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Autore: _My_Name_    07/09/2012    0 recensioni
Gli One Direction come insegnanti al Glee Club? Ci sarà da divertirsi! Soprattutto, se una ragazza con talento e voglia di vendetta ne farà parte...
La FanFic è ispirata alla serie TV Glee: la storia sarà accompagnata sempre dalla musica!
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That Was Then And This Is Now

 

… This is the part of me

That you’re never gonna ever take away from me, no

This is the part of me

That you’re never gonna ever take away from me, no

Throw your sticks and your stones,

Throw your bombs and your boots,

But you’re not gonna break my soul

This is the part of me

That you’re never gonna ever take away from me, no…

Katy Perry  - Part of me

 

Alle superiori, essere timida è sinonimo di antipatica; estroversa di puttana; studiosa di secchiona sfigata; capra a scuola di drogata sfigata; partecipante a corsi extrascolastici di sfigata senza vita sociale; non partecipante di sfigata con la puzza sotto al naso. Insomma, alle superiori è decisamente difficile cercare di trovare un’identità. O sei quello che riceve le granite in faccia o sei quello che lancia. O sei il bello della situazione o sei lo sfigato di turno. Chi sono io? Non lo so. Dipende: sei gentile? Sarò educata. Te la credi? Ti sputtanerò nel modo migliore che posso. Sei bello? Sarò simpatica e carina, senza cedere a troppe bassezze. Sei brutto? Sarò gentile. Semplice, no?! Ovviamente, ho i miei principi che rispetto SEMPRE, a prescindere dalle situazioni. Ma per ora, andando avanti con questa filosofia, me la sono cavata abbastanza bene. Sono durata tre anni, posso riuscirci per altri due.
Ho un ragazzo, per così dire: no, non lo amo. Ne sono sicura e probabilmente anche lui. C’è stato qualcosa che dura da un mese. Lo ho tradito, una volta, lo ammetto! E’ stato solo un bacio in discoteca, ma quando ho capito che lui voleva andare oltre, ho capito di sbagliare. Odio i tradimenti nelle relazioni, per questo è stata l’unica volta che ho “sgarrato”. Me ne sono subito pentita, raccontandoglielo lui mi ha perdonato! Non ci credevo e probabilmente aveva anche lui qualcosa per sentirsi in colpa. Gioca nella squadra di Football della scuola: non so in che ruolo e non mi interessa. All’inizio era bello stare con lui: mi coccolava e mi “viziava” facendomi regali, ed io adoro i regali dai ragazzi! Lui spesso si voleva spingere oltre; eppure, tutte le volte, io mi ritraevo proprio quando stavamo per scavalcare quella soglia. Mi sentivo troppo rigida e insicura. Lui non se l’è mai presa, anche se credo che ci sperasse. Ho deciso di chiudere. Non so quando e come, ma lo farò. Non ha più senso e dato che lui vuole altro, ho deciso di darglielo. Ma non in prima persona. Non so è proprio chiaro…
Senza accorge mene, sono già seduta sul banco di scuola e avvolta dai miei pensieri non mi sono accorta della professoressa di biologia che scrive qualcosa sulla lavagna. Sembrano gli ingredienti per fare una di quelle pozioni che si trovano nei film demenziali che oggi guardano tutti i ragazzini… Ho un mio professore preferito, che mi ha fatto amare la sua materia ed è …
-          Ragazzi, oggi ci è arrivata la conferma di ciò che noi insegnanti vi abbiamo detto la settimana scorsa.. – la prof. Parla interrompendo i mie pensieri, decisamente più interessanti.
-          E’ stata confermata la presenza della band anglo-irlandese One Direction per partecipare a “Salviamo le arti” – continua la Prof. Ah, si … si … mi pare di ricordare qualcosa.
La band avrebbe partecipato come insegnante al Glee Club della scuola. Non ci hanno dato una seria spiegazione sul perché una band così famosa dovrebbe venire nella nostra scuola a fare da insegnante a dei ragazzi stonati e con i sogni infranti. Abito a Los Angels, questo è vero. Ma ci saranno centinai di scuole che pagherebbero oro per farli venire. C’è qualcosa sotto e quando ho chiesto spiegazioni, mi hanno liquidato con un semplice e netto “Non sono affari che le riguardano, signorina Stone”.
-          Da domani potrete iscrivervi hai provini. Dato che ci aspettiamo che ci proviate in molti, dovrete preparare una canzone ed esibirvi, naturalmente dal vivo, al teatro della scuola. Durante i provini, sono invitati ad assistere tutti gli alunni. Quindi, è come se aveste un pubblico. I provini termineranno tra tre giorni. Iscrivetevi numerosi.
Driiiiin.Suona la campanella, finalmente. La prof. Ci assegna i compiti ma io mi dirigo verso l’uscita sussurrando un educato “Arrivederci”.
-          Hey, Nic hai sentito?! – dico avvicinando all’armadietto e trovando già la mia migliore amica mettere a posto il suo.
-          Cosa?! Cosa?! Hai detto a Mike che è finita?! – odia la mia attuale relazione. Anche lei è fidanzata, ma il suo lui non è della scuola.
