Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: telesette    05/09/2012    1 recensioni
Improvvisamente Joe si rese conto di quanto era stato stupido e ingiusto, nello scendere subito a conclusioni affrettate. Il primo impulso fu quello di chiedere scusa a 004 ma, come giustamente gli fece notare questi, era un’altra la persona a cui doveva chiedere scusa...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albert Heinrich, Françoise Arnoul, Joe Shimamura
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un’esplosione violentissima

L’onda d’urto aveva colpito 003 con tale forza da scaraventarla contro il muro e lasciarla priva di sensi. 004 fu il primo ad accorgersi che, indebolita dall’esplosione, un’intera sezione dell’edificio rischiava letteralmente di seppellirla sotto tonnellate di macerie.

- 003, attenta!

Rapido come un fulmine, Albert si precipitò in soccorso della compagna svenuta. Chino sopra di lei, facendole scudo col proprio corpo metallico, 004 riuscì a proteggerla da una pioggia di calcinacci e pezzi di cemento. Non appena la nuvola di polvere cominciò a diradarsi, 004 aiutò 003 ad appoggiare la schiena in un punto dove l’aria era sufficientemente pulita, così da permetterle di respirare.

003, stai bene?

Subito dopo un lieve movimento delle sopracciglia, Françoise aprì gli occhi e riprese pian piano conoscenza. Albert era chiaramente sollevato ma, come abbassò lo sguardo, si accorse improvvisamente di avere uno squarcio sul braccio. Dal momento che il suo corpo era per la maggior parte artificiale, non sentiva logicamente alcun dolore ma dai circuiti lesionati fuoriuscivano diverse scariche elettriche che confermavano la gravità del danno.

- 004, ma tu sei ferito…
- No, non preoccuparti - la rassicurò Albert. - Non è niente, davvero!
- Aspetta, ti aiuto io!

Così dicendo, Françoise si tolse la sciarpa e fece per avvolgergliela attorno al braccio.

- Il tessuto della sciarpa è isolante - spiegò Françoise. - Non è granché, ma servirà a contenere il danno finché non torniamo alla base!
- Sei molto gentile 003, ti ringrazio!
- Veramente sono io a doverti ringraziare - osservò lei con un sorriso colmo di gratitudine. - Mi hai salvato la vita!

Albert sorrise.
Mentre Françoise finiva di sistemargli la fasciatura, lui poggiò la mano sulla sua spalla con fare amichevole. La fanciulla arrossì vistosamente, non tanto per il gesto ( che non aveva proprio nulla di equivoco in sé ), ma solo perché era noto quanto fosse sensibile alle manifestazioni di affetto.
In quel momento però, dopo averli cercati ovunque dal momento dell’esplosione, 009 si fece largo tra le macerie e li vide.

- 003, 004 - chiamò il Cyborg avvicinandosi. - Grazie al cielo siete qui, io e gli altri eravamo…

Davanti a quella scena, l’espressione rasserenata sul volto di 009 fu sostituita da una di completo stupore. Françoise ebbe un sussulto, un lampo negli occhi che Joe interpretò quasi come colpevole, e la mano di Albert sulla sua spalla pareva confermare l’equivoco.

- Joe - esclamò dunque 003, passando lo sguardo da lui ad Albert. - Il muro stava per crollarmi addosso, avevo perso i sensi e 004 mi ha salvata!

009 non disse nulla.
Logicamente non aveva alcun motivo di dubitare delle parole di Françoise e, non fosse stato per il gesto amichevole di Albert, non avrebbe certo frainteso la cosa. La logica gli impediva di credere che 004 potesse… No, lo conosceva troppo bene per pensar male di lui.
Tuttavia il sussulto che aveva avuto Françoise, così come la mano di Albert sulla sua spalla, fece sorgere in 009 qualcosa che non avrebbe mai pensato di provare: la gelosia!

- Purtroppo abbiamo perso le tracce dei nostri nemici - esclamò 009, cercando un pretesto qualsiasi per poter cambiare argomento. - Anche 002 sta bene, a parte qualche ammaccatura… Sarà meglio tornare dal dottor Gilmore, adesso!

