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Autore: Annabeth Smith    04/09/2012    7 recensioni
Immaginate : Caroline ha vissuto i suoi 18 anni con la famiglia Mikelson ( essendo di quell’epoca) Si interessa a Klaus ,ancora umano ma una strega del villaggio ,innamorata e gelosa di Klaus , spedisce Caroline e la sua famiglia nel futuro facendogli ricordare una vita che in realtà non avevano vissuto (quella che conosciamo noi) lì incontrerà di nuovo Klaus potrà durare il loro amore anche dopo anni? Se vi ho incuriosito leggete (: .
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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     Love after years.





Era un giorno d’estate.
Il piccolo villaggio si preparava per il ballo autunnale.
Una bambina dai capelli biondi , di quindici anni, correva per la foresta.
Il sole le illuminava il viso.
Un ragazzo più grande e dai capelli mori le correva dietro.
Ma la ragazza , più furba e giovane , saltava sui rami e sui roghi a rischio di farsi male.
Ma non le importava.
Si stava divertendo e le piaceva.
-Elijah non mi prenderai mai se continui così!-   Aveva urlato la bambina con il fiatone.
-Mi stai sfidando , Rebekah?- Disse il ragazzo.
La ragazza rise ,ormai stanca ma troppo testarda per arrendersi.
Il fiatone era sempre più forte e il vestito le si stava sporcando.
La bionda , infine , decise di riprendere fiato nascondendosi dietro ad un albero.
-Sono sempre più grande , Rebekah.- Il ragazzo ora rideva divertito.
La bambina fece un sorriso e sbirciò dal lato destro del tronco.
Guardò bene.
Non c’era nessuno.
Ritorno alla sua posizione iniziale ma qualcuno l’aveva già presa in braccio.
-No!No!- Urlava la ragazza  tra le braccia del fratello più grande.
Odiava perdere.
-Non è giusto , Elijah.-
Il ragazzo rise e la fece scendere.
-Torniamo al villaggio , ci staranno cercando.-
-Così potrai annunciare a Niklaus della tua vittoria.- Borbottò.
Arrivati al villaggio si poteva sentire l’odore di spezie  che invadeva ogni piccola abitazione.
Si potevano vedere gli animali correre spensierati e la bionda, qualche volta , si chinava per poter toccare la soffice peluria che ricopriva il minuto corpo di piccoli scoiattoli.
Si avvicinarono vero la loro abitazione.
-Rebekah! Elijah! Dove siete stati tutto questo tempo.- Una voce elegante e allo stesso tempo rassicurante li aveva sorpresi.
Si girarono e videro la madre intenta a raccogliere alcune erbe.
A Rebekah piaceva la pianta che ,adesso , sua madre stava raccogliendo.
Gli sembrava si chiamasse verbena.
Le piaceva il suo odore e gli piacevano gli oli per il corpo  che ne ricavavano le signore del villaggio.
-Stavamo giocando , scusa il ritardo madre.- Disse il più grande.
La donna si girò e sorrise lievemente.
-Vostro padre è troppo impegnato con la caccia non si è neanche accorto della vostra assenza, tranquilli.-
La bionda sorrise e si sedette su una roccia continuando ad osservare la madre.
-Porto altri cesti madre?- Le disse con eleganza Elijah.
-Grazie.- La donna si accasciò di nuovo raccogliendo la pianta che la bambina amava così tanto.
La ragazza la guardava con occhi sognanti.
Le piaceva tutto di lei , in fondo era sua madre.
Rebekah però si distolse dai suoi pensieri sentendo dei piccoli rumori metallici.
Si girò.
Un ragazzo dai capelli biondo oro maneggiava la spada con cura contro un albero.
Spostò la sua attenzione a quel ragazzo che conosceva fin troppo bene.
-Nik!- La ragazza  urlò il suo nome andandogli incontro.
-Rebekah , cosa ci fai qui?- Il ragazzo, che ora aveva 16 anni ,  pareva parecchio turbato.
-Cos’hai?- La sorella lo guardava con gli occhi innocenti di una bambina.
Il biondo tirò un altro colpo all’albero e riprese la spada riponendola con cura.
Poi prese in braccio la sorella e la fece sedere su un tronco posto vicino a loro.
Il ragazzo non fece in tempo  a parlare che una donna e un uomo , alquanto sconosciuti , adesso sorpassavano l’entrata del villaggio.
-Chi sono?- La bambina guardava sorpresa e stranamente contenta   verso i due sconosciuti.
 Il biondo non le rispose e si diresse verso la madre anche lei sorpresa del nuovo arrivo.
Una donna dai capelli corti , biondi  e da un bel vestito color cielo portava un cesto di fiori in mano.
