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Autore: Soly_D    02/09/2012    5 recensioni
1^ classificata al contest "Vizi e virtù in un mondo senza eroi" indetto da babykit87l
Bulma alzò gli occhi verso il cielo, sentendosi accecare dai raggi del sole. Quella luce era come Goku: calda e rassicurante. Se si sforzava, riusciva anche a vedere il suo sorriso raggiante e i suoi occhi luminosi. La sua immagine, così vivida nella mente, le dava conforto e speranza.
Ma non sapeva che quella luce si sarebbe presto spenta.

[Mirai!Bulma, Mirai!Goku]
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Mirai!Bulma, Mirai!Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Come castelli di sabbia bagnati dal mare
Pacchetto virtù: Prudenza
Pacchetto vizi: Invidia
Avvertimenti: flashfic
Introduzione: la storia è ambientata nell’universo di Mirai!Trunks, qualche minuto prima della morte di Goku causata dalla malattia al cuore. Bulma è a casa di Muten con il piccolo Trunks, quando riceverà la triste notizia.
Note: partecipa al “vizi e virtù contest” di Babykit87l. Spero di aver fatto un buon lavoro, fatemi sapere ;)




Come castelli di sabbia bagnati dal mare


Lo sguardo di Bulma era perso nell’immensità del mare, quando il pianto infantile e liberatorio del piccolo Trunks riportò alla realtà la mente della scienziata.
«Non piangere, tesoro», disse accoccolandosi il bimbo al petto e cullandolo dolcemente. «Anche tu sei preoccupato, vero?». Trunks smise di piangere, osservando con gli occhietti chiari l’espressione triste e afflitta della sua mamma. Provò a fare qualche versetto e a battere le manine e i piedini, ma stranamente Bulma non gli sorrise. Il piccolo si incupì, deluso, e allora lasciò perdere, stringendosi maggiormente tra le braccia della sua mamma per ottenere un po’ di conforto.
La donna sospirò, accarezzando la testa di Trunks con fare dolce. Una terribile sensazione di paura stava logorando la sua anima da qualche ora: secondo ciò che le avevano detto, Goku peggiorava a vista d’occhio e le medicine alleviavano semplicemente il suo dolore per poco tempo.
Non riusciva a credere che l’eroe della Terra fosse in pericolo, che quel buffo bambinetto che aveva incontrato da ragazzina e che ora era un uomo maturo e affidabile stesse lottando tra la vita e la morte, sospeso sul filo di un rasoio. Aveva paura di perderlo, di perdere il suo migliore amico, colui che aveva cambiato la sua vita e contribuito alla nascita della sua famiglia.
Non riusciva ad immaginare come sarebbe stata la vita senza quel bambino troppo cresciuto.
Chi l’avrebbe consolata con la sua risata infantile e le sue adorabili battute? Chi avrebbe animato le feste che di tanto in tanto si svolgevano alla Capsule Corporation? Nessuno avrebbe potuto prendere il suo posto, perché Goku era unico e inimitabile. Bulma lo sentiva parte di sé: non lo aveva mai confessato a nessuno, ma era stato il suo primo vero amore. Ovviamente, si era solo trattato di una cotta adolescenziale, perché l’amore – quello vero – sarebbe arrivato solo dopo. Ma davvero, la scienziata non riusciva a capacitarsi di quella situazione: colui che meno meritava di perdere la vita, in quel preciso istante era costretto a letto. E questa volta non si trattava di una alieno con manie di grandezza, ma del nemico più forte e temibile in assoluto per gli esseri umani e non: la malattia.
Ma se da una parte aveva paura di perderlo per sempre, dall’altra il suo cuore continuava a sperare di rivederlo sano e forte come lo era sempre stato.
Bulma alzò gli occhi verso il cielo, sentendosi accecare dai raggi del sole. Quella luce era come Goku: calda e rassicurante. Se si sforzava, riusciva anche a vedere il suo sorriso raggiante e i suoi occhi luminosi. La sua immagine, così vivida nella mente, le dava conforto e speranza.
Ma non sapeva che quella luce si sarebbe presto spenta.
Infatti, come un fulmine a ciel sereno, pochi minuti dopo, le parole di Muten le arrivarono dritte al cuore. Parole che fecero cadere tutte le sue certezze, come castelli di sabbia bagnati dal mare.
«Goku non c’è più».
Poi il buio.

 
btg
  
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