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Autore: SunRising    04/09/2012    8 recensioni
Dalla storia:
Gale rischia di spezzarsi. Ogni giorno.
Se ne dimentica solo quando, ogni quindici e trenta di ogni mese, viene recapitato al suo alloggio un pacco rigido incartato di semplice carta marrone e, ancora prima di aprirlo, sorride perchè sa perfettamente cosa contiene.
Gale sorride solo ogni quindici giorni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raccolta1
Dedicata a chi mi ha fatto scoprire Hunger Games.
Dedicata a lei perchè so quanto le piaccia questo personaggio, sperando di non averla delusa.

Grazie a te che stai leggendo e a te che recensirai :)

Titolo preso dalla canzone di sóley (I'll drown, appunto) che ha Itunes ha deciso di riprodurre mentre battevo al Pc la FF. Bellissima.
Ah, mi scuso per eventuali errori di ortografia.




I'll drown







Dopo la fine dell'insurrezione, Gale ha deciso di rimanere nel Distretto 2.
E' perfettamente cosciente del fatto che negli altri 11 la guerra abbia recato più danni, più vittime e più distruzione, come è perfettamente cosciente di come la sua presenza non sia così indispensabile per gli altri.

Ma per lui lo è. Eccome.
Ha trovato facilmente il suo posto nel programma di ricostruzione ideato per poter permettere al distretto di ricominciare da capo; ha scelto lui di partecipare ai compiti più malsani e crudeli, quelli evitati dal resto dei "volontari": sgomberare una casa che deve essere demolita (foto, vestiti e ricordi di persone che molto probabilmente ora si trovano sotto i suoi piedi o schizzati contro i muri), raccogliere pezzi di Hovercraft precipitati al suolo (gli stessi che poco prima di essere colpiti avevano sganciato sulla folla bombe letali) o pulire la strada dalle membra degli sconosciuti rimasti uccisi.

Lui non si lamenta. Mai.
Ormai tutti suoi compagni hanno capito di come stia cercando in tutti i modi -in tutti i gesti, in tutte le parole- di espiare -quelle che crede essere- le sue colpe.

Gale rischia di spezzarsi. Ogni giorno.
Se ne dimentica solo quando, ogni quindici e trenta di ogni mese, viene recapitato al suo alloggio un pacco rigido incartato di semplice carta marrone e, ancora prima di aprirlo, sorride perchè sa perfettamente cosa contiene.
Gale sorride solo ogni quindici giorni.

La prima volta che aveva ricevuto quel regalo, vedendo la scritta "DISTRETTO 12" incollatagli sopra, aveva esitato 2 ore prima di riuscire ad aprirlo. Quando finalemente trovò il coraggio, al suo interno non aveva trovato alcuno biglietto del mittente, ma solo un vassio colorato d'oro ospitante 4 dolci glassati di azzurro. Gli stessi che anni prima fissava con naso e bocca spiaccicati contro la vetrina della panetteria quando la domenica mattina si dirigeva alla Chiesa del distretto, cercando -invano, a quanto pare- di non farsi vedere dai proprietari e dai loro figli.
Dimentica di essere sul punto di spezzarsi solo quando sente l'esplosione di crema e cioccolati che quei dolci gli lasciano in bocca.
Le prime volte si chiedeva se magari Katniss assistesse partecipe alla preparazione di quelle prelibatezze, ma ogni volta aveva lasciato cadere il suo sguardo rassegnato verso il pavimento. Si convince presto che il ragazzo del pane li prapari e spedisca di nascosto. Presto accetta di riconoscere che per lui quei dolciumi rappresentano quello che per Finnick rappresentavano quegli stupidi nodi.
Lo tengono a galla perchè sanno di casa; lo tengono a galla perchè sa di non essere stato dimenticato almeno da qualcuno.



***




Da dove sta scavando una fossa comune, Gale può vedere distintamente l'Osso e ogni tanto, verso il tramonto, si concede una pausa. E' costretto a posarsi una mano sopra gli occhi come riparo per contemplare l'imponente collina dai fianchi franati e, per quanto possa essere sbagliato, nelle sue membra sembra muoversi un moto d'orgoglio.

"E' stata una mia idea" pensa.

Il suo cervello sembra sul punto di voler ordinare agli angoli della bocca di sollevarsi, ma è in quel preciso istante che nella sua mente piombano senza preavviso le immagini di una lunga treccia bionda. Di una risata. Di due mani che, delicate, curano le piaghe lasciate dalla frusta. Di una coda da paperella.

"E' stata una mia idea a ucciderla" si corregge.

E si ricorda del perchè è lì.
Ma si ricorda che domani è il 15 del mese.
E ricomincia a scavare.


  
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