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Autore: LizTheStrange    06/09/2012    6 recensioni
~ My first fic in this Fandom. Please, be clement ~
C'era una ragazza nell'arena che non amava uccidere. Non aveva sete di sangue né di uscire.
Sarebbe potuta benissimo sopravvivere làddentro se la fame non avesse deciso di portarsi la sua astuzia e i suoi capelli rossi con sé. Questa è Faccia di Volpe.
| One-shot | FoxFace |
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Faccia di Volpe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Verdi

 



FoxFace
FACCIA DI VOLPE

 
 
 
L’aria odora di formaggio. Un formaggio fresco e invitante, un profumo a cui il mio stomaco straziato dalla fame non riesce a resistere. Deglutisco, a fatica. La mia gola brucia, e nonostante le medicine contenute nello zaino del festino continua a peggiorare. Ho paura che non sia un mal di gola normale, e che se i miei sponsor non mi mandano nulla per curarlo, finirà per uccidermi.
Nelle narici mi penetra ancora quell’odore insistente. È vicino, e se riesco a fare in fretta nessuno si accorgerà che l’avrò preso.
Sono due giorni che il cibo che raccolgo non è sufficiente. Non bevo da ieri, per quel colpo di fortuna di essere arrivata prima alla Cornucopia e avere avuto il tempo di depurare l’acqua del lago, e inizio a sentire gli effetti della disidratazione. È orribile lo stato in cui mi trovo. Se nessuno sarà così sveglio da uccidermi, lo farà la legge della natura.
Devo trovare una fonte d’acqua e impossessarmi di quel formaggio. Tendo l’orecchio all’ascolto. In lontananza, sì. In lontananza si sente il rumore di un torrente che scorre!
Strizzo gli occhi e perlustro la zona in punta di piedi. Quel formaggio potrebbe rappresentare l’unica salvezza per me, l’unico modo di sopravvivere. Sette passi, e ho già il fiatone. Le mie energie si stanno esaurendo. Non posso aspettare, non m’importa se quel formaggio appartiene alle provviste della Ragazza di Fuoco o, peggio, di Cato.
Devo averlo.
Cercando di combattere la stanchezza, la fame, la sete e il caldo del Sole che mi colpisce la testa come un’incudine, mi avvicino sempre di più, finchè l’odore del formaggio non si unisce ad un altro odore che non avevo mai sentito. Deve per forza appartenere ad uno dei miei nemici.
Dietro un cespuglio scorgo la capigliatura bionda di quello che fra tutti i miei avversari si è rivelato il meno pericoloso. Niente meno che il Ragazzo Innamorato.
Ottimo. È la notizia più bella della giornata.
Non può vedermi da là dietro, né sentirmi: l’acqua del torrente che scorre a pochi metri da me è tanto assordante da coprire ogni altro suono. Mi affretto a riempire la borraccia con tutta l’acqua che riesco a farci entrare, ma sfortunatamente non è tanta. Dovrò rimanere nei paraggi se voglio averne altra.
E poi… il formaggio. Giace lì, immobile, pronto a finire nelle mie mani. Devo assicurarmi che nessuno però si accorga che l’ho preso, altrimenti finirei col dover scappare da qui.
Controllo con un’ultima occhiata che il Ragazzo Innamorato sia ancora dietro al cespuglio, poi non riesco a fare a meno di leccarmi le labbra screpolate vedendo come sia facile prendere quel formaggio e quel pane croccante dal profumo orribilmente desiderabile. Ma rubare del pane così fresco non mi sembra il caso, si accorgerebbero subito della sua mancanza, così mi accontento di un po’ delle radici poggiate accanto allo zaino arancione sporco di fango. Faccio finire tutto nel mio zaino verde, ma prima di svignarmela noto a terra qualcosa che prima non avevo nemmeno visto.
Bacche.
Nere, simili a more selvatiche. Nel Distretto 5, non le ho mai viste. Ma non sono così stupida da infilarmene una in bocca prima di sapere da dove vengono o se siano commestibili.
Mi nascondo dietro ad un albero con il mio bottino quando vedo il Ragazzo Innamorato sbucare dal cespuglio con una manciata di bacche identiche a quella che ho davanti ai miei piedi, probabilmente rotolata via dal mucchio.
Se le ha raccolte con l’intenzione di mangiarle, probabilmente le conosce. Ma non mi aspetto che il Ragazzo Innamorato sia un tipo sveglio, e non mi fido di mangiarle prima di averle ispezionate.
