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Autore: Vulpix    06/09/2012    15 recensioni
After the Storm... potrebbe farvi pensare alla 5x1...
Beh non so cosa Marlowe ci riserverà... ma la mia shot è ambientata qualche ora dopo Always!
per cui potrebbero esserci SPOILER più sul finale della 4a stagione che della premiere della 5a.
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
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A Rebecca...

Finirà di stupirci questa strana connection?
Non so... ma mi diverte molto!
Grazie per spronarmi sempre (e convincermi) a scrivere e pubblicare...

 Prendetevela con lei, se vi scoccio ogni tanto! :p 


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Sei ancora mezzo addormentato.
Ti muovi appena.
Un raggio di luce fa capolino da una delle finestre e istintivamente porti un braccio a coprirti gli occhi. Poi piano piano, lo scosti, facendoli abituare alla luce. Contemporaneamente, volti il viso dal lato opposto e ti sollevi appena a cercare la sveglia.
5:03
Ti accasci, sprofondando nel cuscino.
Ad un tratto, ti accorgi della sagoma al tuo fianco, ti volti e un sorriso si apre sul tuo volto.
Lei dorme placidamente, nell'altra parte del tuo letto. E' a pancia in su, una mano poggiata sul suo ventre e l'altra sul cuscino, vicino al viso.
Dorme ma sorride!
È serena, tranquilla, il viso un po’ inclinato verso la spalla e la fronte quasi a sfiorarle la mano.
Ti accorgi di star sorridendo, sei felice anche tu!
"Cosi... Non era un sogno!"
Ti corichi meglio, sistemandoti su un lato, un braccio sul cuscino e la mano a sorreggerti il capo.
L'altra mano, indugia un po’ per aria. Vorresti accarezzarle il viso, scostarle quella ciocca di capelli che, ribelle, le ricade sul davanti, ma non vuoi svegliarla.
Vuoi restare ad ammirarla nel sonno, a vederla serena e temi che se la svegli possa spararti.
Sorridi a quest’ultimo pensiero. Nonostante la notte passata insieme, la vedi sempre come la 'solita Beckett' e la temi anche un po’!

Resti a fissarla ancora un attimo, ma poi, qualcosa ti spinge ad avvicinarti a lei. Scendi sul suo viso e a qualche millimetro, ti fermi. Non vuoi svegliarla.
Chiudi gli occhi e ispiri il profumo della sua pelle.
Una scena ti scorre davanti: voi nella sala del dipartimento, vicinissimi e tu che le dici *profumi di ciliegie* e lei alza il viso verso te...
Dopo di questa, si susseguono un'infinità di momenti 'vostri'... alcuni belli, dolci, altri maliziosi, imbarazzanti e non tardano ad arrivare anche le litigate.
Apri gli occhi e, restando ancora a qualche centimetro dal suo viso, mentre la guardi, ripensi a quanto è successo nelle ultime ore.
Quando la tua mente rielabora l'ultima, terribile litigata, ti allontani da lei, tornando al tuo posto.
Appoggi la testa allo schienale del letto e fissando il muro davanti a te, ripercorri quanto vi siete detti.
Rivivi la rabbia che avete provato, fino a te che esci sbattendo la porta e lei che bussa alla tua, bagnata fradicia, con le lacrime agli occhi.
Di scatto ti alzi dal letto, infili i boxer e lentamente ti avvicini alla finestra.
Resti lì, davanti alla tenda, con lo sguardo rivolto alla strada, fissando un punto non ben definito.
Ma non sei più lì.
La tua mente è lontana mille miglia.
Ti sei chiuso nel tuo mondo e inizi a riflettere sulle sue lacrime, il suo viso della sera prima, le sue parole e il modo in cui l'hai 'consolata'...

"Cosa è successo?" ti ho chiesto, e guardandomi negli occhi mi hai detto che è riuscito a scappare ma a te non impostava... É davvero così Kate?
Sul tuo viso scorrevano le lacrime. Nonostante la pioggia e le gocce che cadevano dai tuoi capelli bagnati, ho visto chiaramente che avevi pianto e lo stavi ancora facendo. I tuoi occhi non mentono... e io ho imparato a conoscere ogni tua piccola sfumatura...
Riuscissi a decifrare anche i tuoi pensieri...


Sbuffi e ti giri a guardarla.
Adesso dorme beata, nella stessa posizione in cui l'hai lasciata qualche minuto fa. Sembra serena.

