Strade deserte
Note distorte
Componi per
lui
/Componi per lei
Si è fatto buio già
Ore
seduta
/Ore seduto
Su un marciapiede
Sotto un lampione
Sai che lui non tornerà /Sai
che lei non tornerà
Akane piangeva…non faceva
altro che questo…era finita…ancora prima di incominciare…e lei non capiva
perché…perché lui l’aveva lasciata così? Senza una spiegazione, senza un
sorriso, senza un abbraccio…
Camminava per strada
osservando la vita attorno a lei…era tutto falsamente felice...
Arrivò al parco…quel
parco che era stato suo e di Ranma…
La pioggia ricopriva la
stradina, le casette, i prati…ticchettava sulle altalene mosse dal vento…tutto
era silenziosamente triste lì…e quello le andava bene…perché rispecchiava il
suo stato d’animo…
E lì, in fondo alla via, in fondo al nero della pece, quel lampione…l’unica
fonte di luce quella notte…
La luna, ricoperta da
fitte nuvole, non si decideva ad uscire…non si decideva a rischiarare quella
triste notte così buia…
Akane si diresse verso
quel lampione che significava la sua unica fonte di salvezza quella sera…ci si
appoggiò…e strofinandovisi contro, cadde a
terra…perduta nella sua tristezza, diresse lo sguardo verso il viale…
Sapeva che lui non sarebbe tornato…
E' un lamento continuo
Di frasi che ormai
Sono andate, sparite
Mai più sentirai
Ti aspettavi di udire
"Sei la sola per me"
/”Sei
il solo per me”
Metti l'anima in pace
Quei giorni son già
Fumo e cenere
I suoi occhi vagavano per
il parchetto, ma in realtà non vedevano…erano persi nei ricordi…
Ranma che le sorrideva,
Ranma che le regalava il libro che tanto desiderava, Ranma che le si avvicinava e la baciava…
Ranma e solo Ranma…
Le sue parole gli
rimbalzavano nella testa…parole dolci, fatte d’amore…parole che sembravano
contenere tutto quello che lui provava…con una piccola frase, riusciva a
mandarla in paradiso…
Ma era tutto finito…quelle frasi erano andate, sparite…e mai più
sarebbero tornate, mai più le avrebbe sentite…
Mai più lui l’avrebbe
guardata con quello sguardo che diceva tutto…quello sguardo che sembrava fatto
apposta per loro due…quei baci perfetti scambiati dolcemente…quei brividi pieni
di desiderio non li avrebbero più percorsi…
Lui non sarebbe più stato parte di lei…lei non sarebbe più stata parte di lui…
Akane ripensava alle
parole di Ranma…”Siamo troppo diversi…abbiamo
caratteri incompatibili…perdonami”…non erano quelle le parole che avrebbe
voluto sentirsi dire Akane…perché lei si aspettava di sentirsi sussurrare “Sei
la sola per me”…perché l’unica cosa che lei desiderava sentire era che lui
l’amava…e che non avrebbe permesso alle piccole difficoltà di
distruggerli…sentiva il disperato bisogno di sapere che lui non l’avrebbe
abbandonata…che lui le sarebbe rimasto accanto perché l’amava, perché non c’era
nessun altra che avrebbe potuto renderlo felice…perché mai nessun altra sarebbe
stata come lei…perché lei avrebbe voluto le sue braccia intorno al corpo…quelle
forti braccia che tante volte l’avevano mandata in confusione…ma non era stato
mai abbastanza…tutto non era mai sufficiente…voleva sempre di più….e ora…ora
non avrebbe avuto più niente…perché ormai era tutto finito…era tutto fumo e
cenere…e lei doveva mettersi l’anima in pace…
La nebbia sul viso
Nasconde il sorriso
Di quei giorni in cui
Lui era accanto a te
/Lei
era accanto a te
Riassaggi i momenti
Scorrendo i messaggi
Ma solo quelli più dolci
Non li cancellerai
Un sorriso le si formò sul viso…un sorriso così carico di tristezza e
di malinconia che sembrava più una smorfia…quei ricordi di felicità le stavano
distruggendo il cuore…perché così tante dolci cose da ricordare?
