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Autore: Jude92    05/09/2012    2 recensioni
Due ragazze, Yuko e Rachel, partono per il Giappone alla ricerca del padre di una delle due.
Durante il soggiorno nella grande metropoli Rachel farà uno strano e alquanto bizzarro incontro con qualcuno che, apparentemente non dovrebbe esistere...
Il ragazzo non lascia trapelare nulla circa la sua identità e la ragazza, benché dubbiosa, decide di frequentare il ragazzo ma al momento della rivelazione Rachel dovrà accettare le dure conseguenze!
Invece Yuko cercherà con tutte le sue forze di incontrare il padre, ma avvicinarsi a quest'ultimo non sarà facile poichè proprietario del grande gruppo finanziario Yamamoto.
Ce la farà Yuko a parlare con il padre??
E Rachel, riuscirà a restare in equilibrio tra fantasia e realtà???
- Alcuni dei personaggi che appariranno non mi appartengono, sono proprietà di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Nuovo personaggio, Watari
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NOTE: 

Vi consiglio caldamente, per tutta la durata della lettura, di ascoltare in sottofondo, Traveling di Utada Hikaru! 
Detto ciò, buona lettura! ^^
I commenti sono, come al solito, più che ben accetti x)


Capitolo 2

 
Arrivo

 

« Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... 
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. 
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. 
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. 
È tempo di morire. »

...

Guardatevi Blade Runner, vi sembrerà di essere a Tokyo. 
Venite a Tokyo, vi sembrerà di essere in Blade Runner.
...

 

 

        …Narita International Airport….                                 Ore: 6.00 

 

 

 

 
“Attenzione il volo TG661 della compagnia British Airways sta per atterrare all’aeroporto di Narita…vi auguriamo una buona permanenza…”
 
Era la voce della Hostess che ricordava l’arrivo ai passeggeri…Aprii gli occhi e mi ritrovai sotto il naso un meraviglioso tappeto di luci…
Avevo sempre pensato al Giappone, “il paese dell'origine del sole", e in particolare a Tokyo, come un posto irraggiungibile e fuori portata, soprattutto per una ragazza “normale” come me, visto che sentendo quello che si diceva su questo incredibile paese non potevo immaginare, neanche lontanamente, che anche io, un giorno, sarei riuscita a vedere con i miei occhi….e quel giorno era finalmente arrivato!
Tokyo: una vera, immensa, enorme metropoli.Per me, è sempre stato un luogo magico, il posto dove tutti i ragazzi della mia generazione hanno sognato di essere almeno una volta, magari per andare in quei licei dove le ragazze hanno le famose divise “alla marinara” o solo per vivere dentro un mondo così strano e diverso del nostro eppure così affascinante. Ed ora eravamo lì, dirette verso il treno che dall’aeroporto ci avrebbe portate alla stazione centrale. Una volta arrivate a Tokyo Station, dovemmo affrontare il primo problema: adattarsi alla metropolitana!
 
“Rachel!! Sbrigati! Che fai lì impalata??? Dobbiamo sbrigarci!” urlò Yuko sventolando due biglietti.
“Arrivo!” e così ci dirigemmo alla fermata del nostro hotel che era davanti alla stazione di Shiodome.
 
Fuori un cielo azzurro e limpido, luci a neon anche di giorno, capelli colorati e magliette strappate, ombrellini parasole e occhiali scuri, tacchi a spillo e ciabattine infradito, video musicali e grattacieli oscillanti. Cavoli mi sono detta, sono a Shiodome! Sono a Tokyo! In quel momento ho realizzato di aver coronato un sogno. Consapevolezza, in realtà, mai arrivata.
 
Shiodome,un quartiere molto avveniristico, super innovativo, con la linea della metropolitana che passa accanto ai palazzi, in linea col 5° piano! Spettacolare…
Ero così attenta ad ogni minimo particolare che, se Yuko non mi avesse chiamato per più di cinque volte probabilmente sarei rimasta lì, come uno stoccafisso, per tutto il giorno!
 