Il signore accanto , anch’esso con capelli corti ma stavolta mori , le teneva il braccio contro il suo.
Alcuni li salutavano contenti dandogli il loro benvenuto altri , invece , si mantenevano a distanza scrutando ogni minimo dettaglio.
-Andiamo  a dargli il nostro benvenuto.-
La madre avanzò elegantemente verso i nuovi arrivati.
Seguita da Elijah , Niklaus , Henrik , Rebekah , Finn  e il più piccolo Kol.
-E’ un piacere avervi qui. Io sono Esther e questi sono i miei figli. Elijah , Niklaus , Finn , Henrik e Kol. Mentre lei è Rebekah -  La ragazza fece un inchino.
-Salve.- Disse l’uomo. – Siamo la famiglia Forbes giungiamo da un piccolo villaggio a sud , il quale è stato raso a suolo da bestie feroci , ancora sconosciute .- Accennò ad un piccolo sorriso.
-Lei è mia moglie Elizabeth , mentre il mio nome è Bill , Bill Forbes.-
La donna che ancora non aveva detto una parola fece un lieve inchino.
-Madre!- Un urlo.
Una bambina che correva dai suoi genitori.
I riccioli biondi le cadevano sulle spalle , in una  mano recava  tre rose e  con un’altra  reggeva il vestito celeste che si intonava con i suoi occhi color cielo.
Il suo vestito si muoveva con il vento  , era un di un celeste così bello.
Benchè avesse soli quindici  anni il suo viso era pieno di speranza.
La sua pelle era di un color porcellana e  il sole la illuminava ancora di più.
Arrivata dai due genitori , timida com’era fece un lieve inchino attenta al vestito e alle rose che teneva in mano.
-E lei è nostra figlia , Caroline-
Niklaus intanto guardava la ragazza stupito.
Benchè avesse soli quindici anni le  piaceva il suo viso.
Era un viso color porcellana che rifletteva col sole di quella giornata  , gli occhi erano di un color cielo  profondi come l’oceano e si muovevano intimiditi scrutando ogni piccolo dettaglio.
-E’ un piacere conoscerti , io mi chiamo Rebekah.- La ragazza si era decisa a fare il primo passo.
-Venite con me vi mostro la nostra abitazione se Caroline vuole può onorare della sua presenza i miei figli.-
Detto questo lasciarono i ragazzi da soli.
-Da dove vieni precisamente?Quanti anni hai? Qual è la tua pianta preferita?-
Dopo che Elijah e Finn si furono presentati a Caroline si allontanarono con Kol lasciando Henrik , Rebekah e Niklaus a Caroline.
Rebekah , incuriosita e contenta di poter avere almeno un’amica , poneva infinite domande a Caroline.
-Quanti anni hai? Qual è la tua pianta preferita?-
La ragazza sorrideva.
-Ho quindici anni  e la mia pianta preferita credo sia.. la rosa selvatica.-
-Perché?- Il fratello dai capelli biondi interruppe la conversazione tra le due guardando negli occhi la bionda.
Caroline , scossa ancora dai brividi che le aveva fatto provare quello sguardo , ci pensò su e poi rispose.
-E’ libera , selvatica. Può crescere ovunque voglia e poi è così bella. Ha un odore così buono.-
Il ragazzo rise.
-Oggi c’è la festa per l’entrata dell’autunno.- Annunciò Rebekah sorridendo a Caroline.
-Davvero e.. come si svolge?- Domandò imbarazzata la ragazza.
-Non hai mai ballato ad una festa autunnale?Tutti i villaggi la fanno almeno una volta l’anno.- Disse Rebekah quasi fosse una cosa normale per tutti.
-Il nostro villaggio era un po.. strano.- Ammise imbarazzata la ragazza.-Poca gente , poche abitazioni  e quindi nessun ballo. -
-Potrai conoscere anche qualcuno in più oltre che a noi.- Disse Henrik seduto vicino a Nik.
-Ne sarei grata.- La ragazza sorrise e per un attimo , seppur breve , a Nik sembrò di avvertire piccoli brividi percorrergli il corpo.
-Nik ci andrà con Corinne.Vero fratello?- Rise Rebekah.
-Non sono fatti tuoi , sorellina.- Il fratello sorrise beffardo e si alzò sistemandosi i pantaloni.
Un sorriso che a Caroline piacque.
Le piaceva il suo modo beffardo.
-A stasera , Caroline è stato un piacere conoscerti.-
-Anche per me , Niklaus.-
Un sorriso dolce comparve sul viso della bionda.
Niklaus seguito da Henrik tornarono nella loro abitazione lasciando le due ragazze.
