna in astinenza sesso visto che sarà da sola. Perfetto.
Il giorno dopo arrivò troppo in fretta per i miei gusti, ero pronta per l'orario prestabilito vestita proprio tranquilla, in leggins e maglietta, non mi interessava per niente essere presentabile, con le poche e piccole valigie fatte.
Mi stava già aspettando giù dalle scale così scesi.
Mi ritrovai davanti un ragazzo di circa trent'anni, di primo impatto mi sembrava di averlo già visto da qualche parte, ma non mi venne in mente nessun indizio che mi poteva essere d'aiuto.
- Buongiorno Victoria lui è Shannon Leto, un po' giovane per farti da papà quindi sarà più come un fratello maggiore per te.
Shannon Leto? Oh merda, merda, i 30 seconds to mars, vi dicono nulla? Sono una delle mie band preferite, ma per ora non era il caso di farlo vedere
- Ciao Victoria- mi sorrise convinto del mio ricambio
- Vic grazie, e ciao.- gli risposi serissima
Notai subito che fuori dalla porta c'era una macchina, pensai che potesse essere la sua, perciò mi avvicinai, lasciandolo li.
- è sempre sicuro di volerla adottare? Non ha un bel carattere
- me ne sono accorto subito, ma non si preoccupi io e mio fratello sappiamo cosa fare-

Salve a tutti! :) questo è solo l'inizio, ma spero vi piaccia!
Mi è venuta in mente improvvisamente questa idea e ho provato a buttarla giù!
Ogni consiglio è ben accetto, se vi va di recensire mi farebbe
molto piacere!
A presto con il prossimo capitolo! :)
xx Elifreedom

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: elifreedom