 
“Ti vuoi sbrigare! Dopo avremo tutto il tempo per fare i giri turistici!” mi disse Yuko alquanto seccata mentre aspettava davanti l’entrata dell’hotel.
“Si,scusami Yuko! Hai ragione, sono proprio infantile!” le dissi mentre camminavo per raggiungerla.
“Non ti preoccupare! E’ normale,in fondo è la prima volta che vedi il Giappone…Scusami tu!” mi rassicurò, rivolgendomi un bel sorriso.
“Eh già.. è così.. così…bella ed affascinante! Credo che sia un posto unico!” affermai soffermandomi a guardare, di nuovo, ogni cosa con stupore ma subito mi accorsi che stavo entrando in catalessi, così scossi la testa e feci cenno a Yuko di entrare…
 
Il Park Hotel Tokyo, 4 stelle… Fantastico!
La Hall si trovava al 28° piano, ma a noi fu assegnata una stanza con vetrata e vista sulla baia di Odaiba al 34°piano…
 
 
Una volta entrati in camera cominciammo a sistemarci….
Era una stanza molto grande, insonorizzata, al suo interno c’erano così tanti particolari da renderla perfetta! Il pavimento e i mobili erano tutti di un legno chiaro così come le rifiniture della pareti. Per terra erano stesi dei bellissimi tappeti rossi a sobri motivi stilizzati e ovunque per la stanza, e soprattutto sul letto Kingsize, c’erano disseminati cuscini di ogni dimensione e colore. Nella stanza accanto c’era una scrivania con un televisore LCD e al centro della stanza due divani in stile “metropolitan” con struttura, chiaramente, in legno di abete con un sistema di molleggio costituito da cinghie elastiche e imbottitura bianca. Uno dei due era dotato di poggiatesta sollevabile manualmente e di sedute posizionabili elettricamente tramite telecomando o touch pad; al centro un grazioso tavolino mentre all’altro capo della camera vi era un piccolo mini-bar con porta in vetro.
In quel luogo, così caldo e confortante al solo vedersi, perfino l’animo del più freddo e nostalgico viaggiatore poteva sciogliersi in quell’aura dorata, aveva un aspetto tanto accogliente che non poteva non diventarlo per chiunque!
La prima cosa che notai fu la differenza tecnologica rispetto al mio “mondo”…
Il primo “avvistamento” fu dopo la doccia: lo specchio del bagno che si appannò soltanto per metà, l’altra mi ci specchiai meravigliosamente!
La tavolozza del water era riscaldata!...una vera meraviglia!
Non potevo crederci, ero esterrefatta e parlavo da sola per lo stupore!
Ogni tanto sentivo ridere Yuko dalla stanza accanto che, sempre puntualmente, mi riportava alla realtà…ma non dopo aver assistito all’esistenza di un vero e proprio robot, anzi,un wc robot! Infatti questa volta dovette irrompere al bagno a causa delle mie straripanti urla, e dopo essere entrata, capì la situazione.. beh, reazione? Mi guardò davvero male ed uscì sbattendo la porta.
Restai un attimo ad osservarmi e solo dopo mi accorsi che era un rubinetto che usciva da sotto il wc, una sorta di bidet… Che stupida! Scoppiai a ridere rumorosamente,anche dopo essere uscita dal bagno, ma Yuko continuava a mostrarmi incredulità e un chiaro segno di scocciatura in viso… “Mio Dio!” disse fra sé e sé scuotendo la testa con il palmo di una mano…
 
Erano le 14…
Chiaramente eravamo distrutte,avevamo fatto esattamente 11 ore e 30 minuti di volo e gli altri restanti 30 li avevamo passati all’aeroporto per il ritiro bagagli. Insomma eravamo davvero stremate! Così decidemmo di fare un sonnellino pomeridiano per recuperare un po’.
 
