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Autore: Sere_Horan    07/09/2012    5 recensioni
«Ragazzi, lui è Blaine Anderson e vorrebbe entrare a far parte del glee club.»
Il ragazzo annuì e fece un segno di saluto con la mano, poi prese posto al centro del palco e diede il via libera alla band, che iniziò a suonare Cough Syrup.
Shuester scese dal palco e si sedette in platea, vicino a Finn.
«Com’è?»
«Troppo bravo.» rispose serio il ragazzo, senza distogliere lo sguardo da Blaine.
“Questo ragazzo è a dir poco magnifico” pensò Rachel, che non appena lo vide uscire dalle quinte sentì come un impulso di saltargli poco aggraziatamente addosso.
“Decisamente gay” Kurt riusciva a pensare solo quello, continuando a sorridere ingenuamente e a fissare i movimenti coordinati del moro che cantava sopra al palco.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Constant craving.

Prologo.

 
Kurt aprì il suo armadietto e sospirò, iniziando a fissare il fondo.
Il punto era che sentiva qualcosa di diverso, come se le cose stessero cambiando di punto in bianco.
Scosse la testa e richiuse l’anta con un delicato tocco, per poi iniziare a camminare lungo il corridoio. Più si guardava intorno e più rivedeva la sua storia: ragazzi spinti contro gli armadietti dai giocatori di football e di hockey, cheerleader starnazzanti che criticavano tutti e tutto, persone che correvano, pregando di entrare in orario in classe e pensò che, nonostante tutto, a lui piaceva quella vita, quella scuola, quella città.
Si sentiva solo e questo gli capitava molto spesso, soprattutto durante gli intervalli, quando tutte le sue amiche sorridevano, abbracciate al ragazzo che amavano.
E lui era da solo, era inerme e preso spesso di mira.
Ma non avrebbe mai lasciato quel posto, tantomeno i suoi amici per delle persone prepotenti ed ignoranti che se la prendevano ingiustamente con lui.
«Buongiorno!» esordì una voce femminile e nasale, piena di vitalità.
Kurt scattò all’indietro e fissò per degli interminabili secondi la figura che si era parata davanti a lui e che gli sorrideva insistentemente, fino a quando il suo cervello non si riprese dal trauma.
Sospirò e scosse la testa, senza smettere di fissare la ragazza.
«Rachel… quante volte devo dirtelo che non devi farmi prendere paura di prima mattina?»
«Ho una buona causa.» si giustificò lei, spegnendo per un attimo il suo sorriso accecante.
Prese posto di fianco al ragazzo e lo afferrò sotto braccio, iniziando a camminare speditamente con lui lungo il corridoio.
«E quale sarebbe questa buona causa?» chiese Kurt, impaziente.
«Un nuovo ragazzo si vuole unire al glee!» esclamò lei.
«Bene, sono contento. Ma non riesco a capire la tua apparizione così improvvisa e… euforica.»
«Shuester vuole che diamo al ragazzo il benvenuto in auditorium, dove si terrà la sua audizione.»
«Bè, di sicuro lo prenderà. Zizes ci ha mollati e Sam si è trasferito. Io non ci credo più: sono all’ultimo anno e le cose vanno sempre degradandosi.» iniziò la frase con nonchalance, per poi avvicinare il suo volto all’orecchio della ragazza e continuare a bassa voce. «E mi sorprende che non ci abbiano ancora tirato una granita in faccia.»
Rachel sbuffò e si fermò di colpo, piazzandosi nuovamente davanti a lui.
«Smettila di essere pessimista, okay? Ci iscriveremo alla NYADA, ci prenderanno, ci trasferiremo a New York e avremo una carriera d’oro.» disse lei, mentre Kurt la guardava sconcertato. «Sappiamo entrambi qual è il nostro posto al mondo, Kurt. E le cose non cambieranno affatto. Vinceremo le nazionali quest’anno: me lo sento. Poi io e tu prenderemo questa strada.»
«Come fai ad esserne così certa?»
Rachel sospirò nuovamente e scosse la testa.
«Ti sei dimenticato cosa ci è successo a New York lo scorso anno? Se è successo è perché doveva succedere, e non credo volesse dire per ‘una sola volta’. Sì, è stato bellissimo e probabilmente irripetibile, ma non è assolutamente vero che se una cosa è probabile significa che è realtà.» concluse, una volta per tutte.
«Ah, tu e i tuoi discorsi privi di un filo logico!» esclamò Kurt, sorridendole. «Dai, andiamo!»
 