-Ti piace mio fratello?-
-Cosa?- Caroline sorpresa lanciò uno sguardo a Rebekah.
-Conosco quello sguardo. Purtroppo è già impegnato con una ragazza che non amo particolarmente.-
Disse Rebekah e Caroline sorrise immaginando quella Corinne.
-Che vestito indosserai oggi?- Disse Rebekah.
-Non so , a causa di quelle bestie li ho quasi persi tutti.- Ricordò Caroline.
-Posso vedere i pochi che hai?-
-Li ha mia madre,  ne vedrai uno alla festa stasera.- Sorrise.
Rebekah annui e sorrise anch’essa.
-Caroline è ora di andare. Ci ritroveremo stasera.- Una voce a Caroline famigliare interruppero le due.
La ragazza si alzò insieme a Rebekah e  raggiunsero i due famigliari.
-Sì, madre.-
-A stasera allora.- Disse  Esther con tono elegante.
Caroline fece un inchino e raggiunse i genitori che adesso avanzavano verso la loro nuova abitazione.


***


-Penso che non sia rimasta delusa  da te.- Rise Rebekah con Nik  che ora si preparava al ballo.
-Non essere ridicola sorella. Sai che non m’interessa.- La sorella però rideva divertita.
-Se proprio non ti interessa vado a vestirmi.-
Klaus fece cenno di andarsene e rimase da solo.
Non sapeva perché il viso di quella ragazza gli  ritornava in mente ogni qualvolta la nominassero.
Le piaceva quel viso così spensierato e puro.
Intanto Caroline nella sua camera provava i pochi vestiti che le erano rimasti.
Alla fine la scelta era ovvia.
Un vestito bianco e azzurro con un fiocco bianco sotto il petto.
Era contenta del suo aspetto.
Aveva sciolto i boccoli sul petto e con poche ciocche ci aveva fatto alcune treccine che aveva legato insieme facendola sembrare una specie di corona.
I Mikelson arrivarono alla festa poco prima dei Forbes.
-Nik , c’è la tua Corinne che ti aspetta.- Disse Rebekah infastidita dalla presenza di quella ragazza.
Niklaus , dal canto suo , non poteva che provare attrazione per quella donna così bella.
Aveva degli occhi da cerbiatta verdi e i capelli mori e ondulati.
-Buona sera  Corinne.-
La ragazza si girò sorridendogli.
-Niklaus.- Disse inchinandosi.
-Mi concedi questo ballo?- Disse ponendogli la mano.
La ragazzi rise e si unì a lui ad un ballo.
-Ho sentito dei nuovi arrivati. La figlia è una bella ragazza almeno così dicono tutti. Devo essere gelosa?- Disse Corinne all’orecchio del ragazzo di fronte a lei.
-Non essere sciocca , Corinne. Quella ragazza è solo..- Non finì di parlare perché dal vialetto spuntò Caroline in tutta la sua bellezza.
I capelli brillavano più di quanto avessero fatto la mattina e il vestito la ritraeva perfettamente. -..un’amica di mia sorella.- Niklaus continuò la frase ancora stupito dalla bellezza di quella ragazza.
Caroline alzò il viso , imbarazzata , verso Klaus che la guardava ancora stupito.
Distolse lo sguardo velocemente imbarazzata dalla bellezza del ragazzo.
Qualcuno però ora avanzava verso Caroline.
Un ragazzo dai capelli mori  e dagli occhi azzurri.
Gli sembrava si chiamasse Edwin.
Non sapeva perché avesse provato un pizzico di gelosia ma lo aveva fatto.
Vide Caroline sorridere e tendere la mano verso il pretendente poi si unirono tutti in un ballo.
Era il momento di cambiare coppia.
Chissà quale ragazza sarebbe capitata a Niklaus.
Fece fare una giravolta a Corinne e in pochi secondi si ritrovò contro Caroline.
Vide un piccolo rossore sulle guancie della bionda.
Sorrise e le mise una mano sulla vita e  con una tenne stretta la sua mano.
-Sono contento che tu sia venuta.-
-Beh la scelta era tra rimanere a casa e conoscere qualcuno.-
Testarda.
-Hai fatto amicizia con Edwin a quanto pare.-
-Mi pare un po’ troppo orgoglioso di se stesso.-
Il ragazzo rise consapevole di pensarla allo stesso modo.
Per una volta si guardarono negli occhi e la ragazza arrossì abbassando subito lo sguardo poi si tolse dalla sua stretta e corse verso Rebekah costringendola a farla incamminare nella foresta.
Niklaus rideva beffardo.
Non sapeva perché quella ragazza gli provocasse dei brividi sapeva solo che lo faceva e basta. 
  
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