Anime & Manga > Ranma
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Autore: Gigiachan    17/03/2007    2 recensioni
Ed ecco un'altra song-fiction che più che parlare di Ranma e Akane...parla di me..
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Strade deserte

Strade deserte
Note distorte
Componi per lui                                   /Componi per lei
Si è fatto buio già
Ore seduta                                          /Ore seduto
Su un marciapiede
Sotto un lampione
Sai che lui non tornerà                        /Sai che lei non tornerà

 

 

Akane piangeva…non faceva altro che questo…era finita…ancora prima di incominciare…e lei non capiva perché…perché lui l’aveva lasciata così? Senza una spiegazione, senza un sorriso, senza un abbraccio…

Camminava per strada osservando la vita attorno a lei…era tutto falsamente felice...

Arrivò al parco…quel parco che era stato suo e di Ranma…

La pioggia ricopriva la stradina, le casette, i prati…ticchettava sulle altalene mosse dal vento…tutto era silenziosamente triste lì…e quello le andava bene…perché rispecchiava il suo stato d’animo…

E lì, in fondo alla via, in fondo al nero della pece, quel lampione…l’unica fonte di luce quella notte…

La luna, ricoperta da fitte nuvole, non si decideva ad uscire…non si decideva a rischiarare quella triste notte così buia…

Akane si diresse verso quel lampione che significava la sua unica fonte di salvezza quella sera…ci si appoggiò…e strofinandovisi contro, cadde a terra…perduta nella sua tristezza, diresse lo sguardo verso il viale…

Sapeva che lui non sarebbe tornato…

 

E' un lamento continuo
Di frasi che ormai
Sono andate, sparite
Mai più sentirai
Ti aspettavi di udire
"Sei la sola per me"                          /”Sei il solo per me”
Metti l'anima in pace
Quei giorni son già
Fumo e cenere

 

 

I suoi occhi vagavano per il parchetto, ma in realtà non vedevano…erano persi nei ricordi…

Ranma che le sorrideva, Ranma che le regalava il libro che tanto desiderava, Ranma che le si avvicinava e la baciava…

Ranma e solo Ranma…

Le sue parole gli rimbalzavano nella testa…parole dolci, fatte d’amore…parole che sembravano contenere tutto quello che lui provava…con una piccola frase, riusciva a mandarla in paradiso…

Ma era tutto finito…quelle frasi erano andate, sparite…e mai più sarebbero tornate, mai più le avrebbe sentite…

Mai più lui l’avrebbe guardata con quello sguardo che diceva tutto…quello sguardo che sembrava fatto apposta per loro due…quei baci perfetti scambiati dolcemente…quei brividi pieni di desiderio non li avrebbero più percorsi…

Lui non sarebbe più stato parte di lei…lei non sarebbe più stata parte di lui…

Akane ripensava alle parole di Ranma…”Siamo troppo diversi…abbiamo caratteri incompatibili…perdonami”…non erano quelle le parole che avrebbe voluto sentirsi dire Akane…perché lei si aspettava di sentirsi sussurrare “Sei la sola per me”…perché l’unica cosa che lei desiderava sentire era che lui l’amava…e che non avrebbe permesso alle piccole difficoltà di distruggerli…sentiva il disperato bisogno di sapere che lui non l’avrebbe abbandonata…che lui le sarebbe rimasto accanto perché l’amava, perché non c’era nessun altra che avrebbe potuto renderlo felice…perché mai nessun altra sarebbe stata come lei…perché lei avrebbe voluto le sue braccia intorno al corpo…quelle forti braccia che tante volte l’avevano mandata in confusione…ma non era stato mai abbastanza…tutto non era mai sufficiente…voleva sempre di più….e ora…ora non avrebbe avuto più niente…perché ormai era tutto finito…era tutto fumo e cenere…e lei doveva mettersi l’anima in pace…

 

La nebbia sul viso
Nasconde il sorriso
Di quei giorni in cui
Lui era accanto a te                              /Lei era accanto a te
Riassaggi i momenti
Scorrendo i messaggi
Ma solo quelli più dolci
Non li cancellerai

 

 

Un sorriso le si formò sul viso…un sorriso così carico di tristezza e di malinconia che sembrava più una smorfia…quei ricordi di felicità le stavano distruggendo il cuore…perché così tante dolci cose da ricordare?