Così dicendo, 009 si voltò senza aggiungere altro.
003 schizzò in piedi, chiamandolo come sempre per nome, ma lui fece finta di non sentirla e rifiutò di risponderle. La ragazza era chiaramente amareggiata e, sentendosi in qualche modo responsabile per l’accaduto, 004 capì che era suo compito mettere in chiaro le cose e subito, prima che la faccenda potesse degenerare.

 

***

 

- 009, aspetta!

Come il Cyborg sentì una forte mano sulla sua spalla, si voltò e incrociò i bianchi occhi imperscrutabili di Albert che lo osservavano. Per un attimo i due rimasero a fissarsi dopodichè, rompendo il silenzio per primo, 004 sollevò il braccio per mostrare la fasciatura al compagno.

- Quello che ha detto 003 è la pura verità - spiegò Albert. - Quando ho visto che era in pericolo, sono intervenuto immediatamente; siccome però mi sono ferito al braccio, è stata lei a volermi mettere questa, per evitarmi un corto circuito…
- Guarda che non mi devi nessuna spiegazione - ribatté 009 con apparente indifferenza. - Capisco benissimo!

004 si accigliò.

- Non essere stupido - esclamò 004, chiaramente irritato. - Conosci meglio di me la generosità di 003: non hai motivo di dubitare di lei, e dovresti vergognarti anche solo di pensare una simile sciocchezza!
- E cosa dovrei pensare allora?
- Semplicemente la verità - tagliò corto Albert, in chiaro tono di rimprovero. - Françoise è una ragazza sincera, e ti ama più di ogni altra cosa al mondo!

Improvvisamente Joe si rese conto di quanto era stato stupido e ingiusto, nello scendere subito a conclusioni affrettate. Il primo impulso fu quello di chiedere scusa a 004 ma, come giustamente gli fece notare questi, era un’altra la persona a cui doveva chiedere scusa.

- 004, mi dispiace, io…
- Lascia perdere - lo interruppe l’altro. - Posso capire quanto tu tenga alla donna che ami, ma non devi permettere alla gelosia di offuscare il tuo cuore… Non è giusto, soprattutto per lei, cerca di ricordartelo!

009 annuì.
004 era forse il più sensibile tra tutti i Cyborg del dottor Gilmore, nonostante il suo corpo lasciasse intendere il contrario, e comprendeva molto bene cosa significasse amare qualcuno. Quando Albert Heinrich era ancora un essere umano, la bella e sfortunata Hilda era tutto il suo mondo. Il destino era stato fin troppo crudele con lui: la morte di Hilda, la trasformazione in cyborg e la consapevolezza di dover trascorrere un’eternità come essere meccanico.
Ora 004 era un Cyborg, un essere artificiale con una mente e un cuore umani.
Poteva provare dei sentimenti, e ricambiare l’amicizia e la solidarietà reciproca, ma la sua condizione gli impediva crudelmente di amare ed essere amato. Non c’era alcuna gelosia, nel modo in cui guardava Joe e Françoise; un po’ di tristezza forse, ma certo era tra i primi a desiderare che almeno loro fossero felici. Ciò che lui e Hilda non avevano potuto avere assieme, non riguardava certo la gioia e l’affetto dei suoi due amici innamorati.

- Stalle vicino - disse infine Albert, in tono più che mai serio.

In quella Françoise si avvicinò a entrambi.
Joe esitò un attimo, cercando le parole migliori per chiederle scusa, ma la fanciulla poteva leggere chiaramente il suo dispiacere negli occhi. Prima che 009 potesse aprire bocca, 003 lo strinse forte per sussurrargli qualcosa all’orecchio.

- Sei uno sciocco - mormorò lei, aggrappandosi con forza alla sua casacca. - Ma ti voglio bene lo stesso!

Comprendendo di essere di troppo, 004 si allontanò senza dire una parola.
I due Cyborg erano troppo intenti ad abbracciarsi, per potersi accorgere di lui, ma Albert sapeva che era giusto così ed era contento per loro.

- Siate felici - esclamò sottovoce, con un sorriso sincero dipinto sulle labbra.

 

FINE 

   
 
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