Com’è possibile che così
tanti momenti felici, lascino nel cuore così tanta voglia di piangere?
Quante dolci carezze,
quanti dolci baci…tante risate, tanta felicità…rincorrersi, incapaci di serietà
tanta era la gioia di stare insieme…così tante belle parole…quei dolci buonanotte
che le riempivano le notti di sogni innamorati delle favole…
E quegli assonnati
buongiorno che le rendevano le giornate delle avventure intraprese con amore e
voglia di vivere…
Ma ora era tutto
dolorosamente finito…distrutto…cancellato…
E ripensando a quei
momenti, Akane vorrebbe fare la stessa cosa…cancellarli per sempre dalla sua
vita…come se così facendo lo ripagherebbe del dolore
che le ha provocato…come se cancellarlo dai suoi ricordi, fosse un modo per
punirlo…
Ma Akane sa che punirebbe
solo se stessa…sa che sarebbe impossibile…perché niente riuscirebbe a portare
via ciò che lui con tanto amore ha portato dentro di lei…
Perché solo Ranma le
aveva fatto capire quanto può essere bello coccolarsi su un divano…perché solo
Ranma era riuscito a farle credere che tutto ciò esistesse…perché solo Ranma
era stato Ranma…
E piangeva Akane…e
piangeva…
Il tuo mondo
Sta andando a puttane
Oramai
Puoi reagire ma forse
Non è ciò che vuoi
Preferisci esser vittima
Non guarirai
Non mollare
E' un consiglio
O ti ridurrai
Fumo e cenere
Il suo
mondo era crollato…tutto quello in cui aveva creduto, tutto quello in
cui aveva sperato, in cui aveva riposto fiducia, amore e coraggio….era finito…era tutto andato a puttane…
E questo non riusciva a sopportarlo…sentiva il
cuore rompersi…quel cuore che lui non aveva avuto remore nel buttare via…lo
sentì aprirsi in milioni di pezzettini…Strade
deserte
Note distorte
Componi per
lui
/Componi per lei
Si è fatto buio già
Ore seduta
/Ore seduto
Su un marciapiede
Sotto un lampione
Sai che lui non tornerà
/Sai
che lei non tornerà
Akane piangeva…non faceva
altro che questo…era finita…ancora prima di incominciare…e lei non capiva
perché…perché lui l’aveva lasciata così? Senza una spiegazione, senza un
sorriso, senza un abbraccio…
Camminava per strada
osservando la vita attorno a lei…era tutto falsamente felice...
Arrivò al parco…quel
parco che era stato suo e di Ranma…
La pioggia ricopriva la
stradina, le casette, i prati…ticchettava sulle altalene mosse dal vento…tutto
era silenziosamente triste lì…e quello le andava bene…perché rispecchiava il
suo stato d’animo…
E lì, in fondo alla via, in fondo al nero della pece, quel lampione…l’unica
fonte di luce quella notte…
La luna, ricoperta da
fitte nuvole, non si decideva ad uscire…non si decideva a rischiarare quella
triste notte così buia…
Akane si diresse verso
quel lampione che significava la sua unica fonte di salvezza quella sera…ci si
appoggiò…e strofinandovisi contro, cadde a
terra…perduta nella sua tristezza, diresse lo sguardo verso il viale…
Sapeva che lui non sarebbe tornato…
E' un lamento continuo
Di frasi che ormai
Sono andate, sparite
Mai più sentirai
Ti aspettavi di udire
"Sei la sola per me"
/”Sei
il solo per me”
Metti l'anima in pace
Quei giorni son già
Fumo e cenere
I suoi occhi vagavano per
il parchetto, ma in realtà non vedevano…erano persi nei ricordi…
Ranma che le sorrideva,
Ranma che le regalava il libro che tanto desiderava, Ranma che le si avvicinava e la baciava…
Ranma e solo Ranma…
Le sue parole gli
rimbalzavano nella testa…parole dolci, fatte d’amore…parole che sembravano contenere
tutto quello che lui provava…con una piccola frase, riusciva a mandarla in
paradiso…
Ma era tutto finito…quelle frasi erano andate, sparite…e mai più