Com’è possibile che così tanti momenti felici, lascino nel cuore così tanta voglia di piangere?

Quante dolci carezze, quanti dolci baci…tante risate, tanta felicità…rincorrersi, incapaci di serietà tanta era la gioia di stare insieme…così tante belle parole…quei dolci buonanotte che le riempivano le notti di sogni innamorati delle favole…

E quegli assonnati buongiorno che le rendevano le giornate delle avventure intraprese con amore e voglia di vivere…

Ma ora era tutto dolorosamente finito…distrutto…cancellato…

E ripensando a quei momenti, Akane vorrebbe fare la stessa cosa…cancellarli per sempre dalla sua vita…come se così facendo lo ripagherebbe del dolore che le ha provocato…come se cancellarlo dai suoi ricordi, fosse un modo per punirlo…

Ma Akane sa che punirebbe solo se stessa…sa che sarebbe impossibile…perché niente riuscirebbe a portare via ciò che lui con tanto amore ha portato dentro di lei…

Perché solo Ranma le aveva fatto capire quanto può essere bello coccolarsi su un divano…perché solo Ranma era riuscito a farle credere che tutto ciò esistesse…perché solo Ranma era stato Ranma…

E piangeva Akane…e piangeva…

 

Il tuo mondo
Sta andando a puttane
Oramai
Puoi reagire ma forse
Non è ciò che vuoi
Preferisci esser vittima
Non guarirai
Non mollare
E' un consiglio
O ti ridurrai
Fumo e cenere

 

 

Il suo mondo era crollato…tutto quello in cui aveva creduto, tutto quello in cui aveva sperato, in cui aveva riposto fiducia, amore e coraggio….era finito…era tutto andato a puttane…

E questo non riusciva a sopportarlo…sentiva il cuore rompersi…quel cuore che lui non aveva avuto remore nel buttare via…lo sentì aprirsi in milioni di pezzettini…Strade deserte
Note distorte
Componi per lui                                   /Componi per lei
Si è fatto buio già
Ore seduta                                          /Ore seduto
Su un marciapiede
Sotto un lampione
Sai che lui non tornerà                        /Sai che lei non tornerà

 

Akane piangeva…non faceva altro che questo…era finita…ancora prima di incominciare…e lei non capiva perché…perché lui l’aveva lasciata così? Senza una spiegazione, senza un sorriso, senza un abbraccio…

Camminava per strada osservando la vita attorno a lei…era tutto falsamente felice...

Arrivò al parco…quel parco che era stato suo e di Ranma…

La pioggia ricopriva la stradina, le casette, i prati…ticchettava sulle altalene mosse dal vento…tutto era silenziosamente triste lì…e quello le andava bene…perché rispecchiava il suo stato d’animo…

E lì, in fondo alla via, in fondo al nero della pece, quel lampione…l’unica fonte di luce quella notte…

La luna, ricoperta da fitte nuvole, non si decideva ad uscire…non si decideva a rischiarare quella triste notte così buia…

Akane si diresse verso quel lampione che significava la sua unica fonte di salvezza quella sera…ci si appoggiò…e strofinandovisi contro, cadde a terra…perduta nella sua tristezza, diresse lo sguardo verso il viale…

Sapeva che lui non sarebbe tornato…

 

E' un lamento continuo
Di frasi che ormai
Sono andate, sparite
Mai più sentirai
Ti aspettavi di udire
"Sei la sola per me"                          /”Sei il solo per me”
Metti l'anima in pace
Quei giorni son già
Fumo e cenere

 

I suoi occhi vagavano per il parchetto, ma in realtà non vedevano…erano persi nei ricordi…

Ranma che le sorrideva, Ranma che le regalava il libro che tanto desiderava, Ranma che le si avvicinava e la baciava…

Ranma e solo Ranma…

Le sue parole gli rimbalzavano nella testa…parole dolci, fatte d’amore…parole che sembravano contenere tutto quello che lui provava…con una piccola frase, riusciva a mandarla in paradiso…

