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Autore: Giuly n    22/03/2007    3 recensioni
PROLOGO:
"C'è un principio di magia fra gli ostacoli del cuore che si attacca volentieri ..."
-Fra una sera che non muore e una notte da scartare come un pacco di natale..-
"C'è un principio d'ironia nel tenere coccolati i pensieri più segreti.."
-E trovarli già svelati e a parlare ero io sono io che li ho prestati.."
"Quante cose che non sai di me quante cose che non puoi sapere quante cose da portare nel viaggio insieme.."
-ISABELLA!!-
-C'è un principio di allegria fra gli ostacoli del cuore che mi voglio meritare..-
-ISABELLA!!-
-SI MAMMA ARRIVO!!!-
"IL MIO SOGNO ED IO!" La storia di una ragazza e il suo sogno...riuscirà a realizzarlo? Il tutto mischiato con una appassionata storia da amore, amicizie, nemici e tante, tante emozioni!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP 1

Un tiepido sole mi accarezzò i morbidi lineamenti del viso mentre i miei capelli castani accesi lottano con esso creando mille riflessi.

C'è un venticello fresco, piacevole da sentire addosso e quest'ultimo fa danzare i miei dolci boccoli sulle spalle.

L'inverno con il suo freddo penetrante e la sua coltre bianca lucente ha intrapreso il suo viaggio lasciando il posto a cieli dal bell'azzurro, fiori colorati e uccellini maliziosi che fischiano dolci canzoncine romantiche. E' primavera la stagione degli amori.

-no Bella non lo puoi fare!!-Trento una cittadina italiana, due pazze scatenate corrono per il centro.

-si che posso!!-

-no non lo puoi fare!-

-vuoi scommettere?-le rivolsi un sorriso furbo, quasi compiaciuto-lo vedremo...-accellerai la mia corsa con i lunghi capelli castani che svolazzavano dovunque alle mie spalle, di certo non mi fermerà lei pensai. Sì lo so, dovrebbe spettare a lei il compito di dichiararsi, ma sicuramente non lo farà mai senza un piccolo aiuto ed è quello che le stò dando, una semplice piccola spinta.

-non oserai andare da lui!-

-te lo ho già detto! E' per il tuo bene!-Tutta la gente rallentava il suo percorso per osservare la scena, Gwen, la mia migliore amica non che peggior incubo(in momenti come questo)mi stava rincorrendo furiosa ed agitata urlando parole(di cui nemmeno lei conosceva l'esatto significato)a raffica.

Molti anziani signori sbraitavano silenziosamente non approvando il nostro atteggiamento, molti altri ridevano divertiti dalla bizzarra situazione, piccoli mocciosi che prima maltrattavano bambini ancor più piccoli di loro ora ci fissavano esterefatti. Bè non stavamo dando esattamente un fantastico esempio, forse è per questo che molti genitori ci guardano estremamente male.

Finalmente potei fermarmi, era davanti ad un gran cortile pieno di ragazzi e ragazze dove infondo s'ergeva un edificio imponente; mi ricomposi rimettendo più o meno a posto i capelli e riprendendo fiato. Sperai con tutta me stessa di essere presetabile e mi incamminai verso un ragazzo alto si e no 5 cm più di me.

-Ciao Leo-dissi ancora affaticata, il ragazzo si voltò puntando i suoi occhi azzurri ghiaccio su di me.

-ciao-disse dopo un attimo di esitazione.

-sicuramente ti chiederai chi sono ma non ha imp..-

-si che so chi sei-m'interruppe, restai perplessa, ma lo dimostrai solo per qualche millesimo di secondo. Suppongo troppo perchè se ne accorse e mi diede subito una spiegazione-tutti in questa scuola sanno chi sei...le tue bravate circolano tutt'ora-presumo si riferisca a tutte le caz***e che sono solita a fare o meglio che ero solita a fare, ora non più, almeno nessuna che qualcuno possa scoprire.

-ah si certo...quando ero di dominio pubblico-

-non capisco perchè usi il passato-rimasi nuovamente sorpresa, strano ma vero, questo ragazzo se la cava in fondo, prevedo belle sfide ed una grande amicizia e ci terrei a sottolineare quell'AMICIZIA, perchè Leo è di Gwen,è il suo lui, il ragazzo della mia migliore amica o almeno lo sarà.

-imperfetto veramente...e comunque...si sono tempi andati, non sono più una combina guai...mi sono data ai casini e alle pazzie ora!- Questa volta fui io a sorprendere lui; solo ora notai che tutti i suoi amici (nonchè la gente popolare di questa scuola di cui io una volta facevo parte) ci osservavano divertiti. Spostai indifferente lo sguardo su di lui.

-ad ogni modo non è certo per discutere di questo che sono venut quì...piaci ad una mia amica e...-

-no mi piace già un altra-lo fulminai

-...E vorrei che tu la prendessi almeno in considerazione-

-ti riferisci a...Gwen giusto?E' questo il suo nome?-

-esatto!-

-ok come vuoi-

-grazie..e approposito...io ti ho solo invitato al suo compleanno sabato sera e spero che tu...-spostai lo sguardo sugli altri-voi ci sarete-

-ok contaci-

-bene-

  
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