Come ti senti Kate?
Hai rischiato ancora una volta la vita, me l'hai detto ieri sera.
Te l'avevo detto, ma non hai voluto ascoltarmi! Era troppo importante per te. Più importante della tua stessa vita.
E ora Kate, all'improvviso ha perso la sua importanza?
All'improvviso IO sono diventato l'unica cosa che conta? il tuo unico pensiero!
Fino a ieri pomeriggio, risolvere quel caso, valeva più di tutto. Valeva, anche, più di quello che proviamo!
Già, cosa proviamo?
Io te l'ho detto cosa provo per te! Ti ho detto che ti amo.
l'ho ripetuto cercando di convincerti a mollare, ti ho chiesto di farlo per me...
Anche stanotte ti ho detto che ti amo...
Ma tu? cosa provi?
Non hai mai fatto cenno ai tuoi sentimenti...
Hai solo detto di volere me... soltanto me.
Ma questo non implica che mi ami…


Ti volti di nuovo verso la finestra.
Non riesci a guardarla mentre la tua mente elabora quei pensieri.
Apparentemente guardi la città che si sta svegliando, ma in realtà sei di nuovo nel tuo mondo.
Fuggi da lì.
Sai che non approvi i tuoi stessi pensieri. Il tuo cuore non può dubitare del suo amore, ma il tuo cervello ha molti dubbi.
Non ti piace l'idea che si è fatto. Sai che lei non potrebbe mai.

Non è da lei!
La colpa non è sua!
Lei non sarebbe venuta qui da me, tra le lacrime, implorandomi di perdonarla.
Non solo perché aveva bisogno di me, di qualcuno a cui appoggiarsi...


Il tuo cuore difende il sentimento che vi siete scambiati questa notte, amandovi con tutto voi stessi.
Ma nella tua mente s’insinua il dubbio.

E se davvero lei in quel momento, credeva che era quello che voleva, ma quando si sveglierà e rifletterà a mente lucida?
Se dovesse capire che ieri sera ha fatto cadere quella barriera che ha dentro, solo per qualche momento?

Se quello che era successo l'ha sconvolta talmente tanto da averle fatto credere che il vuoto che sentiva dentro era dovuto al mio abbandono?
Se ha scambiato quella fragilità per amore?

Chiudi gli occhi e respiri lentamente.

Se quando si sveglierà dovesse rialzare quel muro?
Se... non è me che voleva davvero ma qualcuno che le infondesse calore e di nuovo le desse la sua sicurezza?

NO
Stanotte ci siamo amati!
Abbiamo fatto l'amore nel modo più dolce e tenero che abbia mai provato, ma anche con tutta la passione che proviamo l'uno per l'altra.
L'ho sentito... non era solo mio quel sentimento!
Non c'era disperazione nei suoi gesti ma solo la voglia travolgente che avevamo di appartenerci.


Il tuo cuore e la tua mente continuano a fare a cazzotti e tu ti senti come svuotato dentro.
Non ti piace la piega che quel 'dialogo' interiore sta prendendo.
Sai benissimo che lei è fragile ma anche forte. Nemmeno inconsciamente, sarebbe capace di farti questo... Nemmeno senza rendersene conto.
Ma per un istante il tuo cuore perde un battito e la tua mente prende il sopravvento.
C'è un’altra cosa che non ha mai fatto.

Non mi ha mai chiamato per nome...
Sono solo e sempre stato Castle!
Perché?
Abitudine?
No... per me lei era Kate, anche se la chiamavo Beckett.
Io non sono mai stato Rick...

E per questo c'è una sola conclusione...
Castle...
Era un modo per tenermi 'lontano',
per mantenere le distanze.
Così facendo non doveva aprirmi il suo cuore, ma poteva lasciarsi consolare da me come ho sempre fatto... nel modo in cui aveva più bisogno…

 
E con questo, la tua mente da la stoccata finale al tuo povero cuore.
Sei talmente perso nei tuoi pensieri e nelle tue paure, che non ti accorgi di quello che succede alle tue spalle.
All'improvviso, due sottili braccia, strette attorno al tuo petto nudo, ti riportano alla realtà.

