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Autore: __lesbianquinn    07/09/2012    1 recensioni
Questa è una storia che parla di una Quinn nel suo periodo punk. Ce l'ha con tutto e con tutti, si sente sola contro il mondo. La sera scappa di casa, va a divertirsi con gli amici e si ritrova sempre allo stesso punto: sola nella notte, completamente ubriaca. Una ragazza misteriosa(Specifico che non è un personaggio nuovo, ma è una ragazza che c'è in Glee.) la trova ogni notte e la porta in salvo. Chi sarà?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni volta.

Il cielo è di un blu talmente scuro da sembrare nero, senza neanche una stella ad illuminarlo e la luna che, nascosta da qualche nuvola, oggi non illuminerà la mia vita. Cammino lentamente per la strada desolata, non so dove mi trovo, non so cosa ci faccio qui e ci manca poco che non so neanche chi sono io. Mi fermo all'improvviso, storcendo le labbra in una smorfia di dolore, poi mi appoggio ad un palo e mi sfilo le scarpe, nere con un tacco vertiginoso, assolutamente scomode. Non so cosa mi avesse convinta a mettere quelle trappole mortali, fatto sta che ora i miei piedi chiedono pietà. Sospiro di sollievo sentendo l'asfalto sotto i miei piedi ormai nudi. Senza che possa dire o pensare qualcosa, una risata mi scoppia in gola, riempiendo il cupo silenzio di questa notte. Butto la testa indietro, portando una mano sul petto, stringendo le dita attorno alla stoffa della mia camicia. Non riesco a smettere di ridere e di saltellare per quella via a me sconosciuta, tenendo strette le scarpe in una mano, e mentre con l'altra era come se mi stessi tenendo il cuore. Ogni giorno va sempre a finire così. Litigo con i miei genitori, scappo di casa, vado a qualche strana festa e mi ritrovo nel cuore della notte, sola e completamente ubriaca. Perché si, lo sono. E se ci fosse qualcuno vicino a me l'avrebbe notato in fretta. Forse perché sto saltellando come farebbe una bambina, o forse perché sto ridendo come una pazza senza alcun motivo valido. All'improvviso smetto di saltellare e mi blocco, socchiudendo le labbra e puntando lo sguardo d'avanti a me. Ecco un'altra cosa che avviene puntualmente ogni volta. Una luce, la luce luminosa di una torcia, mi si avvicina sempre di più, sempre di più. Il cuore mi batte forte nel petto, sembra come se volesse uscire, scappare. Una mano si posa sulla mia spalla, mentre l'altra, quella contenente la torcia, si avvicina alla mia schiena, spingendomi contro essa. Mi sento stringere da due braccia forti, ma non troppo. Un'altra cosa che avviene ogni volta è la sensazione di pace e armonia che mi dona con quel semplice abbraccio. Pensandoci bene mi sembra come se aspettassi ogni notte solo per quello, quel piccolo momento di pace e gioia che mi da questa persona misteriosa. - Chi sei? - la mia voce non è mai stata tanto debole e insicura. Non ho paura, chiunque sia questa persona non potrebbe mai farmi del male. Un verso mi fa capire che sta sorridendo, come sempre. Un leggero movimento mi fa capire che non mi darà risposta, come sempre. E poi, come ogni volta, la luce si spegne, gli occhi si chiudono ed io perdo le forze. Ma l'ultima cosa che riesco a pensare, ogni notte, è che, finalmente, sono a casa.
   
 
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