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Autore: Nitrogooch    19/03/2007    4 recensioni
L'Oscurità sarà sempre presente in ognuno di noi. Ma con la forza di volontà possiamo sconfiggerla, sempre.
Genere: Drammatico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kingdom Hearts - Music listening

 

Ho progettato questa fiction in tempo record (per un concorso sul forum ********) ascoltando una canzone di Sanremo, e ho pensato: perché non scrivere una storia musicale? Potrebbe suscitare molte più emozioni di una fiction normale. L’idea mi è sembrata carina, ci ho provato e ci sono riuscito!

 

Capitolo 1 - Frittura di mare

 

L’oscurità era tornata. I nostri amici non lo sapevano. Ma presto avrebbero appreso la terribile notizia…

 

Sora passeggiava allegramente sulla spiaggia dell’Isola del destino. Aveva adottato i vestiti delle fusioni come abiti ordinari. Ma in quel momento indossava solo una semplice e bianca maglietta a maniche corte, un paio di jeans che arrivavano alle ginocchia e i soliti sparponi gialli taglia 76. Ascoltava il suo lettore mp3 pensando all’oscurità. Aveva salvato i mondi due volte, e pochi lo sapevano. Ne andava fiero, non era da lui esultare per ogni successo, piccolo o grande che sia.

 

“La paranza è una danza

che si balla nella latitanza

con prudenza

e eleganza

e con un lento movimento de panza”

 

Sora si divertiva a canticchiare le canzoni più disparate e idiote, come quest’ultima.

“La paranza” disse Sora “E’ una danza che si balla panza e panza!”

“Non era proprio così la canzone..” disse una voce femminile dietro lui.

Kairi si avvicinò a lui, col suo vestito rosa, che era adatto a quel clima tanto afoso. Sora non si era nemmeno girato e già Kairi si era accasciata su Sora da dietro. Era evidente che il loro rapporto non era una semplice amicizia. Ma nessuno dei due voleva rischiare di rovinarlo, esternando i propri sentimenti.

 

“Quanti amori nascono così

arrivano come quei venti caldi d'Africa del nord

e riscaldano tutto il freddo chiuso dentro te

e ti lasciano crescere e decidere...

Quanti amori nascono cosi

ti prendono

e non c'è modo di poter scappare via

anche le nostre mani ormai si stringono di più

e ci sanno convincere di quanto amore c'è”

 

Si appoggiarono sul solito albero dove avevano passato tante ore a chiacchierare. Una figura snella e alta saltò dall’albero e si posò sull’albero, accanto a Sora.

Riku era diventato davvero un uomo. I suoi occhi azzurri potevano rasserenare chiunque avesse bisogno di un suggerimento. Alto, con quei suoi capelli viola lunghi, dava l’impressione di un ragazzo molto maturo.

“Sora, ho bisogno urgente di parlarti” disse Riku.

“Kairi, aspettami qui…” esclamò Sora, e seguì l’amico.

Riku era visibilmente preoccupato. E Sora conosceva quello sguardo. Uno sguardo angosciato, inquieto, tormentato. Era necessario consigliarlo.

“Guarda qui” disse Riku. Alzò il braccio a mezz’aria, aprì la mano e dopo mezzo secondo comparve una chiave, una chiave nera. Aveva una larga impugnatura, che era attornata da un cerchio di metallo rosso. Emanava un’incredibile potenza.

“Il tuo Keyblade. E allora?” Sora era sempre stato un po’ tardivo a capire.

“Stavo aprendo una noce di cocco, ma non ci riuscivo. Allora mi sono arrabbiato molto, ed è comparso il mio Keyblade nella mano. Sai che significa?”

“Ehm.. No…”

“Come devo fare con te, Sora. Pensi solo a Kairi”

Non lo accusò, era un complimento.

“Ma a volte la propria dama si deve lasciare andare. Questo è il compito dei veri eroi”

Dopo qualche secondo di pausa continuò.

“Hai mai cercato di evocare il Keyblade in questi due mesi di pace?”

“Non ne ho avuto mai il bisogno”

“Beh, anche se avessi provato, non ci saresti riuscito. Il Keyblade compare solo quando si deve sconfiggere l’oscurità”

“Quindi gli Heartless e i Nessuno stanno nuovamente distruggendo le pareti dei mondi”

“Non proprio. Non sappiamo contro chi andiamo incontro stavolta. Ma sicuramente sarà qualcuno più terribile del precedente”

Sora evocò il suo Keyblade. Bella e lucente come sempre, Ultima Weapon era l’arma migliore in assoluto, lunga e affilata. Aveva varie sfumature gialle e viola, che finivano in un azzurro chiarissimo.

“Allora” esclamò Sora “alle prime avvisaglie del nuovo cataclisma, incontriamoci subito. Combatteremo, questa volta insieme”

“Certo!” affermò Riku “Non mi va di fare un altro giro nei panni di Xemnas!”