"Buon giorno" ti sussurra, mentre con le labbra ti sfiora la spalla destra.
Ti volti verso lei, piano, in silenzio. Quando incontri i suoi occhi luminosi, le sorridi e non puoi non risponderle
"Buon Giorno!"
La tua voce però, diversamente dal tuo sguardo, è seria, tesa, distaccata.
Quella risposta fredda, l'ha gelata.
Si è irrigidita all'istante e scostandosi di poco, ha lasciato la presa attorno al tuo corpo, lasciando le sue mani appoggiate sul tuo petto.
La afferri per i polsi e l'allontani da te, mentre ti volti verso di lei.
Ha lo stesso sguardo che aveva ieri sera, quando ti guardava negli occhi, dopo che l'avevi allontanata da te, bloccando il bacio.

"Che è successo?"
Questa volta è lei a chiederlo a te. Gli occhi si muovono frenetici, sul tuo viso e le labbra le tremano leggermente.
Lasci la presa ai suoi polsi e ti allontani da lei, come attratto da qualcosa alla finestra.
In realtà, vuoi solo non guardarla negli occhi.
Non sai nemmeno perché hai reagito così.
Il tuo cuore ti avrebbe spinto a voltarti, stringerla tra le tue braccia e augurarle un tenerissimo 'buon giorno' prima di baciarla.
Invece sei ancora scosso dai tuoi pensieri e la stai allontanando.
Le volti le spalle ma senti su di te il suo sguardo, senti il suo respiro irregolare, come se stesse trattenendo il fiato, è in attesa che tu le spieghi cosa ti prende.
Non la fai aspettare molto e dici:
"Nulla, Kate. Non è successo nulla, come al solito!"
Ti volti appena, sempre restando di spalle, ma ora riesci a incrociare il suo sguardo.
Intuisci che ha colto il  tono con cui hai pronunciato l'ultima parte, ma non riesce a capire cosa tu voglia dire.

"Cosa vuoi dire, Rick?"
Infatti, poco dopo ti chiede spiegazioni.
Eccola. Riesce sempre a spiazzarti!
Ti saresti aspettato il solito Castle e invece ti ha chiamato per nome.
Quel nome che non ha mai pronunciato. Quello che ti ha convinto a credere alla tua pazza mente.

È in attesa della tua risposta e l'accontenti.
"Beh... Quello che siamo soliti fare, no?"
Vedi che non ha capito e glielo spiattelli in faccia.
"Ci siamo baciati e non ne abbiamo mai parlato, siamo quasi morti congelati, uno nelle braccia dell' altro e non ne abbiamo mai parlato, ti ho detto di amarti... Ah già questo tu non lo ricordavi, vero?" le dici sarcastico ma non le lasci il tempo di dire nulla, che continui: 
"Abbiamo fatto l'amore... ma anche di questo, fra qualche ora, faremo finta di nulla?"

La vedi stringere gli occhi a due fessure.
Non è uno dei suoi soliti sguardi, nemmeno uno di quelli che ti ha dato, quando era furiosa, durante le vostre litigate.
No.
Ora li ha quasi iniettati di sangue, ma in loro leggi anche delusione.
Ti fa quasi paura.
Arrivi a pensare che sia una fortuna che indossi solo la tua camicia e che non abbia con se la pistola, altrimenti ora ti ritroveresti davvero un proiettile in corpo.
Hai paura. Non paura di lei, sul serio. Hai paura di quello che hai combinato.
Sei un idiota! Questa volta sei stato tu a rovinare tutto!

"Come puoi solo pensare una cosa del genere?"
Ti domanda con voce tremante, in un sussurro, quasi tra le lacrime che sta cercando di trattenere.

"Hai tentato di allontanarmi dalla tua vita, così tante volte... Ma sono sempre rimasto lì per te!
Ieri, dopo l'ennesima litigata per convincerti a non gettare via la tua vita, me ne sono andato.
Credevo di averti perso per sempre. Sarebbe stato doloroso ma non come vederti morire tra le mie braccia. Non l'avrei sopportato di nuovo, impotente!"
Fai un respiro per calmarti e ricominci:
"Credevo di dover riuscire ad impormi di non amarti, non seguirti, di non poterti proteggere. Poi, ieri sera hai bussato alla mia porta.  Sei venuta a cercarmi, a chiedermi di restare con te. Mi hai fatto entrare nella tua vita, di nuovo..."
Ti avvicini a lei, cercando il contatto tra la tua mano e il suo viso, ma questa volta, è lei a fare un passo indietro.
Te lo aspettavi, in un certo senso, per questo continui a parlare.
"Forse questa volta davvero..."
Cerchi di completare la frase ma lei non te lo permette. Con un braccio scosta di colpo la tua mano, che è ancora per aria e ti interrompe dicendo:
"Forse??"
Adesso oltre alla delusione che avevi intuito, c'è anche rabbia e lo percepisci appieno, anche dal tono della sua voce.

