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Autore: ehigomez    04/09/2012    6 recensioni
[Selena Gomez]
e se una selena gomez e un justin bieber, entrambi non famosi, si incontrassero?
dalla storia:
"sentii il suo cuore battere così forte da raggiungere quasi il mio, che ormai stava uscendo dal petto. un brivido percorse la mia schiena, provocandomi una sensazione strana, ma piacevole. le gambe tremavano e lo stomaco, beh non era possibile descrivere cosa stava accadendo li dentro. le sue labbra si modellarono perfettamente alle mie, quasi fossero state create per questo, e il suo profumo m'invase. fu una vera e propria doccia fredda, quel bacio. fu qualcosa d'indescrivibile."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Selena Gomez
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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--capitolo 1--
ho sempre amato gli aerei.
amavo quell’insieme di ferraglia che riusciva ad arrivare fin sopra le nuvole.
anche se, quella volta, potevo ammettere di odiare gli aerei.
sì, odiavo quell’insieme di ferraglia che riusciva ad arrivare fin sopra le nuvole.
non prendetemi per pazza, vi prego.
anzi, provate a capirmi. non è facile dover lasciare la propria città, la propria famiglia, la propria casa.
fu un duro colpo sapere dei problemi economici di mia madre mandy e del suo compagno brian.
la mia famiglia non ha mai galleggiato nell’oro, anzi. ma riuscivamo sempre, in qualche maniera, a cavarcela.
mia madre faceva il doppio lavoro, mentre brian rimaneva in ufficio fino a tarda sera. eppure, nonostante tutto questo, i soldi non bastavano e la crisi cominciò a farsi sentire.
ho sempre ammirato la loro tenacia. li conosco e sono due persone straordinarie, due modelli della mia vita.
quanto a me, mi chiamo selena marie gomez, e ho appena compiuto diciotto anni.
la cosa che amo di più, oltre la mia famiglia, è la musica.
sì, insomma, quale ragazza non vive di musica?
un’altra mia passione è il cinema, la filmografia e tutto ciò che riguarda quel settore.
ho studiato lingue straniere per alcuni anni, almeno fino a quando non ho dovuto lasciare la scuola e trovarmi un lavoro.
quelle scuole sono molto prestigiose e prestigioso è un sinonimo di costoso.
ho cominciato a lavorare al piccolo bar proprio sotto casa mia, non guadagnavo una grossa cifra, ma almeno potevo dare una mano nel mio piccolo.
successivamente, ho cominciato a lavorare come baby-sitter e dog-sitter per la mia vicina.
e adesso… adesso sono su questo aereo diretto per atlanta, in cerca di fortuna. lontano dalla mia famiglia, dai miei amici e da tutto quello che mi apparteneva.
con me, però, avevo portato il mio bellissimo husky dal pelo fulvo.
l’avevo chiamato harry in onore di harry potter. sembrerà stupido perché, essendo il mio cane di un colorito arancione, sarebbe stato più adatto il nome ron o ronald.
vabbè, lasciamo perdere.
 
passai una mano sul vetro appannato, era buio inoltrato, ma potevo intravedere benissimo qualche goccia di pioggia che batteva sul finestrino.
mi guardai attorno, non era grande come aereo, d’altronde era un volo low-cost ed era davvero piccolo.
davanti a me era seduta una donna di un soave color cioccolato che stringeva a se una bambina. teneva ben salda la mano della piccola che, intanto, era crollata dal sonno.
mi intenerii guardando quella scena. amavo i bambini e, avendo fatto da baby-sitter per molti mesi, avevo una certa dimestichezza con loro.
su quell’aereo c’erano persone di tutti i tipi.
dall’altro lato, sedeva un uomo vestito in giacca e cravatta. beveva tranquillamente un caffè caldo, di quelli confezionate e leggeva il ‘new york times’. potei benissimo riconoscere la notizia di copertina, in caratteri cubitali: “nuovo calo della borsa negli usa.”
sospirai nuovamente, facendo scivolare il mio pensiero sulla mia famiglia.
chissà come stava mamma e brian.
girai lo sguardo soffermandomi su una donna alta, bionda, giovane e, sicuramente, rifatta.
dovevo ammettere, però, che era davvero bella.
accanto a lei sedeva un uomo anziano, con un vistoso rolex dorato. i due si scambiavano di continuo tenere effusiosi.
trattenni una smorfia. come poteva una ragazza così giovane baciare quel vecchio?
poi mi tornò in mente il titolo da prima pagina: “nuovo calo della borsa negli usa.”
ecco svelato il motivo.
ritornai a guardare fuori dal finestrino, incontrando il mio riflesso.
non era limpido, ma mi vedevo chiaramente. capelli lunghi, mossi con qualche punta bionda.
risi, ripensando al disastro che mia cugina priscilla aveva combinato con la tintura per capelli.
‘te li schiarisco soltanto un pochino’ mi aveva assicurato.
e fu così che mi ritrovai con i miei soliti capelli castani e le punte di tutt’altro colore.
mi ritrovai, per la centesima volta, a sospirare e pensare a cosa mi attendesse ad atlanta.
non ero abituata alle grandi città. ma sinceramente l’idea di ritrovarmi completamente sola non mi faceva paura, no.
mi terrorizzava soltanto.


my space:

okaaay, ciao c:
questa è una fan fiction che ho scritto da qualche giorno.
alcune pezzi le ho prese da altre storie su facebook che mi sono piaciute parecchio e di cui ora non ricordo il nome. çç
quindi se questa storia verrà letta da gli autori, ditelo pure. c:
spero vi piaccia come inizio.
un bacio, chiara.
  
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