 
«Bene ragazzi. Prima di tutto bentornati e spero abbiate passato delle belle e piacevoli vacanze estive. Poi vorrei spiegarvi il motivo per il quale vi ho chiamati qui oggi.» disse il professor Shuester dal palcoscenico. Si voltò verso la sua sinistra e fece un segno con la testa e da dietro le quinte uscì un ragazzo.
Non era altissimo, ma aveva una muscolatura importante. Dei capelli pieni di gel sul nero corvino davano ad intendere una capigliatura abbastanza folta e ribelle, due occhi piccoli e brillanti si facevano spazio sotto a delle folte sopracciglia dello stesso colore dei capelli e un sorriso altrettanto luminoso prese spazio tra quelle labbra carnose.
Alla vista di quel ragazzo si sentì un sussulto tra le ragazze del glee club.
L’unico che continuava a fissarlo e a studiarlo attentamente era Kurt.
“Sembra così dannatamente gay”pensò, notando quel papillon a fantasia e delle pieghe sui pantaloni rossi, mantenuti a vita alta da due simpatiche bretelle color beige.
«Ragazzi, lui è Blaine Anderson e vorrebbe entrare a far parte del glee club.»
Il ragazzo annuì e fece un segno di saluto con la mano, poi prese posto al centro del palco e diede il via libera alla band, che iniziò a suonare Cough Syrup.
Shuester scese dal palco e si sedette in platea, vicino a Finn.
«Com’è?»
«Troppo bravo.» rispose serio il ragazzo, senza distogliere lo sguardo da Blaine.
“Questo ragazzo è a dir poco magnifico”pensò Rachel, che non appena lo vide uscire dalle quinte sentì come un impulso di saltargli poco aggraziatamente addosso.
“Decisamente gay”Kurt riusciva a pensare solo quello, continuando a sorridere ingenuamente e a fissare i movimenti coordinati del moro che cantava sopra al palco.
Quando la canzone finì, dalla platea si levarono degli applausi e delle urla, alcuni si alzarono addirittura in piedi.
Ma l’unico che non mosse un muscolo fu Finn Hudson.
Rimase seduto a lanciare occhiatacce nella direzione di Blaine.
Non gli piaceva, non esattamente.
«Bravo! Bravissimo!» si distinse la voce di Rachel tra le altre, mentre Kurt cercava invano di farla sedere e di risparmiarle la figuraccia.
Il ragazzo sul palco sorrise in risposta e mimò un grazie con le labbra, aspettando che Shuester gli desse una risposta.
 
«Finn, è molto bravo: possiamo vincere con lui.»
«Lo so professore, ma sembra troppo egocentrico e noi ne abbiamo già una così.» cercava di giustificare la sua teoria il giovane.
«Però ti ricordo che quella egocentrica è anche una delle più brave di questo coro.» insistette il professore. «Finn, lui è al terzo anno, tu all’ultimo. Non toglierei le parti da solista a te, se questo è il problema.» continuò il professore, cercando lo sguardo del ragazzo, il quale sospirò ed annuì.
«Va bene.» disse infine, sbuffando.
 
«Bene, anzi perfetto!» disse il professore ad alta voce, attirando l’attenzione di tutti.
Blaine deglutì da sopra al palco.
“Evidentemente gli interessa questo club”pensarono Rachel e Kurt, dopo essersi guardati e capiti con quel semplice scambio di sguardi.
«Blaine, le prove del glee sono domani alle quattro! Ti aspettiamo in aula canto. Ora tutti in classe.» concluse Shuester.
Tutti i ragazzi del glee club sorrisero a Blaine, che se ne stava ancora sopra quel palco con un enorme sorriso stampato sul viso.
Finn invece gli lanciò un’occhiata di sfida, per poi allontanarsi.
Quando tutti uscirono, Rachel e Kurt si avvicinarono a lui.
«Blaine?» lo chiamò Kurt e il ragazzo si voltò subito.
Appena i loro occhi si scontrarono, Kurt non riuscì a fare a meno di stupirsi per la loro bellezza.
«Sono Kurt Hummel e questa è la mia amica Rachel Berry.» si presentarono, tendendogli la mano.
«Complimenti, hai una bellissima voce!» esclamò Rachel, staccandosi dal braccio di Kurt ed avvicinandosi a Blaine. «Sai, avrei in mente dei duetti che potremmo provare io e te…» iniziò a dire, trascinandolo via e lasciando l’amico lì.
Kurt sospirò e si guardò intorno, sentendosi solo più di quanto non fosse già.
“Ecco cosa deve cambiare”pensò, dirigendosi verso l’uscita dell’auditorium.



Ciao a tutti!
Per chi non mi conoscesse, mi chiamo Serena e pubblico storie qui su EFP da parecchio tempo, ma questa è la mia prima ff su Glee.
Non ne ho mai scritte su questa serie televisiva perché so che c'è chi scrive molto meglio di me e poi ho paura di finire un po' sul banale. lol
Però adesso mi è preso così e l'ho pubblicata c:
Comunque... so che come prologo fa letteralmente schifo, vi chiedo perdono.
Però ho parecchie idee e spero davvero che a qualcuno piaccia, così che io possa continuarla.
Niente, vi chiedo solo di dirmi cosa ne pensate e -magari- di darmi qualche consiglio!
Spero vi sia piaciuta.

Un bacio, Serena xx

Se volete, potete seguirmi su twitter. Sono @xdarrenssmile c:
  
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