"Forse..." ripete ancora
"Cosa vuoi dire, Rick? Che sono venuta di notte, bagnata fradicia da te, solo perché avevo paura di averti perso?"
Ti spinge via e guardandoti delusa fa qualche passo indietro, mantenendo il contatto visivo.
"Kate..." tenti di fermarla, prima che scappi.
Ma lei, resta li, ferma, immobile a fissarti.
"Niente Kate! Credi davvero che quello che è successo tra noi, sia solo per questo?" ti dice scuotendo leggermente la testa.
"No!" ti affretti a dire, ma ti conosce troppo bene ed è riuscita a decifrare quell'impercettibile abbassamento dello sguardo, che hai avuto, subito dopo aver negato.
"Ma l'hai pensato." ti dice

Non riesci a reggere il suo sguardo e distogli gli occhi dal suo volto, ma fai in tempo a vederla abbassare il viso come a prenderne atto, mentre si morde il labbro inferiore.
"L'ho pensato, è vero. Ma ho scartato l'idea, ancora prima che la mia mente, finisse di formulare l'ipotesi!!!" dici serio.
Capisci che da un momento all'altro batterà in ritirata e le afferri un polso, per convincerla ad ascoltarti.
"Kate, ascoltami! Non so che mi è preso. So solo che sei troppo importante per me e non voglio perderti! Ma allo stesso tempo non voglio soffrire ancora!"
Sbuffi, poi la guardi dolcemente con tutto l'amore che provi per lei.
"Dannazione! Perché è tutto cosi complicato con te?"
È più un’affermazione che una domanda, ma lei risponde lo stesso:
"Non lo so Rick." ti dice mentre porta la mano libera al tuo viso e ti sfiora una guancia.
"Scusami." ti dice dolcemente.
Tu appoggi il viso alla sua mano e lei continua:
"So bene di non essere la persona più facile da frequentare...e non sempre tiro fuori i miei sentimenti..."
Questa frase l'hai già sentita.
Ora speri di conoscere anche il seguito e che nessuno venga a interromperla.
"Nella mia vita, nelle mie scelte, c'è sempre stata l'ombra dell'omicidio di mia madre." fa una piccola pausa e mentre tu allenti la presa sul suo polso, per spostare la mano verso il suo viso, ricomincia a parlare dopo aver ripreso a guardarti negli occhi.
"Ancora è lì e probabilmente ci sarà per sempre, fa parte di me, ma ora ho capito che non devo lasciarmi condizionare da questo, non è più un peso da cui scappare. Non può impedirmi di avere il tipo di relazione  che desidero, solo per paura di essere ferita di nuovo. E... anche se ancora non sono in grado di essere la persona che vorrei, Ti amo Rick. Non voglio più nascondermi dietro quel muro..." sussurra, abbassando di nuovo lo sguardo.

"Kate... " le dici mentre l'attiri a te e la stringi tra le braccia, portando le mani al suo viso, costringendola a incollare i suoi occhi ai tuoi.
Senti che ha stretto le sue braccia intorno a te e la vedi guardarti con gli occhi lucidi, trattenendo il respiro, in attesa di un tuo gesto o delle tue parole.

"...sei la persona più interessante... esasperante.... impegnativa.... frustante che abbia mai conosciuto. Ti amo, Kate... so di essere ripetitivo…"
Lei ti sorride con le lacrime che ormai, le inumidiscono gli occhi.
"Ma la sola possibilità di vedere un sorriso sul tuo viso è l'unico mio obbiettivo... l'unica cosa che desidero è renderti felice! Farei qualunque cosa per abbattere quel dannato muro!"

"Baciami" ti dice, prima di fare lei quello che ti ha appena chiesto.
 
