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Autore: _ruth    06/09/2012    1 recensioni
Non chiedetemi da dove è nata l'idea per questa storia,
ma rassegnatevi al fatto che è l'ennesima fanfiction ambientata dopo la fine di Total Drama World Tour.
Troverete però un Trent completamente diverso,
una Courtney che è in preda al destino e un Duncan molto, molto pervertito!
Dal capitolo 6:
 
-Cosa vuoi dire con questo che io sarei ancora innamorata di lui?
-Prova a negarlo, guardami negli occhi e dimmi che non lo ami più!
-Io..-la voce mi tremava, non ero sicura di quello che avrei detto, ma andai avanti.-io.. non posso..sono confusa, non ci capisco davvero più nulla, quando ripenso a lui mi vengono in mente solo le cose belle, ma quando lo vedo mi ribollo per la rabbia..
 
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Owen, Trent
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Capitolo 5: Di allucinazioni e gravidanze


In due secondi era come se il mondo mi fosse caduto addosso, avvertii una forte sensazione di rabbia crescere dentro di me, una vampata di calore mi assalii, mi sentivo come se qualcuno si fosse divertito ad appiccare il fuoco dentro di me, di lì a poco mi sarei trasformato in cenere. Cercai rifugio nelle labbra di Gwen che ricambiò il mio bacio con passione, ma non riuscii a scacciare la sensazione di poco prima. Quando ci staccammo mi diressi verso il tavolo degli alcolici, ma tutto quello che riuscii a trovare fu un po' di sprite; mi decisi dunque che se la via dell'alcol era impraticabile, mi sarei potuto rilassare un po', quindi andai sul terrazzo e mi accesi un sigaretta.

Dopo un po' Gwen mi raggiunse, aveva l'aspetto abbastanza stravolto.

-Duncan sono piuttosto stanca, portami a casa, domani ho un sacco da fare.

Ci prendemmo per mano e uscimmo dalla casa di Geoff, arrivati alla mia moto le porsi porsi il casco e prima di salire mi accorsi che nel suo sguardo che qualcosa non andava, sembrava stranamente triste.

-Qualcosa non va?

-Li hai visti anche tu vero? So che li hai visti, non mentire!

-Se ti riferisci a Trent e Courtney si, li ho visti e allora, mi vuoi dire che sei gelosa?

-Io ti amo, però Trent è stato il mio primo amore e mi da solo un po' fastidio ecco tutto. E tu?

-Io cosa?

-Tu sei geloso?

-Be' io.. no, mi ha dato solo un po' fastidio.-Dissi imitandola, ma non riuscii ad allentare un po' la tensione che si era andata creando.

-Tu la ami ancora vero? So che è così perchè non torni da lei allora? Tanto so che sarebbe successo prima o poi!

Divenne immediatamente rossa per la rabbia, di solito non era così, era una a cui piaceva avere il controllo della situazione e per questo molto spesso teneva tutto dentro, non le piaceva mostrarsi vulnerabile, faceva la dura, ma in realtà era molto debole, le doveva essere costato molto dire quello che aveva detto.

-Che ti salta in testa, hai il ciclo per caso? Io non sono geloso di lo che si sposino pure e abbiano molto bambini puzzolenti, non mi importa io sto con te ora..

Un mezzo sorriso le apparve sulla faccia, mi abbracciò forte dopo di che salimmo in moto e sfrecciammo per le strade deserte di Toronto.

Dopo aver riaccompagnato Gwen mi fermai nel pub sotto casa mia, di solito andavo lì quandomi sentivo particolarmente giù, ed era una di quelle sere, tutto quello che era successo alla festa mi aveva abbastanza turbato. Entrai e mi sedetti al mio solito posto, ordinai una birra e iniziai a berla lentamente così che sentissi il liquido riscaldarmi sorsata dopo sorsata.

Persi il conto di quante ne bevvi, ma a un tratto la vista mi si annebbiò, non ero solito ubriacarmi, almeno non da solo, ma quella sera qualcosa mi impediva di smettere di bere. Dopo poco iniziò a girarmi la testa, mi si annebbiò la vista e le palpebre si facevano sempre più pesanti, a un tratto come per magia vidi i contorni del pub sparire e farsi sempre più nitidi quelli di un parco. Riconobbi all'istante dove mi trovavo, era vicino a casa di Gwen era lì che ci vedevamo i primi tempi dopo il reality, ma perchè mi trovavo lì?

Mi guardai a torno in cerca di spiegazioni quando riconobbi un figura familiare, Gwen, non era la solita di sempre, era vestita normalmente, niente più minigonna e anfibi e cosa ancora più strana, accarezzava un enorme pancione. Sorrideva in modo angelico, ma quando il suo sguardo incontrò il mio lo scoprii carico di rancore. Si alzò con fatica come se costasse una fatica enorme fare quello che stava facendo e si avvicinò a me.

-Sei felice ora? Io dovrò crescere tuo figlio da sola mentre tu potrai spassartela con la tua adorata Courtney, quando più volte mi hai giurato di amare solo me! E lei cosa dice? È contenta di avermi non solo tolto il ragazzo, ma anche la mia adolescenza? Può bastare come vendetta?

Non capivo cosa stava accadendo, non sapevo come risponderle me ne stavo lì impotente come pietrificato, poi sentii qualcuno scuotermi, in quell'istante come tutto se ne era andato tutto se ne andò, mi trovai disteso sul pavimento del pub con un sacco di gente attorno. Provai ad alzarmi ma il barista me lo impedì, mi porte un bicchiere d'acqua e mi fece mettere a sedere.

Mi spiegarono che a un tratto ero caduto a peso morto per terra come addormentato.

-Ora è meglio che tu vada a casa.- Disse il barista aiutandomi ad alzarmi.

 

  
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