Ma era tutto finito…quelle frasi erano andate, sparite…e mai più sarebbero tornate, mai più le avrebbe sentite…

Mai più lui l’avrebbe guardata con quello sguardo che diceva tutto…quello sguardo che sembrava fatto apposta per loro due…quei baci perfetti scambiati dolcemente…quei brividi pieni di desiderio non li avrebbero più percorsi…

Lui non sarebbe più stato parte di lei…lei non sarebbe più stata parte di lui…

Akane ripensava alle parole di Ranma…”Siamo troppo diversi…abbiamo caratteri incompatibili…perdonami”…non erano quelle le parole che avrebbe voluto sentirsi dire Akane…perché lei si aspettava di sentirsi sussurrare “Sei la sola per me”…perché l’unica cosa che lei desiderava sentire era che lui l’amava…e che non avrebbe permesso alle piccole difficoltà di distruggerli…sentiva il disperato bisogno di sapere che lui non l’avrebbe abbandonata…che lui le sarebbe rimasto accanto perché l’amava, perché non c’era nessun’altra che avrebbe potuto renderlo felice…perché mai nessun’altra sarebbe stata come lei…perché lei avrebbe voluto le sue braccia intorno al corpo…quelle forti braccia che tante volte l’avevano mandata in confusione…ma non era stato mai abbastanza…tutto non era mai sufficiente…voleva sempre di più….e ora…ora non avrebbe avuto più niente…perché ormai era tutto finito…era tutto fumo e cenere…e lei doveva mettersi l’anima in pace…

 

La nebbia sul viso
Nasconde il sorriso
Di quei giorni in cui
Lui era accanto a te                              /Lei era accanto a te
Riassaggi i momenti
Scorrendo i messaggi
Ma solo quelli più dolci
Non li cancellerai

 

Un sorriso le si formò sul viso…un sorriso così carico di tristezza e di malinconia che sembrava più una smorfia…quei ricordi di felicità le stavano distruggendo il cuore…perché così tante dolci cose da ricordare?

Com’è possibile che così tanti momenti felici, lascino nel cuore così tanta voglia di piangere?

Quante dolci carezze, quanti dolci baci…tante risate, tanta felicità…rincorrersi, incapaci di serietà tanta era la gioia di stare insieme…così tante belle parole…quei dolci buonanotte che le riempivano le notti di sogni innamorati delle favole…

E quegli assonnati buongiorno che le rendevano le giornate delle avventure intraprese con amore e voglia di vivere…

Ma ora era tutto dolorosamente finito…distrutto…cancellato…

E ripensando a quei momenti, Akane vorrebbe fare la stessa cosa…cancellarli per sempre dalla sua vita…come se così facendo lo ripagherebbe del dolore che le ha provocato…come se cancellarlo dai suoi ricordi, fosse un modo per punirlo…

Ma Akane sa che punirebbe solo se stessa…sa che sarebbe impossibile…perché niente riuscirebbe a portare via ciò che lui con tanto amore ha portato dentro di lei…

Perché solo Ranma le aveva fatto capire quanto può essere bello coccolarsi su un divano…perché solo Ranma era riuscito a farle credere che tutto ciò esistesse…perché solo Ranma era stato Ranma…

E piangeva Akane…e piangeva…

 

Il tuo mondo
Sta andando a puttane
Oramai
Puoi reagire ma forse
Non è ciò che vuoi
Preferisci esser vittima
Non guarirai
Non mollare
E' un consiglio
O ti ridurrai
Fumo e cenere

 

Il suo mondo era crollato…tutto quello in cui aveva creduto, tutto quello in cui aveva sperato, in cui aveva riposto fiducia, amore e coraggio….era finito…era tutto andato a puttane…

E questo non riusciva a sopportarlo…sentiva il cuore rompersi…quel cuore che lui non aveva avuto remore nel buttare via…lo sentì aprirsi in milioni di pezzettini…e sangue sangue sangue…

Akane voleva solo morire…sentiva solo il bisogno crescente di porre fine a tutto quel dolore…la testa le scoppiava per il troppo mal di testa, provocato dalle infinite lacrime…il sangue le pulsavo nelle vene, voglioso di uscire…