 

Il cielo si oscurò improvvisamente, e comparvero centinaia, migliaia di corpiccioli; chi volava, chi camminava, chi correva… Ma tutti avevano lo stesso obbiettivo: i due ragazzi.

“Mi sa che dobbiamo incominciare proprio ora” confermò Sora

Una voce starnazzante urlò ‘Stopga’ e ‘Reflexaga’, rallentando i movimenti dei nemici e creando uno scudo protettivo.

“Paperino!” disse Sora, e vide i due amici rivolgergli un sorriso e combattere contro i nemici inermi.

“Sora, Riku! Per fortuna che avete previsto il pericolo e siete già pronti”. Una piccola figura con grandi orecchie si avvicinò a loro. Portava con sé un giovane ragazzo ferito, che non poteva avere più di tredici anni.

“Re Topolino! Chi è quel ragazzo?”

“Non c’è tempo, ragazzi. Osservate”

I nemici erano diventati migliaia, e se non fosse per la protezione evocata da Paperino, nonostante fossero lenti li avrebbero sopraffatti. I due servitori del Re erano in difficoltà.

“Le forze del male si sono organizzate per bene, e sono decise più che male a conquistare i mondi. Se l’avete notato, sono simili sia agli Heartless, sia ai Nessuno. Ma non sono né l’uno né l’altro. Si chiamano ‘Rinnovatori’. Sono comandati anche questa volta da quello scellerato di Xemnas. Non avrete bisogno di girare per i mondi. Vi affido un compito: scappate di qui con la gummiship e curate questo ragazzo. Raccogliete più amici possibili, e dirigetevi al mondo che non esiste”

“Va bene, vostra maestà. Ma chi è?”

“E’ il quinto detentore del Keyblade”

“Quel bambino sarebbe capace di evocare un Keyblade?” disse Riku inorridito.

“Beh, non mi sembra che Sora fosse molto più grande di lui quando fu in grado di evocare il Keyblade per la prima volta”

“Ma perché il quinto?”

“Beh, ci siamo io, tu, Riku, Kairi, e poi lui, il quinto”

“Io, tu” ripeteva Sora contando sulle dita della mano “Riku, lui, e Kairi”

Un brivido percorse la schiena di Sora.

“KAIRI!”

Senza pensare alle conseguenze, corse fuori dalla barriera, precipitandosi alla massima velocità verso l’albero. I rinnovatori lo attaccavano senza tregua, ma lui li respinse con la potenza della sua chiave. Inciampò, tuttavia subito ritrovò l’equilibrio. Niente poteva bloccarlo in quel momento. Nessuno poteva fermare la forza del suo amore.

La trovò che combatteva con il suo lucente Keyblade. La purezza in persona. Se la cavava piuttosto bene. Ma i nemici la assediavano con tenacia.

“Che ti credevi, amico? Anche io ho un’arma!” esclamò Kairi, evidentemente con sforzo, ma contenta.

Un nemico la colpì da dietro, lei riuscì a spostarsi, ma la ferì di striscio sul braccio sinistro. Con il sangue che gocciolava e il braccio sunistro sulla ferita, non poteva muoversi agilmente. Sora intervenne, e divise in due l’avversario che l’aveva colpita. Caddero a terra le due parti, che inizialmente sembravano scomparire, ma poi rigenerarono le parti mancanti, creando due nuovi mostri.

“Hey, così non vale!” affermò Sora.

Capendo adesso le parole del Re, e che non poteva batterli continuando di questo passo, Sora prese per mano Kairi e le ordinò di correre più che poteva

Ritornarono in men che non si dica dove si trovavano i loro amici. Pippo e Paperino erano aiutati da Riku a distruggere i nemici, ma non ci riuscivano in nessun modo, anzi, stavano aumentando.

“Due parole” disse il Re Topolino “Buona fortuna!”

Pippo e Paperino salirono sulla gummiship, e Sora e Riku aiutarono Kairi a raggiungerla.

“E voi che farete, Re?”

Sora era preoccupato per lui.

Il Re Topolino gli fece l’occhiolino, e si scagliò contro i nemici. La sua lunga esperienza nel campo del combattimento gli permise di distruggere i nemici, disintegrarli, in modo che non fossero capaci di rigererarsi.

Cip e Ciop chiusero le porte, e incominciò la nuova avventura dei nostri eroi.

Sora curò Kairi alla meglio con la cassetta dei medicinali (non usava la magia Energia da un bel po’, e Paperino aveva esaurito tutti gli MP) e poi si coricò accanto a lei. Mise la mano in tasca estraendo un congegno che era andato a pezzi.

“Uffa” esclamò Sora con un sorriso “mi hanno distrutto il lettore mp3!”

 

 ----------Fine primo capitolo----------

 

  
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