sarebbero tornate, mai più le avrebbe sentite…
Mai più lui l’avrebbe
guardata con quello sguardo che diceva tutto…quello sguardo che sembrava fatto
apposta per loro due…quei baci perfetti scambiati dolcemente…quei brividi pieni
di desiderio non li avrebbero più percorsi…
Lui non sarebbe più stato parte di lei…lei non sarebbe più stata parte di lui…
Akane ripensava alle
parole di Ranma…”Siamo troppo diversi…abbiamo
caratteri incompatibili…perdonami”…non erano quelle le parole che avrebbe
voluto sentirsi dire Akane…perché lei si aspettava di sentirsi sussurrare “Sei
la sola per me”…perché l’unica cosa che lei desiderava sentire era che lui
l’amava…e che non avrebbe permesso alle piccole difficoltà di
distruggerli…sentiva il disperato bisogno di sapere che lui non l’avrebbe
abbandonata…che lui le sarebbe rimasto accanto perché l’amava, perché non c’era
nessun’altra che avrebbe potuto renderlo
felice…perché mai nessun’altra sarebbe stata come
lei…perché lei avrebbe voluto le sue braccia intorno al corpo…quelle forti
braccia che tante volte l’avevano mandata in confusione…ma non era stato mai
abbastanza…tutto non era mai sufficiente…voleva sempre di più….e ora…ora non
avrebbe avuto più niente…perché ormai era tutto finito…era tutto fumo e
cenere…e lei doveva mettersi l’anima in pace…
La nebbia sul viso
Nasconde il sorriso
Di quei giorni in cui
Lui era accanto a te
/Lei
era accanto a te
Riassaggi i momenti
Scorrendo i messaggi
Ma solo quelli più dolci
Non li cancellerai
Un sorriso le si formò sul viso…un sorriso così carico di tristezza e
di malinconia che sembrava più una smorfia…quei ricordi di felicità le stavano
distruggendo il cuore…perché così tante dolci cose da ricordare?
Com’è possibile che così tanti momenti felici,
lascino nel cuore così tanta voglia di piangere?
Quante dolci carezze,
quanti dolci baci…tante risate, tanta felicità…rincorrersi, incapaci di serietà
tanta era la gioia di stare insieme…così tante belle parole…quei dolci
buonanotte che le riempivano le notti di sogni innamorati delle favole…
E quegli assonnati
buongiorno che le rendevano le giornate delle avventure intraprese con amore e
voglia di vivere…
Ma ora era tutto
dolorosamente finito…distrutto…cancellato…
E ripensando a quei
momenti, Akane vorrebbe fare la stessa cosa…cancellarli per sempre dalla sua
vita…come se così facendo lo ripagherebbe del dolore
che le ha provocato…come se cancellarlo dai suoi ricordi, fosse un modo per
punirlo…
Ma Akane sa che punirebbe
solo se stessa…sa che sarebbe impossibile…perché niente riuscirebbe a portare
via ciò che lui con tanto amore ha portato dentro di lei…
Perché solo Ranma le
aveva fatto capire quanto può essere bello coccolarsi su un divano…perché solo
Ranma era riuscito a farle credere che tutto ciò esistesse…perché solo Ranma
era stato Ranma…
E piangeva Akane…e
piangeva…
Il tuo mondo
Sta andando a puttane
Oramai
Puoi reagire ma forse
Non è ciò che vuoi
Preferisci esser vittima
Non guarirai
Non mollare
E' un consiglio
O ti ridurrai
Fumo e cenere
Il suo
mondo era crollato…tutto quello in cui aveva creduto, tutto quello in
cui aveva sperato, in cui aveva riposto fiducia, amore e coraggio….era finito…era tutto andato a puttane…
E questo non riusciva a
sopportarlo…sentiva il cuore rompersi…quel cuore che lui non aveva avuto remore
nel buttare via…lo sentì aprirsi in milioni di pezzettini…e sangue sangue
sangue…
Akane voleva solo
morire…sentiva solo il bisogno crescente di porre fine a tutto quel dolore…la
testa le scoppiava per il troppo mal di testa, provocato dalle infinite