Akane osservò l’oggetto che teneva nella mano…quel piccolo oggetto era la sua salvezza, quel minuscolo oggetto rappresentava la fine delle sue pene…era la pace per i suoi sensi…

Ma poi ripensò a se stessa…a ciò che era prima di lui…a ciò che sapeva sarebbe potuta diventare…

E la rabbia la invase…

No!!!Non avrebbe mollato così…non si sarebbe buttata via…sarebbe risalita dal burrone in cui era caduta…sarebbe riuscita ad andare fin su…fin lassù dove c’era di nuovo la luce…dove c’era qualcuno che l’aspettava…dove c’era qualcuno che l’amava, che non l’avrebbe fatta soffrire…lì c’era di nuovo la vita…e lei voleva vivere…

Akane si alzò…tirò un pungo a quel dannato lampione…la mano le faceva male, ma lei si sentiva bene…

Il suo sguardo percorse un ultima volta quel parco…e per ogni centimetro in cui si posavano i suoi occhi, due immagini le si materializzavano dinnanzi…ma Akane era forte…Akane ce la poteva fare…diede le spalle a quelle due immagini che sentiva non facevano più parte della sua vita da quel momento…lasciò indietro tutto quel dolore…tutti quei momenti che ormai erano diventati passato…lasciò cadere il pezzo di vetro che aveva in mano…e iniziò a camminare…verso una meta che ancora non conosceva, ma sapeva che lì, in quel posto che non avrebbe smesso di cercare, si trovava la sua felicità…niente più ricordi di quello che c’era prima…

E, in un attimo,  tutto diventò fumo e cenere…tutto quel dolore, tutta quella tristezza…e anche quel piccolo pezzo di vetro…quel pezzettino che rappresentava la via di fuga, diventò fumo e cenere…solo fumo e cenere…

Quel fumo e quella cenere che un dolce colpo di vento nuovo spazzò via…

 

Akane voleva solo morire…sentiva solo il bisogno crescente di porre fine a tutto quel dolore…la testa le scoppiava per il troppo mal di testa, provocato dalle infinite lacrime…il sangue le pulsavo nelle vene, voglioso di uscire…

Akane osservò l’oggetto che teneva nella mano…quel piccolo oggetto era la sua salvezza, quel minuscolo oggetto rappresentava la fine delle sue pene…era la pace per i suoi sensi…

Ma poi ripensò a se stessa…a ciò che era prima di lui…a ciò che sapeva sarebbe potuta diventare…

E la rabbia la invase…

No!!!Non avrebbe mollato così…non si sarebbe buttata via…sarebbe risalita dal burrone in cui era caduta…sarebbe riuscita ad andare fin su…fin lassù dove c’era di nuovo la luce…dove c’era qualcuno che l’aspettava…dove c’era qualcuno che l’amava, che non l’avrebbe fatta soffrire…lì c’era di nuovo la vita…e lei voleva vivere…

Akane si alzò…tirò un pungo a quel dannato lampione…la mano le faceva male, ma lei si sentiva bene…

Il suo sguardo percorse un ultima volta quel parco…e per ogni centimetro in cui si posavano i suoi occhi, due immagini le si materializzavano dinnanzi…ma Akane era forte…Akane ce la poteva fare…diede le spalle a quelle due immagini che sentiva non facevano più parte della sua vita da quel momento…lasciò indietro tutto quel dolore…tutti quei momenti che ormai erano diventati passato…lasciò cadere il pezzo di vetro che aveva in mano…e iniziò a camminare…verso una meta che ancora non conosceva, ma sapeva che lì, in quel posto che non avrebbe smesso di cercare, si trovava la sua felicità…niente più ricordi di quello che c’era prima…

E, in un attimo,  tutto diventò fumo e cenere…tutto quel dolore, tutta quella tristezza…e anche quel piccolo pezzo di vetro…quel pezzettino che rappresentava la via di fuga, diventò fumo e cenere…solo fumo e cenere…

Quel fumo e quella cenere che un dolce colpo di vento nuovo spazzò via…

 

  
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