Quando si allontana, ne prendo un piccolo mucchietto nel palmo della mano e mi distanzio silenziosamente nel bosco, mentre giudico ormai purificata l’acqua nella borraccia e inizio a reidratarmi lentamente.
Dei passi pericolosamente vicini mi costringono a nascondermi sopra un albero, e una delle bacche mi cade dalle mani mentre cerco di arrampicarmi il più velocemente possibile.
Tra un ramo e l’altro scorgo l’inconfondibile pelle ulivacea della Ragazza di Fuoco, che arrivata accanto alle provviste da cui ho sottratto il necessario per sopravvivere comincia a gridare “Peeta! Peeta!”. Il nome del ragazzo, suppongo. E così, si sono alleati. Non c’è da stupirsi. Ciò che mi sconcerta, ora che ci penso, è come abbia fatto il Ragazzo Innamorato a riprendersi così in fretta dopo che Cato lo aveva fatto a pezzi. Ma certo. Lo zaino del festino, non c’è altra spiegazione. Se volevo mettere fuorigioco anche loro, avrei dovuto rubare anche il loro zaino.
Ma forse è meglio così. In fondo, Thresh è morto dopo essersi appropriato dello zaino di Cato al banchetto. Prendo fuori il formaggio e comincio a mangiarlo, lentamente, perché non voglio che finisca subito, mentre tra un fogliame e l’altro osservo divertita la faccia del Ragazzo Innamorato quando la Ragazza di Fuoco quasi lo infilza con una freccia. Ma poi, la mia attenzione cade di nuovo sulle bacche che giacciono in fondo al mio zaino.
Il mio stomaco borbotta ancora, nonostante abbia già finito una delle radici e quasi tutto il formaggio.
Bevo ancora l’acqua della borraccia finchè non la finisco. Pazienza, andrò a prenderne altra al torrente quando i due piccioncini si saranno tolti di mezzo.
La conversazione dei miei avversari mi interessa quando cominciano a parlare delle bacche, precisamente quando il Ragazzo Innamorato ne offre un po’ alla compagna. E così, tutto in un attimo, la mia mente parte con il ragionamento. Se lui vuole tenerla in vita veramente, potrebbe aver riconosciuto le bacche del proprio distretto e giudicato come commestibili. Ma se tutta la scena del “ragazzo pazzo d’amore” fosse una falsa? E volesse uccidere la Ragazza di Fuoco? In fondo, lei è piuttosto in gamba. È da un po’ che la osservo. Prima con l’undici in addestramento, poi la fuga dalla Cornucopia ma l’impossessamento dello zaino e degli sponsor più ricchi, e infine l’alveare delle vespe che ha ucciso due ragazze dei Favoriti. E poi, rimane sempre la faccenda delle provviste di Cato e gli altri finite bruciate. Ma lì potrebbe essere benissimo stato Thresh.
È il mio stomaco a darmi la risposta. Non riesco a resistere nemmeno fino al giudizio della Ragazza di Fuoco sulle bacche che lui le ha posato in mano.
Come una scena al rallentatore, mi decido a mangiare due dei piccoli frutti.
Quasi le ingoio tutte intere, dalla fame. Subito il dolore alla gola diventa un bruciore insopportabile che sembra durare in eterno, finchè il mio respiro viene sottratto a poco a poco e mi ritrovo distesa a terra, caduta dall’albero da un altezza di circa sei metri, in fin di vita. I polmoni sembrano essersi ristretti a tal punto da impedirmi di respirare, e mentre mi contorco per cercare un modo di sopravvivere, capisco che sto per morire. Non grido, non ne ho la forza. Pian piano i miei movimenti vengono sopraffatti dalla morte.
Il veleno delle bacche mi entra nel sangue con una velocità impressionante, e passano circa due millesimi di secondo mentre sento il mio cuore fermarsi e il mio cervello spegnersi.
Ho solo il tempo di dare un’ultima occhiata all’arena degli Hunger Games prima di morire. 










LIZ' sì suona malissimo ma dovete adeguarvi LITTLE CORNER:
Prima fanfic in questo meraviglioso Fandom. (Non ultima).
Faccia di Volpe. Una dei miei personaggi preferiti.
Dedicata a Verdi, anche lei una sua fan. Non la capirò mai, ma rimarrà sempre la mia gemellina,
anche se non so nemmeno se se ne ricorda xD.
Ti voglio bene.

(Ehi, siate gentili, è il mio esordio qui x3)

  
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