Fu una serata memorabile!
Bazin si era comportato in maniera egregia: Aveva informato, tramite un bigliettino, Constance e la ragazza lo aveva consegnato a D'Artagnan.
Il "fraticello" non solo ci aveva guadagnato coi contanti di Milady ma aveva pure fatto il suo dovere. Furbo, no?
La sera della retata "Ferro" fuggì via lasciando Milady in balia della polizia. La donna aveva cercato pure una via di fuga ma era stato tutto inutile.
Portata alla centrale, D'Artagna fu il primo a interrogarla. Bè interrogarla era un parolone...
-Collabora con noi e avrai delle attenuanti- esordì il guascone.
-Perché? Per avere un paio di mesi in meno di prigione?- rispose a tono, la donna.
-Perché ci servi, solo tu puoi aiutarci visto che conosci il Gobbo e il suo nascondiglio- spiegò lui.
-Il Gobbo ha un bel po' di nascondigli- aggiunse lei seccata.
-Perché?- aggiunse insistendo.
-Perché voglio salvare quel po' di dignità che ti è rimasta, Milady- D'Artagnan rispose serio, stavolta.
-Perché ci tieni a me, dopo che ti ho raccontato la mia storia sei cambiato nei miei confronti- asserì lei.
-Allora, ci sati? -
Milady parve rifletterci sopra. Cosa aveva da perdere ora? Nulla.
-E se accettassi?- rispose titubante.
-Avrai delle attenuanti, promesso- rispose lui, lieto.
-Perchè?- fece ancora Milady, guardandolo negli occhi. Non le era bastata la risposta di lui sulla sua "salvezza di dignità" espressa pochi minuti prima.
-Perchè, in fondo, non sei cattiva. Sei stata solo vittima del mondo marcio che c'è là fuori - rispose D'Artagnan e fece per andarsene quando aggiunse - ...e perchè sei una strega -concluse ghignando.
Milady lo guardò, allibita.
Continua...