Mi sentivo quasi di troppo in quello scenario, dove lui e la musica, l’arte, le emozioni, diventavano una cosa sola, si univano, si mischiavano e non si riusciva più a capire dove cominciasse l’uno e finisse l’altra. Come due corpi intenti a fare l’amore. Ed io, spettatore silente di quello show, non avrei dovuto sorridere con palese dolcezza, perché io signore e signori, Axel, il numero 8 dell’Organizzazione non avrei potuto provare emozioni, come l’affetto, l’amicizia, il dolore.
[Akuriku]