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Autore: Vals Fanwriter    04/09/2012    2 recensioni
Curt inarcò un sopracciglio, ma non rispose. Si limitò a guardarlo di sottecchi con una smorfia a metà tra l’incredulo e il divertito, dopo di che tornò a fissare il televisore. Rimise in piedi il suo soldato, con tanto di mitragliatrice in mano, e diede il colpo di grazia all’armata di Riker.
MegaLynch (friendship) | OS | Commedia
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cowlick

 

 

 

‹‹Secondo te ha freddo?››

‹‹Da com’è conciato si direbbe di sì.››

‹‹Glielo chiedo?››

Dom tornò a fissare il punto in cui stava guardando poco prima, sporgendosi indietro e sbirciando oltre la spalla di Curt con un sopracciglio inarcato. Quest’ultimo fece finta di niente, continuando ad armeggiare con il joystick e a tenere gli occhi puntati sul televisore. Dom si nascose nuovamente dietro la sua sagoma.

‹‹Sì, forse è il caso che tu glielo chieda. È preoccupante.›› mormorò, mentre un sorrisino si disegnava sul volto di Curt, ‹‹Ma prima attento a quel cecchino!›› lo avvisò poi indicando il televisore. Un paio di movimenti e l’avversario era fuori gioco.

‹‹Non vale, Dom! Stiamo giocando noi.›› protestò Riker, seduto dall’altro lato del divano, il broncio leggermente nascosto dal cappuccio della sua felpa.

Dominic sospirò: ‹‹Questi videogiochi mi fanno venire l’ansia. Credo sia il caso che io vada di là›› diede una gomitata a Curt, prima di sottolineare il resto della frase, ‹‹a prendere qualcosa da bere!›› Si alzò dal suo posto e si allontanò con una certa disinvoltura.

‹‹Bravo, vai, traditore.›› gli urlò dietro Riker, prendendo il comando di un altro soldato e spedendolo contro l’armata di Curt, ‹‹Così io mi prendo la rivincita.››

Curt evitò i colpi di bazooka senza troppa difficoltà, scoccando un’occhiata divertita al biondo.

‹‹Mi stavo chiedendo…›› cominciò, colpendo in pieno un altro soldato e nascondendo il suo dietro una parete.

‹‹Stai cercando di distrarmi per- No! Come diavolo hai fatto?›› Riker si portò una mano sulla testa, all’assassinio del suo combattente più valoroso, e Curt sogghignò.

‹‹Stavolta ti sei distratto da solo.››

Riker strinse di nuovo le mani sul joystick e si agitò come non mai mentre cercava di colpire quel maledetto che gli aveva fatto fuori mezzo esercito. ‹‹Sei tu che sei sleale!›› borbottò.

‹‹Non ho fatto proprio nulla.›› ridacchiò il moro, ‹‹Volevo solo chiederti perché…››

‹‹Sssh! Ho bisogno di concentrarmi.›› lo zittì Riker, finendo per lanciare un colpo di fucile a vuoto.

Curt inarcò un sopracciglio, ma non rispose. Si limitò a guardarlo di sottecchi con una smorfia a metà tra l’incredulo e il divertito, dopo di che tornò a fissare il televisore. Rimise in piedi il suo soldato, con tanto di mitragliatrice in mano, e diede il colpo di grazia all’armata di Riker.

Quest’ultimo spalancò la bocca interdetto e lasciò cadere il joystick sul tappeto. Si mise entrambe le mani dietro la testa e ricadde sullo schienale del divano, lo sguardo ancora puntato sul game over e l’espressione scioccata.

‹‹Sei un mostro!›› si lamentò.

Curt tornò a fissarlo, con un sorriso enorme e gonfiando il petto: ‹‹Nessuno riesce a battermi a CoD.››

‹‹È colpa tua, mi hai deconcentrato.›› tentò di giustificarsi Riker, spostando lo sguardo su di lui.

