Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Xtinalounge    02/09/2012    0 recensioni
C’è il silenzio che cade nel vuoto di questa stanza ,senza tempo e le pareti mi contengono immobili. Captano di volta in volta i suoni delle giornate che trascorrono l’una dietro l’altra senza filo logico, solo per necessità. Magari le mie parole si infrangono sul muro della tua indifferenza, inoltre lo sapevamo già che il narciso se ne frega.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Raccoglievamo i fiori e passeggiavamo lungo il viale guardandoci negli occhi come due bambini persi nei loro pensieri di splendida e ingenua incoerenza.  Un po’ troppo cresciuti per  tenersi per mano ma non troppo cresciuti per tenersi in una distanza che strazia e logora gli animi.  Tu mi dicevi “Non lo sai” e io non lo sapevo davvero.
Il fatto del desiderare ardentemente di sentirmelo dire una volta per  tutte faceva di me una ladra di confessioni. Sì a me può dirlo e poi scordare di avermelo detto. Così ci sedemmo e mentre accarezzavi i petali di (guarda un po’) un narciso, eri un uomo audace. Lo raccontasti così bene che desiderai essere quella donna per  pochi minuti pur di potermi sentire amata. Da ladra quale sono ti rubai quell’istante in cui non mi guardasti e fissando il tenero fiore è probabile che la tua mente tornasse indietro a quei giorni con Lei, solo Lei, sempre Lei. La tua Diva gloriosa la tua Dea mistica, la tua Dama nera.
Mentre ascoltavo le tue parole così soavi e fluttuanti nell’aria, osservavo con grande interesse anche i più sottili movimenti delle tue dita sui petali e le tue palpebre.  Sei così bello ed è così banalmente banale dirlo e ne rido, mi derido e mi compiaccio. Cheanche se hai sofferto il tuo sorriso ha una punta di zucchero a velo mischiato al veleno. Ed io sono instupidita e me ne compiaccio. Lei è la tua eroina.
Un sentimento così credo di averlo provato anch’io, forse,  solo per un bambino, quand’ero bambina. Era il più carino della scuola materna – questo lo ricordo bene – e tutte le bambine lo volevano per sé. Io me ne stavo in disparte, tra le bambole di pezza e gli accessori di cucina. Quel giorno lui si avvicinò e mi chiese se volevo giocare con lui e il pongo.  Io capii subito, in realtà mi stava chiedendo di sposarlo. Era l’uomo della mia vita, era lui senza alcun dubbio. Gli diedi un bacio sulla guancia e ci fidanzammo ufficialmente. Le nostre mamme ne ridevano ma noi volevamo stare insieme per sempre. Poi i tempi cambiarono di molto  e ci cambiarono entrambi. Quel genere di sentimento però, di una purezza incontrastata, non l’ho mai più provato. Così come l’atmosfera, anch’esso si è inquinato.
E tu tra quegli alberi e quei fiori avevi ancora voglia di starmi a parlare di amori perduti invece di tendermi le mani.
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Xtinalounge