Ti bacia con passione e trasporto, che quasi ti dimentichi il motivo per cui stavate litigando.
Solo quando staccandosi da te, ti guarda negli occhi e ti ripete “Ti amo”, la tua mente torna alla lucida paranoia che ti aveva sopraffatto poco tempo prima.
Chiudi gli occhi, ispiri il suo profumo e sospiri, mentre la sua voce riecheggia nella tua mente.
Ad un tratto, devi aver manifestato, sul tuo viso, qualcosa che rappresenta i tuoi pensieri, perché lei ti chiama per nome, quasi costringendoti a riaprirli.
“Rick…”
 
Infatti, quando torni a guardarla, lei ti fissa nel suo classico modo ‘interrogativo’.
“C’è qualcosa che non va… lo so, me ne rendo conto dal tuo sguardo… cos’è?” stringe appena le braccia attorno al tuo corpo, come per esortarti a parlare.
“Kate...” le dici, poi sospiri appena e cerchi di allentare il suo abbraccio.
Prendi le sue mani e dopo averle portate insieme, vicine alla bocca, le sfiori con le labbra in un tenero bacio.
Abbassi lo sguardo e lasci la presa, ti giri verso la finestra, e ancora una volta le dai le spalle.
“Io… non sapevo cosa provi… ecco… fino a poco fa, non avevi mai fatto cenno ai tuoi sentimenti...
Io ti ho detto che ti amo ma tu… non che sia ‘necessario’ ma…”
“Rick!” t’interrompe lei, con voce ferma.
Si avvicina e ti costringe a guardarla.
Quando, finalmente ti volti, lei ti prende il viso tra le mani e guardandoti saldamente negli occhi dice:
“Hai ragione! Non ti ho detto che ti amo,  ma credo di averti dimostrato quello che provo. Ho cercato di fartelo capire in altri modi, non con le parole, e sai perché stanotte non ho mai pronunciato quelle due bellissime parole?”
Non c’è bisogno che tu risponda, perché è bastato il piccolo movimento della tua testa.
“Perché troppo spesso, le persone lo dicono, senza coglierne a pieno il significato.
Tu hai confessato di amarmi due volte, prima di questa notte” si affretta a precisare, sorride e poi riprende:
“La prima al funerale di Roy, quando hai temuto di perdermi. Mi imploravi di non lasciarti, mentre la mia vita scivolava via, non solo dal mio corpo, ma anche dalle tue braccia. La seconda quando hai tentato, invano di convincermi a lasciar perdere tutto, perché quella stessa vita che tu hai tenuto stretta nel tuo cuore, vale più dell’omicidio di mia madre. Entrambe le volte, mi hai aperto il tuo cuore. Le tue parole non erano ‘vuote’, forse fin troppo disperate, ed entrambe le volte è stato il tuo amore a salvarmi.” ti fa un altro dei suo splendidi sorrisi che ti riempiono il cuore, poi abbassa lo sguardo e quasi in un sussurro:
“ Io… non potevo e non volevo dirti quello che provo, questa notte!” torna a fissarti negli occhi e continua
“non volevo che pensassi che erano ‘parole del momento’… che non venivano dal cuore…
Io volevo guardarti negli occhi, farti capire quanto sei importante per me e…”
Avvicina il suo viso al tuo, talmente tanto che respiri il suo respiro. Un sorriso di allarga sulle sue labbra e i suoi occhi s’illuminano.
“TI AMO, Rick.” dice guardandoti come se attraverso i vostri occhi poteste mettere in connessione le vostre anime.
Sorridi e chiudendo gli occhi le chiedi:
“Ripetilo.”
Percepisci il leggero movimento del suo viso e il soffice contatto delle sue labbra sulle tue, prima di sentirle dire di nuovo:
“Ti amo!” mentre poggia la fronte contro la tua.
Apri gli occhi per un secondo, sorridendo. Poi, la stringi a te e vi scambiate un dolcissimo e lunghissimo bacio.
Vi staccate appena.
Siete di nuovo fronte contro fronte e con il tuo naso stuzzichi il suo.
Lei chiude gli occhi e in un sussurro la senti dire:
“E’ così bello poterlo dire… non doverlo rinchiudere nel mio cuore…”
“Ed è così bello sentirtelo dire, così com’è dolce quando pronunci il mio nome…” le dici e ti lasci sfuggire il ‘secondo punto dolente’ della tua paranoia.
Te ne rendi conto troppo tardi. Lei si è allontanata un po’ dal tuo viso e ora ti guarda in un modo che non riesci a decifrare.
“Richard…” dice sorridendo, con voce soave e lentamente.
Improvvisamente, vedi come un guizzo nei suoi occhi.
Che abbia capito cos’è che ti ha ‘turbato’?
Mentre cerchi di capire cosa sta pensando, lei ti sorprende come sempre.
Sorride e scuote un po’ la testa.
“Non ti ho detto ti amo e ti ho sempre chiamato Castle… è questo che c’è! Non è vero?”
La guardi, strabuzzando gli occhi.
Come diavolo ha fatto a capirlo?
Sorride e capisci che è per la faccia che hai fatto e che forse ha intuito anche il tuo ultimo pensiero.
“Richard… Richard… come devo fare con te?”
Alzi un sopracciglio e lei inizia a ridere.
“Non potevi semplicemente chiedermelo invece di rinchiuderti in te stesso? Quella che non parla, quella che ‘scappa’ dai problemi… sono io!” dice facendo una smorfia, ma subito dopo sorride, facendo ridere anche te.