Prr! Errore gravissimo, e cosa che sconsiglio a tutti: MAI dormire una volta arrivati in albergo, cercare di resistere fino alla notte per essere in grado di recuperare l’intero giorno, altrimenti ci si abitua solo dopo alcuni giorni al fuso orario….!
 
Una volta sveglie decidemmo di uscire e fare una passeggiata in una zona di vicino albergo: GINZA, il quartiere dello shopping, con i suoi negozi di lusso, le sue boutique snob, i caffè alla moda, i teatri classici (e il Sony Building con televisori che da noi arriveranno tra cinque anni, sempre che arriveranno!!)
Sfortunatamente era tutto chiuso perché era piuttosto tardi…Cavolo avevamo dormito per 8 ore! Però,grazie alla geniale mente di Yuko, obiettammo per il classico: luci, insegne, persone e stravaganze…Tutto come da manuale!
I ristoranti, a buon prezzo, si trovavano ovunque e la cucina giapponese era davvero un toccasana! Il SUSHI MAKI…devo dire che è stato uno degli esperimenti culinari meglio riusciti in tutta la mia vita! Unica nota negativa fu imbattermi nell’usare le “famose” bacchette, a differenza di Yuko che invece le destreggiava con naturale facilità.
 Le persone erano davvero molto disponibili e si offrivano a darci indicazioni là dove ci perdevamo.. e le ragazze??? Beh maniache della moda è dire poco!
Elegantissime e molto curate, alcune erano delle lolite in rosa altre in stile gothic, ragazze vestite con uno stile che richiamava e rileggeva l’epoca vittoriana e settecentesca con suggestioni o leziose con colori pastello o decisamente dark, e reminescenze dello steam punk  e delle fiabe tipo Alice di Lewis Carroll , più volte, e con toni diversi, riprese dai manga e non solo. Eppure a  Londra, come ben mi informò Yuko, nel quartiere alternativo e colorato di Candem Town, c’erano davvero molti negozi in tema, anche di note marche giapponesi, e da alcuni mesi era uscita anche per il mercato anglosassone la versione in inglese della Gothic Lolita Bible! Ma io, come al solito, non badavo a queste cose. L’alta moda non ha mai fatto parte del mio “essere”.
 E questa, che ora avevo proprio davanti agli occhi, era veramente fuori dall’ordinario anche se, a mio parere, era davvero tutto molto esagerato perché come dire? Quelle timide ragazze dai lineamenti raffinati scadevano nel trash! Ma loro sembravano tutte molto a loro agio,amavano confrontarsi con gli occidentali soprattutto di notte e dopo aver bevuto qualche drink!
 
Ah,Tokyo…. Sicuramente da lì a poco l’avrei considerata la città che non dorme mai, divertentissima e mai, dopotutto, banale!
 
Così dopo circa 2 ore dalla nostra “fugace” visita al quartiere, ritornammo in albergo col proposito di ritornare durante l’apertura dei negozi!
Ero allettata all’idea di ritornare in quel posto! Sentivo nell’aria qualcosa di strano, come un presentimento, ma alla fine pensai che nell’aria, durante il nostro soggiorno, ci sarebbe stata soltanto MAGIA!

 

 
 
 

 
                               
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Salve ragazzi,
sono di nuovo io! 
:) 
Si, è vero, ci ho messo tanto a scrivere questo capitolo ma solo perché volevo che fosse “descritto” nei minimi particolari!
Infatti, come potete ben vedere, ci sono meno “conversazioni” tra le due protagoniste e ancora non c’è “nulla” che riguardi il tema Death Note…Si lo so, adesso mi starete dicendo un sacco di parolacce, però posso dirvi soltanto che molto presto qualcuno di molto, molto interessante, entrerà di scena! ;) Ops! Spoiler! :O xD
Però, tutto sommato,penso che sia pur sempre un modo per poter recensire e farmi sapere cosa ne pensate! :P
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Aggiornerò al più presto!!!

 

Un bacio :*

Jude92

  
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