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Autore: _bucchan    05/09/2012    1 recensioni
Durante La Prima Guerra Mondiale, uomini provenienti da tutte le parti d’Italia furono arruolati e lottarono per quattro lunghi anni nelle trincee per la propria sopravvivenza. Questo fatto era del tutto inedito e per moltissimi il “comune, nobile sacrificio di sangue” fu ciò che temprò unificò veramente il popolo italiano dopo l’unità politica avvenuta col Risorgimento, contribuendo alla nascita di un nuovo sentimento nazionale.
Ma fu veramente così? Possibile che ciò che per il nemico austro-ungarico fu fonte di disgregazione e conflitto, abbia funzionato per noi come collante per la nostra identità di Nazione?
[Linguaggio scurrile]
Genere: Guerra, Satirico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Finalmente uniti


 
Le due parti d’Italia erano in trincea, mancava poco all’assalto, la razione di grappa era già passata e Feliciano l’Alpino non piangeva più.
Finalmente unificati dalle mitragliere degli aeroplani che puntavano dritto al culo1.
 


FINE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1 Aeroplani: il soprannome dato dai soldati dell’epoca agli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, a causa del curioso copricapo da loro indossato (simile ad un tricorno).



Grazie per aver letto questa storia! Bene, prima che mi saltiate agli occhi come scorpioni :D : vi prego di approcciarvi alla mia storia con maturità e intelligenza, e di non cercare collegamenti con l’attualità che, oltre ad essere inesistenti, rappresenterebbero vilipendio per le Forze Armate. Non volevo assolutamente riferirmi a essa; non ritengo giusto piegare la storia alle esigenze dell’attualità.
(Scusate il pensiero cretino).
Detto questo xD se viceversa volete saltarmi agli occhi per qualcosa come Avevi-promesso-che-la-storia-dopo-Ostmark-sarebbe-stata-un’-altra!-Grrr!; dico invece; sì, avete ragione! ^^’ L’ispirazione latita! Sono arrivata fino a un certo punto e poi mi sono bloccata. Uffa! La stessa obiezione opporrò a quelli che mi urleranno (?) Non pubblichi mai niente! Hanno ragione anche loro (ma chi sono costoro, poi? Esistono?)
Tornando alla drabble (ma come, un’altra!) potrebbe essere l’assalto-tipo italiano durante la Grande Guerra, almeno da un certo periodo in poi. L’uso di massicce dosi di alcolici per dare coraggio ai soldati in vista dell’attacco imminente è documentato, così come il fuoco delle mitragliatrici dei carabinieri sui soldati che, ordinato l’assalto, tentennavano o esitavano appena a lanciarsi fuori dalle trincee.
Perché Feliciano negli Alpini.. sì, lo so che Himaruya l’ha semplicemente assegnato alla fanteria… ma è una cosa che ho sempre immaginato (come Lovino nei bersaglieri) almeno come possibile, anche perché gli Alpini sono un corpo tipico dell’Italia settentrionale.
 
Concludo ringraziandovi nuovamente – e, come dico sempre, se avete domande, o critiche, non esitate a porle!
   
 
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