“Anche per ‘Castle’ ho un motivo!” dice, spostando le mani dal tuo viso, alla tua nuca.
Allaccia le braccia attorno al tuo collo e continua:
“Vedi… tu per me, apparentemente, sei sempre stato Castle. Lo scrittore che mi segue nei miei casi, a cui ho ‘ispirato’ la nuova serie dei suoi romanzi su Nikki Heat. Un bimbo di 9 anni iperattivo, fedele come un cocker spaniel.”
Ridete entrambi al ricordo della battuta dell’agente Shaw.
Tornando seria, continua:
“Colui che rende un po’ più divertente, il mio difficile lavoro… il bambino più divertente della suola…
Il mio braccio destro coraggioso, che anche da ostaggio mi ha aiutato a risolvere un omicidio. Il partner perfetto a cui non piace occuparsi delle scartoffie…” fa una pausa e il suo sguardo cambia.
Inclina un po’ la testa di lato e ti guarda in modo dolcissimo, mentre ti dice:
“Ma sei anche un padre meraviglioso, che adora sua figlia e non le farebbe mai mancare nulla, che darebbe se stesso per vederla felice. Un figlio dolcissimo, che anche se non lo ammetterebbe mai, adora sua madre ed è sempre pronto ad aiutarla. Una persona leale, che crede nei valori importanti, primi fra tutti l’amicizia! Sempre pronto a farsi in quattro per un amico, metteresti in gioco la tua vita se fosse necessario….
…Alexander…” fa una pausa, sorride e al tuo sguardo confuso, mordendosi il labbro inferiore continua:
“Una persona che sarà estremamente importante per me e che in futuro potrebbe salvarmi la vita...” dice parafrasando la frase della ragazza, figlia della medium, vittima di un omicidio a cui avete lavorato.
Tu la guardi ancora più confuso e lei continua
“Aveva ragione Penny Marchand, riguardo ad Alexander…” dice sorridendo.
Solo adesso hai capito la sua frase e senza volerlo ti ha svelato il ‘mistero’ che era rimasto sospeso.
“Quante volte l’hai fatto, Rick? Nove?” dice ormai quasi ridendo.
“Beh…” le rispondi tu.
Ridete insieme fino a quando torna il silenzio e lei, dopo una piccola pausa, come a riflettere sulle parole da dire, continua:
“Richard… invece…” sospira e dopo aver inumidito le labbra, quasi a cercare coraggio, ti dice:
“Rick… è l’uomo di cui mi sono innamorata! L’uomo che, se chiudo gli occhi, immagino di avere al mio fianco. L’uomo con cui, adesso, so di poter avere un futuro… la mia vita!”
Abbassa lo sguardo, un po’ imbarazzata.  
Sposti un braccio dalla sua vita e con le dita sotto al mento, la costringi a guardare il tuo viso sorridente.
Ti avvicini a lei con l’intenzione di baciarla, ma una sua mano scivola sul tuo petto e ti spinge in senso opposto. Ti fermi e la guardi.
Lei scuote appena il capo e continua il suo dolce monologo.
“Questa notte non potevo e non volevo chiamarti per nome. Finalmente per la prima volta, non ero più divisa in due, la detective Beckett che deve sopportare la costante presenza dello scrittore e Kate la donna innamorata di Rick. Ho fatto, finalmente pace con me stessa! Volevo essere tua… completamente! E se, mentre facevamo l’amore, ti avessi chiamato per nome, avrebbe significato amare solo la parte di te che rinchiudo dentro me da tanto tempo.
Castle significava amarti totalmente! Accettare completamente il fatto che io sono innamorata dell’uomo, dello scrittore, del bambino, del mio partner… Quel Castle pronunciato nel momento in cui le nostre anime, e i nostri corpi…” dice sorridendo maliziosa, facendo ridere anche te, “…si sono incontrati e uniti in un’unica cosa… significava… Ti amo Richard Alexander Rogers… ma significava anche accettare e ammettere che io ti amo… Richard Castle!”
I suoi occhi saettano incrociando i tuoi, mentre tra i denti, si tortura il labbro inferiore.
“Non bastava dover abbattere quel muro, devo anche lottare contro me stesso?” le dici scherzoso
“Il muro è già abbattuto! Rick e Castle l’hanno ridotto a un cumulo di macerie!” ti dice sorridendo.
Non puoi vederti allo specchio, ma dalla luce dei suoi occhi, sai che anche sul tuo viso splende un altrettanto magico sorriso.
“E non devi lottare contro nessuno! Sono tua e lo sarò per sempre, Richard Alexander Castle!”
In un attimo l’attiri a te e la stringi forte tra le braccia.
“E io sono tuo, Kathrine Beckett!”
Vi guardate intensamente per qualche secondo, fin quando lei fa scendere il suo sguardo sulla tua bocca.
Questa volta è lei ad attirarti a se, prende le tue labbra tra le sue e con la lingua le sfiora teneramente, chiedendoti di schiuderle.
Non la fai attendere molto e l’accontenti, permettendole di farle incontrare la tua e danzare insieme, mentre le tue mani iniziano a vagare sul suo corpo.
 