lacrime…il sangue le pulsavo nelle vene, voglioso di uscire…
Akane osservò l’oggetto
che teneva nella mano…quel piccolo oggetto era la sua salvezza, quel minuscolo
oggetto rappresentava la fine delle sue pene…era la pace per i suoi sensi…
Ma poi ripensò a se
stessa…a ciò che era prima di lui…a ciò che sapeva sarebbe potuta diventare…
E la rabbia la invase…
No!!!Non
avrebbe mollato così…non si sarebbe buttata via…sarebbe risalita dal burrone in
cui era caduta…sarebbe riuscita ad andare fin su…fin lassù dove c’era di nuovo
la luce…dove c’era qualcuno che l’aspettava…dove c’era qualcuno che l’amava,
che non l’avrebbe fatta soffrire…lì c’era di nuovo la vita…e lei voleva vivere…
Akane si alzò…tirò un
pungo a quel dannato lampione…la mano le faceva male, ma lei si sentiva bene…
Il suo sguardo percorse un
ultima volta quel parco…e per ogni centimetro in cui si posavano i suoi occhi,
due immagini le si materializzavano dinnanzi…ma Akane
era forte…Akane ce la poteva fare…diede le spalle a quelle due immagini che
sentiva non facevano più parte della sua vita da quel momento…lasciò indietro
tutto quel dolore…tutti quei momenti che ormai erano diventati passato…lasciò
cadere il pezzo di vetro che aveva in mano…e iniziò a camminare…verso una meta
che ancora non conosceva, ma sapeva che lì, in quel posto che non avrebbe
smesso di cercare, si trovava la sua felicità…niente più ricordi di quello che
c’era prima…
E, in un attimo,
tutto diventò fumo e cenere…tutto quel dolore, tutta
quella tristezza…e anche quel piccolo pezzo di vetro…quel pezzettino che
rappresentava la via di fuga, diventò fumo e cenere…solo fumo e cenere…
Quel fumo e quella cenere
che un dolce colpo di vento nuovo spazzò via…
…
Akane voleva solo
morire…sentiva solo il bisogno crescente di porre fine a tutto quel dolore…la
testa le scoppiava per il troppo mal di testa, provocato dalle infinite
lacrime…il sangue le pulsavo nelle vene, voglioso di uscire…
Akane osservò l’oggetto
che teneva nella mano…quel piccolo oggetto era la sua
salvezza, quel minuscolo oggetto rappresentava la fine delle sue pene…era la
pace per i suoi sensi…
Ma poi ripensò a se
stessa…a ciò che era prima di lui…a ciò che sapeva sarebbe potuta diventare…
E la rabbia la invase…
No!!!Non
avrebbe mollato così…non si sarebbe buttata via…sarebbe risalita dal burrone in
cui era caduta…sarebbe riuscita ad andare fin su…fin lassù dove c’era di nuovo
la luce…dove c’era qualcuno che l’aspettava…dove c’era qualcuno che l’amava,
che non l’avrebbe fatta soffrire…lì c’era di nuovo la vita…e lei voleva vivere…
Akane si alzò…tirò un
pungo a quel dannato lampione…la mano le faceva male, ma lei si sentiva bene…
Il suo sguardo percorse
un ultima volta quel parco…e per ogni centimetro in cui si posavano i suoi
occhi, due immagini le si materializzavano dinnanzi…ma
Akane era forte…Akane ce la poteva fare…diede le spalle a quelle due immagini
che sentiva non facevano più parte della sua vita da quel momento…lasciò
indietro tutto quel dolore…tutti quei momenti che ormai erano diventati
passato…lasciò cadere il pezzo di vetro che aveva in mano…e iniziò a camminare…verso
una meta che ancora non conosceva, ma sapeva che lì, in quel posto che non
avrebbe smesso di cercare, si trovava la sua felicità…niente più ricordi di
quello che c’era prima…
E, in un attimo,
tutto diventò fumo e cenere…tutto quel dolore, tutta
quella tristezza…e anche quel piccolo pezzo di vetro…quel pezzettino che
rappresentava la via di fuga, diventò fumo e cenere…solo fumo e cenere…
Quel fumo e quella cenere
che un dolce colpo di vento nuovo spazzò via…