-          Siii! – dico ironica. Lei sorride aprendo la bocca per iniziare a parlare ma la interrompo. – No! – dico mentre lei torna con l’epressione di prima e fa un leggero no con la testa.
-          Intendevo la conferma che i One Dir… -
-          Aaaaaaaaahhhhhhh!!!!!!! Allora, è confermato!!! Non ci credo. Non mi hanno detto niente. Evviva. Awwwwww!!!!! – comincia a saltellare attirando l’attenzione di tutti gli studenti che passano.
-          Però come posso avvicinarmi? … Dire che sono stonata, è poco… forse un playback… TU! TU!TU! Sei bravissima! Potresti aiutarmi! – dicembre
-          No, no, no… non ci voglio entrare in questa storia! –
-          Almeno, fai il provino. Così se ti prendono, sarai vicina a loro e io a te e di conseguenza a loro! –
-          Non mi sembra una buona idea… ci penserò. Ti basta? –
-          No –
-          Fattelo bastare – dico chiudendo l’armadietto. Lei mi sorride e ci dirigiamo in mensa.
Parliamo del più e del meno, sedendoci al solito tavolo con i nostri amici.
Mentre parlo, qualcuno  mi abbraccia da dietro e mi da un bacio sulla guancia. Mike.
-          Hey dolcezza come è andata oggi? – chiede.
-          Bene, grazie. A te? –
-          Ah, poteva andare meglio. Per fortuna che posso … - Vedere te. Direbbe così se non lo interrompessi. Se comincia a fare il dolce non riuscirò mai a lasciarlo.
-          Possiamo parlare? In privato? – chiedo.
-          Mi devo preoccupare? – chiede cercando di non perdere il sorriso. Nicole sussurra un piccolo “Si” mentre continua a mangiare.
Mi alzo senza rispondere alla sua domanda e gli prendo la mano portandolo nel giardino. Passiamo davanti alla squadra di football. Ci sediamo su un tavolino.
-          Allora, dato che penso di sapere cosa … - comincia
-          No, per favore. Non parlare. Ma ascolta, almeno questa volta – dico
-          Ok, vai! – dice continuando a sorridere
-          Allora, non so bene come dirlo. Quindi,… - dov’è finito il discorso che avevo preparato?! – La nostra relazione … prima mi rendeva felice … ora non mi fa né caldo né freddo … non voglio ferirti, assolutamente … tu vorresti qualcosa di più da me … non ne sono sicura ed è stato questo che mi ha fatto decidere di … -
-          Nononono. Non mi interessa, possiamo aspettare. Quando sarai più sicura o quello che vuoi. Certo, non mi dispiacerebbe. Quindi, si mi piacerebbe… ma qualche altro giorno possiamo aspettare … - mi interrompe.  Lo sapevo: non ha capito un emerito cazzo. Lo sto lasciando perché non lo “amo” più e non mi sento più felice con lui. Non riesco più ad essere me stessa. E se non lo sono con il mio ragazzo, oltre agli amici, con chi altro dovrei esserlo?!
-          No no no, cazzo! Non intendo quello. E’ un sentimento più profondo del … - lo lascio intendere. Mi sento in imbarazzo a parlarne.  - Ti voglio bene e dato che sono certa che tu vorresti … E voglio che tu lo ottenga… Ma non da me! – ho finito. Un breve silenzio interrotto da lui
-           Cioè, aspetta.. tu mi stai lasciando perché vuoi che io faccia sesso con qualcuna che non sia tu?! – pare sorpreso. Lo capisco.
-          Si… più o meno. Anche perché io non sono più … felice con te… - dico
-          Hey, ma credo che sia una scelta un po’ esagerata… non trovi? –
-          No, credo sia molto plausibile invece. – dico alzandomi. – meglio che vada –
-          No, aspetta. Aspetta. – dice seguendomi.
-          Ci si vede, ok? – dico incamminandomi
-          Sai che c’è?! Fai come vuoi! Te ne pentirai, stanne certa! – mi urla dietro.
-          Io credo di no. E lo vuoi sapere il perché?! Perché io sono sicura di quello che provo! Tu, invece? Ne sei così sicuro? Pensaci -  urlo. Davvero alterata del suo sbalzo d’umore. – Hai preso tutto di me: i miei giorni, i miei sentimenti, i miei segreti… ma non puoi prenderti anche la mia libertà di scegliere! – continuo urlando ancora più forte
-          Tienitela! Tanto nessuno vorrà più avere a che fare con questa roba inutile! – controbatte
-          Meglio! Perché tanto non se la meriterebbe! – finisco io.
Me ne vado di corsa. In mensa prendo da parte Nic e le racconto tutto. Senza versare neanche una lacrima, soltanto rabbia. Torniamo in classe e dopo un po’ finisce anche questa giornata di scuola. Dopo una “pausa merenda” in cui vedo almeno tre volte comparire il nome One Direction nelle pubblicità, faccio i compiti il più veloce possibile e dopo un’uscita al cinema, torno a casa. Mangio e mi metto a letto, cercando di preparami per un’altra giornata scolastica.
Ah, comunque piacere: io sono Megan.

 



# Angolo Autrice

Eccomi con una nuova storia.
Questa FanFic è ispirata alla serie TV Glee.
Ci saranno molte canzoni e tra non molto arriveranno anche Loro
Spero che vi piaccia l’idea! Fatemi sapere: sono curiosa!
Ok, credo di aver detto tutto.
A presto,
XOXO
_Me_









Mike

  
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