Non sai come siete arrivati in prossimità del letto.
Lei ti stringe a sé, facendo passare le sue braccia attorno alla tua vita, risalendo con le mani lungo la tua schiena.
Tu invece, le hai infilate sotto la tua camicia e le accarezzi la pelle.
Ad un tratto la sua voce roca ti raggiunge.
“Rick…”
“Si…” le rispondi scendendo verso il suo collo.
“E’ ancora presto… dici che potremmo…” ti dice in un sussurro. Si gira appena a guardare dietro di sé, mordendosi il labbro per poi continuare maliziosa:
“Scambiarci ancora un po’ di coccole, prima che torni tua figlia?”
“Direi proprio di si.”  le dici sorridendo, prima di sollevarla da terra e adagiarla sul letto.
Lei ti accoglie nel suo abbraccio e tornate a baciarvi.
Sposti le mani sul suo corpo e mentre sbottoni piano la ‘tua’ camicia, pensi che in fondo ha ragione!
Sono appena le sei di una splendida mattina.
Nessuno vi corre dietro.
Nessuna chiamata per un cadavere.
Nessuna scena del crimine.
Nessun corpo che richiede la vostra attenzione!
Oh no! Il corpo c’è eccome!
Quello che stringo tra le mie braccia, meritatutta la mia attenzione!
Oh si se la merita!

Il mio Angolo...by Vulpix
After the Storm...
Gia!
Perchè l'ho intitolata così?
Perchè il promo mi ha mandato in pappa il cervello, again!

Dopo Always ho pensato "chi sa se Kate gli ha detto 'ti amo' e se ha continuato a chiamarlo Castle o adesso è diventato Rick?"
Cosi il mio cervello bacato, provato dal promo ha immaginato il pippone mentale che si potrebbe essere fatto Rick ed ecco che ne è uscita questa cosa!

Come se non bastasse, quando ho parlato con Rebecca [1rebeccam ] &della mia shot... Anche lei mi ha detto che aveva scritto...
Allora ci scambiamo le shot e....
Beh... Se non è connection questa!!!!
Ce siamo rimaste o.O
Vi lascio il link alla sua, cosi potete giudicare anche voi!!!
Dissolversi... ancora!
In fine abbiamo deciso di pubblicarle in contemporanea cosi anche voi, come noi, potevate 'stupirvi' :p

Veniamo ai GRAZIE
In primis alla mitica Marilena [Mari24] che mi ha letto e corretto come al solito!!!! :)
Poi volevo ringraziare Federica [LaAngol] & Jascastlelover2822 per avermi concesso le foto da modificare per il banner :)
Un grazie alla fantastica Marta[ Martolilla96] per aver fatto una ricerchina per me e scongiurato che non il titolo non fosse già stato usato! :)
In fine ma è il più importante....GRAZIE a tutte voi, ragazze!

Spero vi sia piaciuta!!!!

Baci <3
Vulpix
:>

   
 
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