‹‹Veramente cercavo solo di domandarti una cosa, ma tu non mi hai lasciato parlare.››

Riker sbuffò: ‹‹E cosa, di grazia?››

Il moro lo indicò, prima di riuscire a fare, finalmente, la tanto agognata domanda: ‹‹La felpa e il cappuccio sono dovuti al freddo?››

Riker lo guardò come si guarda un pazzo.

‹‹Insomma,›› continuò Curt, senza smettere di indicarlo, ‹‹non fa un po’ caldo per le felpe?››

L’espressione del biondo non cambiò, in un primo momento, ma dopo aver metabolizzato la frase del suo amico, le sue guance si colorarono appena di rosso.

‹‹Idiota, no che non ho freddo…›› mugugnò abbassando lo sguardo.

Curt seguì il suo sguardo e lo puntò sulle sue mani: ‹‹E allora cosa?›› mormorò dolcemente nel notare il modo in cui si stava torturando le dita.

‹‹Penserai che sono un cretino…›› rispose Riker flebilmente.

Curt ridacchiò: ‹‹Non più di quanto lo pensi già.››

L’altro abbassò di più la testa per nascondere l’imbarazzo sotto il suo adorato cappuccio.

‹‹Avanti, dimmelo.›› insisté Curt, posando una mano sulle sue, per frenare la feroce lotta ingaggiata da quelle dita lunghe e affusolate. Gliele accarezzò appena, mentre l’amico gli faceva giurare di non ridere una volta venuto a conoscenza di quel mistero.

‹‹Hai la mia parola.›› gli rispose, posando la mano destra sul cuore.

‹‹Ho una vertigine…›› pigolò Riker poco distintamente, guardandolo appena negli occhi.

Non poteva crederci.

‹‹Hai… cosa?››

Riker sbuffò, prima di sfilare le mani dalla sua presa e afferrare il suo cappuccio: ‹‹Guarda.››

Lo abbassò e Curt non vide altro che la sua chioma bionda, accuratamente spettinata come al solito, e l’unica cosa che, forse, poteva definirsi fuori posto era una ciocca, più sparata di tutto il resto, leggermente arricciata verso l’alto.

‹‹Visto?›› esclamò Riker esasperato, ‹‹È da stamattina che cerco di metterli in riga, ma niente!››

Curt lo fissò basito, ma fu qualcun altro a commentare per lui.

‹‹Fammi capire,›› affermò Dominic, rientrando in salotto, con la stessa espressione di Curt in viso, e reggendo un vassoio con dei bicchieri ricolmi di limonata, ‹‹stai praticamente evaporando sotto una felpa, solo per nascondere una vertigine?›› storse la bocca, ‹‹Neanche io lo farei.››

E nonostante Curt avesse appena fatto una promessa a Riker, non riuscì a trattenersi a quella frase. Si stese sul divano e si tenne la pancia, mentre rideva a più non posso.

‹‹Dio, vi odio.›› borbottò Riker, ma dopo qualche secondo scoppiò anche lui a ridere, seguito immediatamente da Dom.

 

Fine.

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Boh, non chiedetemi cosa sia questa cosa. Sappiate solo che è tipo un mese che mi dico “Devo scrivere una MegaLynch, devo scrivere una MegaLynch” e, anche se ci ho messo solo tanta friendship, alla fine è venuta fuori. C’è la game night, c’è parte della 36TD e c’è la mania di Riker per i cappucci. Soprattutto quella, perché tutto è nato da questa foto. Ho ipotizzato che Riker avesse freddo, non c’era altra spiegazione, e poi ho scritto questa scenetta demenziale. C’è troppo poco MegaLynch a questo mondo!

Voglio ringraziare Silvia che, insieme a me, voleva abbracciare il Riker freddoloso della foto e Robs, perché lei è l’unica che riesce a convincermi a pubblicare queste boiate.

Spero di avervi fatto sorridere almeno un po’ e, magari, se così è stato, potete lasciarmelo scritto, o lasciarmi scritto che vorreste lanciarmi i pomodori appresso. Va bene uguale. Lol

Kisses.

Vals

 

 

 

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