- Casa Sawada -

Mattinata tranquilla quella a casa Sawada, tranquilla sempre rispetto ai canoni della famiglia. Innanzitutto, I-Pin e Lambo che corrono in cucina, il povero Tsuna viene svegliato “dolcemente” da Reborn, Fuuta insegue i due che corrono e la entusiasta Nana cucina per un reggimento aiutata da Bianchi.
- Ahi ahi ahi… Reborn! – Urlò Tsuna, massaggiandosi lentamente la testa dopo esser stato colpito da una martellata, ovviamente di gomma. – E’ ora di svegliarsi, Imbrana-Tsuna! – Il tutor caricò un altro colpo, quando il giovane balzò fuori dal letto urlando – Sono sveglio! Sono sveglio! – Il martello tornò alla sua forma originale, il camaleonte Leon, andandosi a sistemare sul cappello dell’Hitman.
– Bene! Oggi andremo in gita, vedi di prepararti. Si va allo zoo. – La faccia allibita del ragazzo faceva trasparire tutto lo stupore. – Che? Davvero? – A momenti gli occhi sembrano riempirsi di lacrime, dopo una settimana dura e faticosa, di certo non si aspetta una cosa simile.
– Tsuna-nii! E’ per te! – Tsuna neanche si era accorto che avevano suonato e il giovane Fuuta era andato ad aprire la porta, sulla soglia si trovavano Gokudera, Yamamoto, Ryohei, Kyoko, Haru e Basil e lui ancora in pigiama. Si infilò rapidamente un paio di pantaloni e una maglietta e scese. – Ehh? Che ci fate qui? – Ancora più stupito. – Buongiorno, Decimo!– Esclamò Gokudera con un sorriso. Reborn intanto aveva raggiunto il gruppetto nell’ingresso.
– Bene, direi che siamo tutti pronti. Dino dovrebbe arrivare a momenti… -
Reborn ha appena finito la frase che ecco un tonfo poco fuori la casa, la porta viene aperta da Fuuta e lo spettacolo che si presentò a tutti era un Dino che si massaggiava la testa dopo essere scivolato. – Ehh? Dino-san? – – Oh! Buongiorno, Tsuna! – Un sorriso da parte del biondo.
– Bene, ora ci siamo tutti… Giannini ci porterà allo zoo e ci riaccompagnerà a casa. – Spiegò brevemente l’Arcobaleno, mentre usciva dalla casa, seguito da tutti i presenti. Un suono di clacson confermò la presenza dell’ingegnere Vongola davanti casa Sawada; lentamente tutti salirono sull’autobus. – Si parte!-
 
– Crazy Zoo –

- Capo! Dobbiamo ritrasformare tutti gli animali! Fra poco arriveranno i visitatori!- Hana Aoi, la prima custode “ufficiale” dello zoo, urlava contro un “coniglio” che saltellava intorno ai numerosi animali trasformati in umani dal suo magico fumo. –No! Non è divertente!- Mentre continuava a correre giocando con una palla colorata. Da quando si erano uniti il circo e l’acquario i visitatori erano aumentati a dismisura, ma quel giorno era speciale; non avrebbero avuto altri visitatori al di fuori di due gruppi di una decina di persone, uno proveniente dall’Italia e l’altro da Nanimori.
– Ecco qual è il mio peggior incubo, da quando sono qui…- Un Michinoke depresso guardava verso il basso, mentre Suzuki gli dava amichevoli pacche sulle spalle per confortarlo.
– Abbiamo ancora pochi minuti per allenarci nello spettacolo! Ricominciate, Kisazou-san! – Rodeo faceva scattare lentamente la frusta sul terreno, mentre l’elefante Kisazou era seduto sulla palla usata per l’esercizio. – Basta… Non ce la faccio più! – Sbuffò l’animale, mentre già Uwabami, Kasai, Kameda e gli altri si andavano a mettere dentro le gabbie.
L’orario di apertura si avvicinava sempre di più. – Capo! Dobbiamo aprire fra poco! Dopo avrà tutto il tempo di giocare!- La ragazza si era fermata stanca della corsa per raggiungerlo – Shina! Non possiamo farci scoprire, così… Dobbiamo diventare lo zoo più popolare del mondo!- Suzuki era l’unico che ogni tanto riusciva a “controllare” il coniglio, tant’è che il capo dello zoo si era fermato davanti a tutti. – Stupido coniglio…- Borbottò uno stanco Shishido andandosi a sedere all’interno della sua gabbia. – Uff… E va bene! Trasformatevi, animali!- Il fumo si iniziò a spargere in tutto il territorio dello zoo, lentamente gli animali ripresero le loro forme normali.
– Ma come fai? – Domandò Hana al ragazzo, decisamente più esperto di lei, il giovane alzò le spalle come risposta. – In ogni caso dobbiamo prepararci fra poco arriveranno… E non vogliamo fare la fine della scorsa volta, vero? – La custode alludeva al fatto che con la serie di visitatori precedente tutto era andato in rovina a causa del capo stesso che si stava divertendo in una corsa contro Chita, il ghepardo.
Kikuchi si sarebbe occupato del gruppo italiano insieme a Michinoke, invece Hana e Suzuki, seguito ovviamente dalla barboncina Toi Toi, del gruppo giapponese; quelli dell’acquario sarebbero rimasti ad aspettarli, non si erano ancora abituati della presenza fissa di coloro che li avevano sconfitti inoltre, da quando era tornato Isana si erano fatti ancora più riservati.  

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Spero vi sia piaciuto come inizio! 
Se dovessi aver fatto errori, chiedo venia è il primo cross-over che faccio e mi devo ancora ambientare in questo campo. 
Ci vediamo al prossimo capitolo!